I 5 migliori libri di finanza personale

La conoscenza è libertà!Niente di quello che ascoltate su THE BULL è sufficiente senza approfondire il tema della finanza personale attraverso i contributi dei più grandi esperti sull'argomento.Per aiutarvi a fare davvero sul serio con risparmi e investimenti, trovando magari anche qualche scorciatoia, ho selezionato per voi i 5 migliori libri che possono mettervi sulla giusta strada per rivoluzionare il vostro rapporto con i soldi.

Difficoltà
23 minuti
The Bull - No Thumb

Risorse

Punti Chiave

I libri sono essenziali per una cultura finanziaria solida; non comprare azioni o cercare segreti per arricchirsi.

Evita consulenti bancari che vendono fondi costosi con rendimenti mediocri.

L'investimento migliore è nella formazione.

Si consiglia di costruire un portafoglio semplice di ETF azionari e obbligazionari a basso costo per l'interesse composto.

Trascrizione Episodio

Bentornati a The Bull, il tuo podcast di finanza personale. Cari amici di The Bull, dopo dieci episodi in cui abbiamo fatto un po’ di strada lungo il nostro percorso di finanza personale, è giunto il momento di fare una pausa di riflessione e consolidare le cose che ci siamo detti. Per chi stesse ascoltando questo podcast per la prima volta, che si è bevuto il titolo un po’ ruffiano di questo episodio, pensando che basti leggere quattro cose per imparare a fare soldi, intanto benvenuti e benvenute, vi spieghiamo un attimo cosa facciamo qui a The Bull.

Ho realizzato e continuo a produrre questo podcast per condividere con tutti voi i contenuti necessari per formarsi una cultura solida di finanza personale e permettervi di costruire un miglior rapporto con i vostri soldi e ottimizzare al meglio lo sviluppo del vostro patrimonio. Qui non diamo consigli di investimento, non vi dico che azioni comprare, non vi suggerisco segreti per diventare milionari in quattro settimane, ma parliamo di cose fondate per capire insieme come fare sul serio con i vostri risparmi. In pratica cosa abbiamo detto nelle prime 4-5 ore di questo podcast? Per farla molto breve abbiamo spiegato in lungo e in largo perché tu, caro ascoltatore che vivi in Italia, devi darti una mossa al prima possibile a pianificare risparmi e investimenti per non subire i danni di un paese famoso per pensioni misere, debito pubblico spaventoso, inflazione galoppante e salari fermi da 20 anni.

Abbiamo poi detto di non concentrare i risparmi in pochi se non addirittura in un unico asset di investimento, come quando comprate case indebitandovi fino al midollo o correte come pazze a comprare i BTP, i titoli di Stato italiano, attratti dai loro recenti rendimenti del 4% o più. Abbiamo detto soprattutto di non andare in banca a farvi consigliare su cosa fare con i vostri risparmi, perché il vostro consulente di fiducia della filiale della banca sotto casa, di solito un bravo uomo obbligato a vendere prodotti discutibili, vi farà comprare dei fondi costosissimi e dal mediocre rendimento, che il più delle volte si chiamano fondi comuni di investimento. Abbiamo infine spiegato che un modo molto virtuoso per cominciare ad investire se sei un piccolo medio risparmatore privato, potrebbe essere costruire un semplice portafoglio di fondi passivi, in particolare ETF, che replicano vasti indici di azioni e obbligazioni internazionali, hanno costi bassissimi, performance storiche di tutto rispetto, effetto doping dell’interesse composto a lungo termine e tanti saluti a tutti.

Se non ci avete capito niente o volete approfondire, beh, non ho fatto 10 episodi prima di questo per scaldare la voce, andatevele ad ascoltare e imparate finalmente 4 cose utili per il vostro futuro finanziario. Per chi invece è con noi fin dall’inizio, grandi ragazzi vi stimo, andiamo avanti e approfondiamo un po’ i concetti espressi sinora. Prima di proseguire vi invito come sempre a cliccare su segui su Spotify o Apple Podcast e lasciare una recensione a 5 stelle per supportarci e permetterci di continuare a produrre contenuti sempre nuovi.

