Come fare un Bilancio Personale (quanto vale il mio Patrimonio Netto?)

La prima cosa da fare, prima ancora di pensare anche lontanamente ad investire un Euro, è capire quanto valiamo finanziariamente. In questo episodio capiamo quindi insieme come fare un Bilancio Personale, come calcolare il nostro Patrimonio Netto e come fare un semplicissimo Reverse Budget. Usate un po' di immaginazione perché nell'episodio faremo l'estremo tentativo di visualizzare un file excel per il vostro bilancio. E ricordatevi che se siete una famiglia, si vince solo in squadra!

Difficoltà
26 minuti
The Bull - No Thumb

Risorse

Punti Chiave

Crea un bilancio famigliare (Asset - Passività = Patrimonio Netto) per conoscere il tuo valore finanziario e orientare abitudini di spesa e risparmio.

Usa il "Reverse Budget" (prioritizza il risparmio al 10-20%+, poi copri le spese) e allinea gli obiettivi in coppia per raggiungere l'indipendenza finanziaria.

Trascrizione Episodio

Bentornati a The Bull – Il tuo podcast di finanza personale

Care amiche e cari amici di questo podcast che ha accompagnato le vostre vacanze in giro per il mondo, se state ascoltando quest’episodio più o meno nei giorni in cui viene pubblicato probabilmente le vostre ferie saranno quasi giunte al termine e quindi – ahimé – si torna alla vita di prima con un po’ di tristezza e tipicamente tanti buoni propositi.

Chi tra voi si sarà magnato anche le gambe dei tavoli per tre settimane forse si fionderà a Settembre a fare l’abbonamento in palestra, ovviamente un abbonamento in promozione da almeno 18 mesi per poi andarci tre volte.

Qualcun altro invece magari si sarà preso bene per i contenuti di The Bull e a Settembre non vede l’ora di aprire un conto presso un broker e mettersi ad investire (lo farà davvero, mah vedremo …).

La prima cosa però che TUTTI quanti dovreste fare, salvo forse l’1% di voi che già lo sta facendo, è impostare una volta per tutte la vostra pianificazione finanziaria a partire dalle basi basi basi.

Mi spiego.

In tutta onestà volevo fare un altro episodio ma in questi giorni di vacanza, trovandomi a parlare con tante persone diverse con le quali ad un certo punto è saltato fuori il tema di THE BULL, mi sono accorto che abbiamo generalmente un grosso problema alle fondamenta.

Come sempre, la prima domanda di default di chiunque scopre che ho questo podcast è: “ah ma dove mi consigli di investire?” e come sempre la mia risposta è: “dipende. Hai almeno 3 ore per vedere insieme la tua situazione finanziaria generale, i tuoi obiettivi, il tuo orizzonte temporale e la tua propensione al rischio? Altrimenti non ne ho la più pallida idea”.

“Ah no ma io pensavo solo di investire sull’intelligenza artificiale e sulle Terre Rare, cosa ne pensi?”

Ecco bravo, investi sull’intelligenza artificiale e sulle Terre Rare, meno male che sei arrivato te perché non ci aveva pensato nessuno…

Comunque, una volta trattenuto il desiderio di esprimermi in maniera inopportuna, con molte persone mi sono soffermato sulle basi, ossia sul fatto che prima di intraprendere qualunque mirabolante operazione finanziaria di sta cippa la PRIMISSIMA COSA da fare è avere una visione chiara della propria situazione finanziaria in generale.

Quando chiedo: “ma tu conosci il tuo stato patrimoniale? Sai esattamente quanto guadagni, quanto spendi e qual è il valore attuale del tuo patrimonio netto? Tu sai, eccetera, eccetera, eccetera”.

Ecco di solito a questo punto l’espressione del mio interlocutore è già quella della nota mucca che guarda passare il treno.

Allora mi sono detto, cià! facciamo un bell’episodio in cui spieghiamo come fare un Bilancio Famigliare o Personale (a seconda se avete una famiglia o siete soli, ma non cambia niente) perché è veramente la base di tutto ed è ciò che deve orientare le vostre abitudini di spesa, la vostra propensione al risparmio e la vostra strategia di investimento.

Il bilancio è in senso rigoroso ciò che per un’azienda è descritto dallo STATO PATRIMONIALE (Balance Sheet in Inglese).

E questo è il documento che ci dice, per un preciso giorno dell’anno, tipicamente il 31 dicembre, così da far riferimento all’anno appena chiuso, qual è la fotografia finanziaria della società nel suo complesso.