Allora, come vi stavo dicendo alla fine dello scorso episodio, bello ascoltare i podcast, eh ma se non vi mettete a studiare capirete sempre una frazione di ciò che vi serve per crescere dal punto di vista finanziario. Io vi racconto le cose, ve le faccio semplice, a volte ve le banalizzo proprio, però non dovete stare ad ascoltare quello che vi dico, non ascoltate i consigli di nessun podcaster, di nessuno youtuber, per dio di nessun influencer, ma trarete spunti da contenuti come quelli di The Bull e poi fate i compiti a casa. Leggete, approfondite e studiate, niente come la conoscenza e garanzia di libertà, quando oltre ad aver sentito dire le cose le avete anche approfondite e comprese a fondo, allora siete liberi e potete fare con i vostri soldi il cazzo che vi pare, altrimenti resterete sempre un po’ in ballia di cose che capite solo fino ad un certo punto.

Siccome però gli italiani, oltre che essere un popolo di ignoranti dal punto di vista della cultura finanziaria, sono anche tra i peggiori lettori d’Europa, caspita fare una puntata che parla di libri da leggere sa un po’ di autolesionismo, devo ammetterlo. Se però siete qui su The Bull, forse significa che volete distinguervi dalla massa di pecore che vi gira intorno, quindi magari siete pronti a fare qualche piccolo sforzo in più, rinunciare a qualche ora a bruciarvi il cervello guardando storie su Instagram ed investirle con qualche buon libro in mano, così da fare qualcosa di buono per voi stessi. Ricordatevi sempre, pay yourself first, il miglior investimento che potrete mai fare è quello in voi stessi, investite nella vostra formazione, il resto verrà un po’ da sé.

Allora veniamo ai 5 migliori libri per cominciare a capire la finanza personale sul serio. In realtà, spoiler alert, non sono i 5 migliori libri, cioè che ne so se sono i migliori, sono 5 libri che ho trovato molto utili, sull’argomento ne avrò letti almeno una cinquantina, intanto vi parlo di questi, poi man mano ve ne suggerirò altri nel corso del podcast. Poco alla volta però, perché so che quando si tratta di leggere già vi viene un po’ l’orticaria.

Dunque, come li ho scelti? Ho cercato di fare un po’ un mix tra grandi classici, cose un po’ più moderne e diversi stili. Siccome poi il 90% dei libri sull’argomento sono scritti da americani per americani, mi è messo dentro anche un italiano utile per calare un po’ i vari concetti nel nostro specifico contesto. I principi generali sono validi negli Stati Uniti come in Italia, il bello degli investimenti finanziari è che oggi potete comprare quello che vi pare, dove vi pare, quando vi pare, nella valuta che vi pare, ma ci sono alcuni temi specifici, soprattutto su tematiche di fiscalità e previdenza, che sono invece legate alle leggi di ciascun paese.

Vi parlo prima dei 4 libri made in USA che sono di una qualità di gran lunga superiore e alla fine vi cito quello italiano, che è più che altro un manuale pratico per cominciare ad investire quando si parte da zero. Mentre potete scegliere se leggere prima quello italiano e poi gli altri, per quanto riguarda questi 4 vi consiglio di leggerli nell’ordine che vi suggerisco. Ah, visto che gli italiani oltre che essere finanziariamente ignoranti e pessimi lettori hanno anche un’imbarazzante conoscenza meglio dell’inglese, ho scelto solo libri che hanno la traduzione in italiano, quindi niente panico.

Allora, libro di finanza personale numero 1, la psicologia dei soldi di Morgan Hussle. Pubblicato nel 2020, questo recente libro è composto da una ventina di articoli che possono anche essere letti in ordine sparso e che esplorano il rapporto tra le persone e il denaro. Ogni articolo è dedicato ad un’analisi delle emozioni, dei comportamenti e delle decisioni che guidano le nostre relazioni finanziarie e in generale le nostre reazioni di fronte a varie situazioni in cui è coinvolto il tema del denaro.

È un libro molto scorrevole e di facilissima lettura, con molti aneddoti, storie coinvolgenti ed esempi molto concreti. La tesi fondamentale di Hussle è che al di là di tutti gli aspetti tecnici legati al mondo della finanza, la psicologia è un fattore fondamentale nella gestione del denaro e degli investimenti. Alcuni esempi che lui fa sono l’effetto del comportamento di massa sui mercati finanziari, l’importanza dell’autodisciplina nell’accumulo della ricchezza, la tendenza umana a concentrarsi sul breve termine piuttosto che sul lungo termine, infine l’influenza dei bias cognitivi e delle emozioni sulla nostra capacità di prendere decisioni finanziarie razionali.

Attraverso questo libro non imparerete ad impostare una solida strategia di investimento, ma troverete preziosi consigli su come migliorare la vostra comprensione dei soldi, adottare una mentalità di lungo termine e sviluppare abitudini finanziarie sane. Secondo me è in qualche modo il manuale di base per attivarvi nel cervello e nella pancia gli stimoli giusti per innescare in voi il desiderio di intraprendere un percorso strutturato di finanza personale. Ora, libro di finanza personale numero 2, Il milionario della porta accanto di Thomas Stanley e William Duncoe.

Questo è un grandissimo classico di finanza personale pubblicato per la prima volta nel 1996 e che per primo ha presentato uno studio molto rigoloso sulle abitudini e le caratteristiche dei milionari di successo negli Stati Uniti. Gli autori hanno fatto questo conducendo un’ampia ricerca durante la quale hanno intervistato centinaia di milionari e analizzato i loro comportamenti finanziari. Non pensate che per milionari si intendano i Bill Gates, gli Elon Musk o le Kardashian.

La ricerca si è rivolta a persone normalissime, a volte magari con stipendi medio-alti, in alcuni casi neanche questo, che però hanno saputo adottare nel tempo strategie di risparmio e investimento estremamente efficaci. By definition, dicesi milionario è una persona o un nucleo familiare che possiede un patrimonio netto di almeno un milione di dollari o di euro. Patrimonio netto è un concetto contabile molto semplice e chiunque abbia fatto mezzo esame di economia all’università dovrebbe sapere che con esso si intende la differenza tra ciò che possiedo, ossia i miei asset, e ciò che devo, ossia i miei debiti detti liabilities.

Quindi siete milionari, cari amici di The Bull, se il totale dei vostri risparmi, dei vostri investimenti e del valore della vostra casa, meno il valore residuo del mutuo e di altri finanziamenti che avete sulla testa, è di almeno un milione di euro. Diventare ricchi come Chiara Ferragni con la finanza personale non è semplicissimo, ma raggiungere un milione di patrimonio netto, con una pianificazione fatta bene ed un orizzonte di tempo sufficientemente lungo, è un obiettivo tutt’altro che al di fuori della portata di chiunque di voi mi stia ascoltando. Non ci credete? Beh, sappiate che, certo, richiede un grande impegno, non dico che sia facile, però se aveste investito l’equivalente di 27 euro al giorno in un portafoglio 60% azioni e 40% obbligazioni negli ultimi 30 anni, oggi avreste un patrimonio da circa 970.000 euro.

Quello che insegna questo libro, che ha fatto epoca, è proprio che molti milionari non si comportano come ci si potrebbe immaginare, non sono inclini a comprare prodotti di lusso, ville, macchine costose o in generale ad ostentare la propria ricchezza. Gianluca Vacchi, ciao! La maggior parte di loro vive una vita sobria e frugale, facendo attenzione a non vivere al di sopra dei propri mezzi. Vivere al di sotto dei propri mezzi, qualunque essi siano, è una delle regole d’oro per lo sviluppo della propria ricchezza.