Come ricorderà chi ha studiato economia, il bilancio è fatto da due colonne.

– La colonna di sinistra è quella delle ATTIVITA’ (Asset in Inglese), ossia di tutte le cose che la società possiede e che hanno un valore; mentre

– La colonna di destra è quella delle PASSIVITA’ (Liabilities in Inglese), ossia di tutte le cose che per la società rappresentano un debito.

La differenza tra il valore totale delle Attività e il valore totale delle Passività è il Patrimonio Netto.

Detto questo, veniamo a noi.

Il mio consiglio più prezioso per voi è quello di creare il vostro personale Bilancio Famigliare usando una versione semplificata di quanto abbiamo appena detto.

Vedremo velocemente infatti come impostare un semplice Stato Patrimoniale – che da qui in poi chiameremo Bilancio e basta – e come fare un budget facile facile.

Ora la sfida estrema è spiegare in un podcast come fare un bilancio usando un foglio excel senza alcun supporto video.

Allora io sono fiducioso di farcela, diciamo che nella vita ho affrontato con successo sfide anche più estreme.

Per esempio sono riuscito a stare di fianco a mia moglie per quasi un intero quarto d’ora mentre lei stava guardando Al Passo con Le Kardashian senza sventrare il muro a cui è attaccato il televisore in preda a follia omicida, quindi fare quest’episodio in confronto sarà una passeggiata.

Ad ogni modo, se alla fine non fosse chiaro scrivetemi così approfondiamo il tema.

A proposito, dove potete scrivermi?

Da qualche settimana abbiamo creato un profilo Instagram che si chiama thebull underscore finance, potete mandarmi un direct message lì.

Spoiler: Il profilo è ancora fondamentalmente vuoto ma stiamo registrando in questi giorni tutta una serie di brevi contenuti video che usciranno a partire dalla prossima settimana.

Stay Tuned.

Fatta la markettata, veniamo al bilancio.

Allora prestate attenzione e usate un po’ di immaginazione.

Il punto di partenza fondamentalissimo prima di fare qualunque altra cosa e anche solo mettersi a pensare se investire o meno è comprendere la propria situazione patrimoniale.

Facciamolo insieme.

Dunque aprite un file excel vuoto, FATTO?

Congratulazioni, il primo step è andato, da qui in poi è tutta in discesa.

Nella cella in alto a sinistra A1 scrivete ASSET.

Andiamo sotto e a partire dalla cella A2 in ordine scriviamo tutti i vostri asset, dal più liquido al meno liquido.

Nell’ordine, molti di voi avranno, seguitemi bene:

1) Cash;

2) TFR:

3) Investimenti;

4) Immobili.

Se avete qualcos’altro di valore che non rientra in queste categorie andrebbe aggiunto, ad esempio se avete un’auto o una moto o una barca o un camper o quel che vi pare di proprietà andrebbe inserito. Inoltre se avete beni di lusso, che ne so, una collezione di Rolex e Audemar Piguet ecco questi andrebbero messi tra gli investimenti gli immobili. Poi stimarne il valore corrente non è semplicissimo, lì vi consiglierei di mettere dei valori conservativi.

Francamente, per semplicità mi limiterei ai primi 4 di cui vi ho parlato.

Mentre è sicuramente molto importante essere precisi sui debiti, sugli asset invece possiamo anche lasciar fuori qualcosa, soprattutto se magari corriamo il rischio di sopravvalutare qualche nostro possedimento.

Allora vediamo velocemente sti 4.

1) Il CASH.
Qui dovete mettere semplicemente il saldo di tutti i vostri conti correnti;
Facciamo un esempio e diciamo che il valore in Cash è 30.000 €, da scrivere nella cella B2.

2) Poi c’è il TFR.
Se siete dipendenti e non avete aderito ad un fondo pensione – riascoltarsi l’inizio dell’Episodio su come diventare ricchi in 6 settimane con Ramit Sethi per capire di cosa sto parlando – il vostro TFR sarà nelle casse del vostro datore di lavoro.
Se non sapete quanto vale, chiedete il saldo al vostro ufficio HR e togliete per sicurezza il 30%, così da avere il valore netto (la tassazione non dovrebbe essere così alta, ma teniamoci un minimo di margine).
Anche qui, diciamo che in due avete per ora 20.000 € di TFR netto accumulato presso i vostri datori di lavoro, da segnare nella cella B3.