È un aneddoto darci noto che il nostro più grande eroe, Warren Buffett, nonostante i suoi oltre 100 miliardi di dollari di patrimonio, viva da sempre nella sua modesta villetta Omaha, nebraska, e faccia colazione ogni mattina da McDonald’s, scegliendo tra tre tipi di menu da più o meno dollari, a seconda di come apre Wall Street. La chiave per la ricchezza, secondo gli autori, è proprio la disciplina finanziaria. I milionari di successo adottano infatti abitudini di risparmio costanti, investono in modo oculato e prendono decisioni finanziarie ponderate, sulla base di una pianificazione a lungo termine.

Oh, tutta roba che ha The Bull, diciamo, da un pezzo, hai capito, non è che me le sogno di notte le cose che vi racconto poi qui. Comunque, leggere questo libro offre una preziosa opportunità per apprendere dalle esperienze di coloro che hanno avuto successo finanziario e per acquisire una prospettiva diversa sulla gestione dei soldi, anche grazie al fatto che sfata molti miti sulla ricchezza e fornisce un percorso pratico per coloro che desiderano accrescere il proprio patrimonio. In pratica le tesi principali del libro sono, vivere al di sotto dei propri mezzi, disciplina finanziaria, ossia risparmiare una percentuale significativa del proprio reddito evitando l’indebitamento e facendo scelte finanziarie oculate, pianificazione a lungo termine, investimenti prudenti, ossia evitare speculazioni rischiose e adottare strategie di investimento a lungo termine basate sulla diversificazione e sulla comprensione approfondita dei mercati finanziari.

Quindi, no trading, no cripto, no derivati, no altre cazzate del genere. Certo le cripto non esistevano nel 96, ma sono certo che Stanley e Danko sarebbero d’accordo con me. Nonostante il libro abbia ormai quasi 30 anni, resta un pilastro di finanza personale.

Ancora oggi è uno dei testi più citati dai più famosi divulgatori che si occupano di questa materia. Ora, libro di finanza personale numero 3. Soldi, domina il gioco di Tony Robbins. Allora, Tony Robbins è un po’ un tuttologo.

In America ha un successo clamoroso ed è considerato probabilmente il più importante esperto di coaching e sviluppo personale. Questo libro è un po’ una deviazione rispetto ai suoi temi tipici, ma l’idea è stata quella di fornire una sorta di guida onnicomprensiva per quanto riguarda il nostro intero rapporto con i soldi e, per così dire, come fare per raggiungere la libertà finanziaria. Per fare ciò, Robbins ha intervistato alcuni dei più grandi investitori del mondo, soprattutto Ray Dalio, e ha presentato alcune strategie pratiche per gestire e investire i soldi.

Nello specifico ci sono alcuni concetti importanti e molto pratici che, secondo me, meritano di essere citati. Il primo riguarda il modello che Robbins propone e chiama i sette step per la libertà finanziaria, che sono una parte centrale del suo approccio. In pratica, questi sette step sono 1. Preparazione psicologica, creare una mentalità positiva e superare le paure e le convinzioni limitanti legate al denaro.

Tra l’altro nel prossimo episodio parleremo proprio della paura di investire e di come vincerla. 2. Fissare gli obiettivi finanziari, ossia definire obiettivi chiari e realistici specificando in modo dettagliato cosa si desidera ottenere finanziariamente e stabilire una data limite per raggiungere tali obiettivi. 3. Creazione di una strategia di investimento a lungo termine basata sulla diversificazione e sulla riduzione del rischio.

Step 4. Riduzione delle spese e aumento dei guadagni, valutando attentamente le proprie uscite e cercando di ridurle in modo consapevole e allo stesso tempo incoraggiando a trovare modi per aumentare le entrate attraverso lo sviluppo di competenze e l’esplorazione di nuove opportunità lavorative. Step 5. Massimizzazione dei rendimenti attraverso lo studio del mercato finanziario e la comprensione delle diverse opzioni di investimento così da prendere decisioni informate per ottenere rendimenti migliori. Robbins neanche a dirlo, è un grande fan dei fondi indicizzati.

Step 6. Protezione finanziaria attraverso un’adozione adeguata di assicurazioni come quelle sulla vita, sulla salute e sulla casa al fine di mitigare i rischi finanziari. Step 7. Creazione di un’eredità duratura costruendo una successione pianificata dei beni in maniera strategica. Questi sono secondo lui i sette step per raggiungere la libertà finanziaria, fornendo una struttura e un approccio sistematico per gestire e sviluppare la propria situazione patrimoniale.

Un altro concetto celebre è quello della creazione dei tre cestini, quale parte integrante del suo approccio alla gestione finanziaria. In pratica, dice Robbins, ciascuno dovrebbe creare questi tre contenitori, i three buckets. Il cestino di sicurezza finanziaria, ossia il fondo di emergenza per affrontare imprevisti e la copertura delle necessità di base come cibo, alloggio, cure mediche e così via.

Il suo obiettivo è garantire la stabilità finanziaria e la tranquillità mentali e dovrebbe essere costituito dall’equivalente di 3-6 mesi di spese, cioè se spendo mediamente 2.000 euro al mese, il mio fondo di emergenza, come abbiamo detto tante volte, dovrebbe essere di 6, meglio 12.000 euro. Poi abbiamo il cestino di crescita finanziaria, che è dedicato alla crescita finanziaria a lungo termine. Qui è dove si trovano gli investimenti mirati a generare rendimenti nel corso degli anni.

Robbins suggerisce di diversificare gli investimenti in modo intelligente e di tenere conto del proprio orizzonte temporale, del livello di rischio e degli obiettivi finanziari personali. Tutte cose note, no? Qui a The Bull. Infine abbiamo il cestino di aspirazione e contribuzione, che riguarda l’utilizzo dei fondi per realizzare i propri sogni e contribuire al benessere degli altri.

Questo può includere investimenti in progetti di beneficenza, l’aiuto a familiari o amici in difficoltà, ma anche la realizzazione di obiettivi personali significativi. Il bucket di aspirazione e contribuzione, come lo chiama, si concentra sulla realizzazione di un significato e di un impatto positivo nella vita degli altri. Uno dei motivi per cui questo libro ha avuto molto successo, dicevamo prima, riguarda anche il fatto che Robbins sia riuscito ad ottenere dal leggendario Ray Dalio, il fondatore e gestore del più grande hedge fund del mondo, Bridgewater Associates, la spiegazione per file e per segno del cosiddetto portafoglio all weather, no? Che abbiamo visto nell’episodio 8. Allora ne avevamo già parlato, quindi andatevi ad ascoltare quell’episodio.

Come sappiamo si tratta dell’asset allocation che Dalio suggerisce a tutti gli investitori per avere un buon rendimento a lunghissimo termine, a prescindere dalle condizioni finanziarie nei vari cicli economici. Come abbiamo già detto in quell’episodio, Dalio propone un portafoglio composto in questo modo. 30% azioni, 40% obbligazioni a lungo termine, 15% obbligazioni a breve termine, 7,5% materie prime, 7,5% oro.

Al momento della pubblicazione del libro questo portafoglio aveva restituito una performance media annua superiore all’8% per oltre 40 anni, decisamente un risultato su cui metterci la firma con il sangue. Ora però non fiondatevi a copiarlo pari pari perché non è detto che continui a performare così anche in futuro. Inoltre se fate un backtest sui rendimenti di questo portafoglio negli ultimi dieci anni, vedrete che il risultato sarebbe circa un 6% all’anno, che è assolutamente dignitoso ma lontano dall’oltre 8% raccontato da Robbins.

C’è anche da dire che con i tassi di interesse stellari che ci sono oggi e il conseguente aumento dei rendimenti e delle obbligazioni, riascoltare gli episodi precedenti per capire cosa sto dicendo, non è da escludere che questo portafoglio nei prossimi anni possa tornare a ottenere performance interessanti. Ad ogni modo Soldi di Tony Robbins è un libro piuttosto completo per entrare nel mindset corretto, impostare la strategia di risparmio giusta e orientare il proprio investimento in strumenti efficaci. Veniamo ora al libro di finanza personale numero 4, a spasso per Wall Street di Barton Michiel.