3) INVESTIMENTI.
Se siete come la stragrande maggioranza degli Italiani questa voce sarà pericolosamente vuota. Se invece avete fatto qualche investimento, buon per voi, soprattutto se con criterio. Ecco qui mettete il controvalore attuale del vostro portafoglio.
Diciamo che avete 10.000 €, inserire l’importo in B4.

4) IMMOBILI.
Facciamo un esempio semplice, diciamo che avete comprato qualche anno fa la casa in cui abitate, allora qui metterete il valore del vostro immobile.
Ecco, sapere con precisione quale sia il valore della vostra casa è piuttosto difficile. Se non l’avete comprata da troppi anni, forse vi suggerirei di mettere il valore a cui l’avete acquistata. Se l’avete comprata invece 10 anni fa, lì dipende un po’ dal mercato immobiliare in cui vi trovate.
Un immobile a Milano negli ultimi 10 anni si è rivalutato mediamente dell’2,8% all’anno. In altre zone d’Italia invece potrebbe addirittura essersi svalutato.
Potete anche usare siti come immobiliare.it, homepal, idealista, ecc. che hanno tutti la funzione per valutare a spanne la vostra casa, in base ai dati che inserite.
Tenete conto che potrebbero uscirvi valori diversissimi da un sito all’altro e in ogni caso sono affidabili fino ad un certo punto. Però fate 2 o 3 simulazioni, tenete in considerazione il prezzo a cui avete comprato casa e più o meno dovreste avere un ragionevole ordine di grandezza.
Diciamo che il numero che salta fuori è 300.000 € e lo inserirete nella cella B5.

Se avete un’auto di proprietà potreste fare lo stesso ragionamento usando siti come noicompriamoauto, brumbrum e così via, anche se in generale sono sempre un po’ restio a considerare l’auto come un asset, perché in realtà è a tutti gli effetti un bene di consumo con un altissimo livello di deprezzamento nel tempo.

Comunque sia, messi tutti i vostri bei valori, nella cella A6 scrivete Asset Totali e nella cella B6 mettete la formula che vi somma tutto quanto.

Per stare nell’esempio, siamo a 360.000 €.

Possiamo quindi dire che il vostro patrimonio è 360.000 €? ma manco per niente!

Ora viene la parte brutta, che sono i debiti.

Andiamo quindi alla cella C1 e scriviamo LIABILITIES (o debiti o passività o quello che preferite).

Partiamo dal basso in questo caso.

Se avete una casa avrete probabilmente anche un mutuo, quindi nella cella C5, sulla stessa riga di quella degli immobili, scrivete MUTUO e nella cella D5 scrivete l’importo residuo del vostro mutuo che trovate nell’app del vostro home banking.

Diciamo che avete fatto un mutuo sul 70% del valore della casa (quindi 210.000 €) e che finora ne avete pagati 30.000, quindi, nella cella D5 metterete 180.000 €.

Poi, avete altri debiti e/o spese a breve-medio termine già pianificate?

Mi spiego, potreste avere:

1) un debito contratto con una persona che vi ha fatto un prestito;

2) una spesa imminente per l’acquisto di, che ne so, la cucina nuova;

3) le rate dell’automobile o l’importo del canone del leasing, piuttosto che quelle di un televisore da 8.000 € che avete comprato con finanziamento; o in generale

4) qualunque importo rilevante che di qui a un anno siete certi che dovrete spendere.

Se poi non avete una casa di proprietà, il debito più importante che avrete dovrebbe essere il canone di affitto.

Qui userei un piccolo stratagemma.

Teoricamente l’affitto non è una cosa che siete tenuti a pagare all’infinito, perché il giorno che volete andarvene smettete di versare i soldi, diversamente dalla rata di un finanziamento che invece dovete per forza pagare fino alla fine.

Diciamo che di solito i contratti di affitto prevedono 3 mesi di preavviso e una parte della caparra magari non la recuperate per via di alcune spese che il proprietario dovrà sostenere quando ve ne andate.

Per stare safe, vi direi di mettere nella voce debito l’importo di 6 mesi di affitto.

Non state invece a mettere le bollette, le spese di condominio o l’abbonamento in palestra.

Mettete nel bilancio solo importi che abbiano un impatto rilevante e che non potete non pagare.

La somma di tutte queste voci le mettete nella cella D2, mentre nella cella C2 potete scrivere debito a breve termine. Per restare nell’esempio diciamo che avete in totale 15.000 € di debito.