Questo è uno dei miei preferiti in assoluto, pubblicato per la prima volta 50 anni fa e riedito in continuazione. A spasso per Wall Street è un libro che offre una perfetta panoramica sul mondo degli investimenti e della finanza. Oltre a fare un excurso storico sulle varie crisi finanziarie, dalla celeberrima bolla dei tulipani del 600 fino al tracollo delle cripto nel 2022, l’autore esplora diverse strategie di investimento e fornisce consigli su come affrontare il mercato, soprattutto quello azionario.

Le tesi principali del libro sono le seguenti. Uno, efficienza del mercato. Michiel sostiene che i mercati finanziari siano generalmente efficienti, che significa che i prezzi delle azioni riflettono tutte le informazioni già disponibili e di conseguenza è difficile prevedere il futuro andamento dei prezzi delle azioni e battere il mercato, dato che tutti i principali investitori dispongono già delle stesse informazioni.

Due, importanza della diversificazione attraverso una strategia di investimento diversificata appunto. Michiel consiglia di investire in un ampio portafoglio di azioni e di altri strumenti finanziari per ridurre il rischio complessivo, raccomandando largamente, tanto per cambiare, l’uso di index fund o etf e suggerisce anche alcune ipotesi di asset allocation in base alle varie fasi della vita. Diversamente da Ray Dalio, Michiel è più propenso a sovrappesare la quota azionaria, fino al 70-80% finché ci si trova nei primi 20-30 anni di età, per poi ridurla pur mantenendo sempre almeno un 50%.

Tre, investimento a lungo termine, ignorando le fluttuazioni a breve termine del mercato e rimarcando con chiarezza assoluta la nota regola secondo la quale, time in the market beats timing the market, ossia che il tempo per il quale si mantiene un investimento sul mercato è più importante, dati alla mano, del tempismo con cui si cerca di beneficiare di rialzi e ribassi per conseguire guadagni a breve termine. Quattro, evitare gli errori più diffusi, come il tentativo di prevedere il mercato, concentrarsi troppo su azioni singole o farsi condizionare dall’emotività ed impulsività, cosa che può portare a scelte sciagurate. Il titolo originale è Random Walk Down Wall Street, che più letteralmente significa una camminata casuale per Wall Street.

L’immagine della random walk è diventata celeberrima perché vuole rappresentare su cosa in realtà si basi la selezione di azioni e obbligazioni da parte degli investitori, convinti di poter fare previsioni sul futuro e battere il mercato, ma che invece tentano di anticipare il comportamento dei titoli, quando invece essi non fanno altro che fare una pura passeggiata casuale in su e in giù, fondamentalmente impossibile da prevedere correttamente in anticipo. Questo libro è forse leggermente più ostico dei precedenti, ma vale davvero lo sforzo, perché quando lo terminerete la vostra comprensione della finanza non sarà più quella di quando avete cominciato. Libro di finanza personale numero 5, investimenti la guida completa di Marco D’Epifanio.

Quest’ultimo testo, come dicevamo, è senz’altro meno accattivante dei precedenti e induce meno alla riflessione, però è piuttosto un manuale che vi spiega in maniera estremamente semplice e chiara tutto, ma proprio tutto quello che vi serve sapere per avere basi solide in materia di risparmio e investimenti. Vi spiega tutte le asset class, dalle azioni alle criptovalute, i vari strumenti di investimento, dai semplici depositi agli investimenti strutturati in prodotti derivati, e vi fornisce delle guide step by step su come muovervi nei mari ambiti. Vi spiega inoltre come funziona la compravendita di immobili, quali sono le soluzioni di previdenza complementare disponibili in Italia e quali assicurazioni dovreste prendere in considerazione.



Questo libro non diventerà mai un classico, ma l’ho trovato estremamente ben fatto per chi parte proprio da zero, ma allo stesso tempo vuole una trattazione rigorosa. Eccoci qua allora, abbiamo fatto una carrellata molto rapida di questi cinque titoli, vedrete che nel corso dei prossimi episodi avremo sicuramente occasione di citarne molti altri. Sì lo so, leggere questi test è un po’ una palla eh, o meglio, a me piace, ma infatti sono qua a fare podcast di finanza personale perché sono un grande appassionato dell’argomento e perché amo aiutare le persone ad usare meglio i propri soldi.

Per quanto riguarda voi, capisco che possa servire qualche sforzo in più. Adesso non è che vi dico di leggerli tutti, però almeno uno o due potete farcela. Poi più ne capite, più vi viene facile digerire i concetti.

Investire non è un gioco, è una cosa seria e come tutte le cose serie è di valore nella vita e richiede un po’ di impegno. Se non volete impegnarmi va benissimo lo stesso, ascoltate dei book e imparate un po’ di cose e poi applicate il minimo indispensabile, però vi perderete sempre qualcosa e non coglierete tutte le opportunità finanziarie che la vita vi metterà di fronte o che voi stessi potreste crearvi direttamente. Ora siamo giunti alla fine di questo episodio che è stata un po’ una parentesi culturale del podcast, non vogliamo però neanche mettere troppa cultura qua dentro e già dal prossimo riprendiamo a parlare di cose molto pratiche per guidarvi nel vostro percorso di finanza personale.

Nel prossimo episodio affronteremo un tema molto importante per evitare di rimanere incagliati nelle trappole psicologiche che si frappongono tra noi e la corretta gestione dei nostri soldi. Parleremo infatti dei 5 motivi principali per cui abbiamo paura di investire. Se li volete conoscere e risolvervi qualche paturnia personale che vi affligge fatemi intanto la cortesia di cliccare su segui su spotify o apple podcast e lasciare una recensione a 5 stelle per supportarci e permetterci di continuare a produrre contenuti sempre nuovi.

Per ora è tutto, questo episodio finisce qui e ci risentiamo presto con The Bull, il tuo podcast di finanza personale. 

Recensioni

Quando capisci come funziona la finanza… ti viene voglia di raccontarla!

Ho acquistato e letto il suo libro e l' ho trovato. Esprime i concetti economici in modo semplice e chiaro. Sentirlo parlare conferma che è un professionista del settore.

Giulia N., 11 Ago 2025

Veramente veramente raccomandato! la finanza personale riassunta alla perfezione! e spiegata partendo dall'ABC! Ottimo anche da ascoltare a velocita 1,5x!

Giorgia R., 23 Gen 2025

Da quando l'ho scoperto in 15 gg mi sono ascoltato 150 puntate senza fermarmi, ho annullato gli altri podcast per portarmi alla pari ed ascoltare tutte le precedenti puntate, ben fatto, esattamente il livello di informazione che mi serviva

Gianluca G., 11 Set 2025

Riccardo mi ha letteralmente cambiato la vita e fatto scoprire che amo la finanza, ho ascoltato il podcast già due volte e non mi stufo mai di ascoltarlo, parla in modo semplice e chiaro

Massimo D., 23 Set 2025

Podcast piacevole, scorre veloce ma in modo estremamente chiaro, spiega i concetti chiave per gestire le proprie finanze, fornendo la classica cassetta degli attrezzi. Complimenti, davvero ben fatto!

Massimiliano, 29 Mag 2024

La mia ignoranza in materia mi ha sempre creato dei dubbi, ma grazie a un amico ho iniziato ad ascoltare il podcast. Per fortuna che ho 24 anni e un po' di tempo e soldi da dedicarmi a imparare le varie nozioni per me stesso. Grazie mille!

Luca G. 10 Ott 2025

Dovrebbero ascoltarlo buona parte degli italiani e io avrei dovuto scoprirlo con qualche anno in anticipo ma meglio tardi che mai

Matteo C., 3 Set 2025

Podcast che dà sempre spunti interessanti che personalmente mi ha fatto appassionare alla finanza personale spingendomi ad approfondire in prima persona.

Lorenzo, 13 Mar 2025

Veramente interessante, chiaro e conciso. Cambia la vita finanziaria di chiunque.. da ascoltare assolutamente anche per chi di finanza non vuole occuparsi mai

Francesca B., 6 Apr 2024
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