Se volete potete mettere più voci una sotto l’altra per differenziare i vari importi.

Nella cella C6 scrivete infine Total Liabilities (o Debito Totale o quel che vi pare) e in D6 mettete la somma di tutte le voci di debito, che nel nostro esempio sarà 195.000 €.

Nella cella C7 scrivete Net Worth (o patrimonio netto) e in D7 mettete la differenza tra TOTAL ASSET e TOTAL LIABILITIES.

In questo caso il vostro patrimonio netto sarà di 360.000 MENO 195.000 uguale 165.000 €.

165.000 € è quanto valete oggi in termini puramente finanziari.

Chiaro?

Ogni mese, una volta che ricevete lo stipendio e pagate la rata del mutuo o dell’affitto aggiornate il tutto.

Ora che avete chiaro questo, sapete che il vostro obiettivo ultimo sarà incrementare quel valore.

Il valore del patrimonio netto è infatti l’unico che conta davvero e che racconta tutta la vera storia sullo stato delle vostre finanze.

Quando guadagnate, quanti soldi avete sul conto, quanti immobili avete infatti non conta nulla se prima non considerate il bilancio complessivo tra asset e debiti così da avere un’idea chiara e precisa del vostro valore netto finale.

Inutile dire che se il valore netto è negativo perché avete più debiti che asset, ecco, qui bisogna URGENTEMENTE correre ai ripari.

La prima cosa da fare, senza neanche stare a discuterne, è intervenire rapidamente sulle spese e quindi aumentare il valore degli asset liquidi.

La seconda cosa da fare, con altrettanta urgenza, è capire se ci sono Liabilities che posso velocemente tagliare (esempio: ho preso in leasing un’auto troppo figa che mi costa 800 € al mese? pago 1.200 € di affitto per stare in una bella zona? ogni mese spendo 100 € su Amazon comprando la qualunque? e così via intervengo per andare a tagliare le cose che in questo momento non sono compatibili con il mio stato patrimoniale).

La terza cosa da fare è intervenire, per quanto possibile, sui guadagni, cercando di incrementare le vostre entrate.

Abbiamo già spiegato tante volte che le tre opzioni di default, per un lavoratore dipendente sono:

– concordare un aumento con il datore di lavoro a fronte del raggiungimento di determinati risultati condivisi entro un lasso di tempo concordato (di norma 6/12 mesi); oppure, se ciò non sia possibile,

– cambiare lavoro per uno meglio retribuito; o infine

– creare delle entrate aggiuntive sfruttando qualche vostra competenza.

Se poi negli anni avete fatto acquisti compulsivi di abbigliamento, accessori, prodotti di elettronica, eccetera, siti come vinted o subito.it possono essere un modo per vendere oggetti di seconda mano in buono stato e fare qualche soldo piuttosto che lasciare la roba negli armadi a fare la muffa.

Per quanto riguarda il rapporto corretto tra Asset e Liabilities non ho mai trovato un’indicazione univoca.

Per indole personale, però, non essendo una persona particolarmente amante del rischio e dell’azzardo, cercherei per quanto possibile di avere in asset un valore di almeno il 30-40% superiore a quello dei debiti.

Nel suo celeberrimo libro The Millionaire Next Door, Thomas Stanley propone una formula in cui definisce il livello ottimale di patrimonio netto, in base all’età e al reddito.

In pratica la sua formula dice che il patrimonio netto ideale dovrebbe essere il prodotto di

– ETA’,

– divisa per 10,

– moltiplicata per il “pretax income” ossia per il reddito lordo.

Chiaramente quando parliamo di una famiglia prendiamo l’età media dei componenti adulti percettori di reddito.

Non prenderei invece il reddito lordo tout court perché in Italia, diversamente dagli Stati Uniti, abbiamo una tassazione esorbitante, quindi magari suggerirei di considerare l’80 per cento del reddito lordo in caso di dipendenti, il 100% del reddito lordo in caso di partite iva in regime dei minimi e il 60% del reddito lordo in caso di partite iva in regime ordinario.

Per una coppia di 30 anni con reddito annuo lordo totale di 80.000 €, il livello ottimale di patrimonio netto sarebbe quindi circa 192.000 €.

Ora, una volta che avete capito che tutto ruota intorno al concetto di Patrimonio Netto e che incrementare questo è l’obiettivo ultimo di tutta la strategia, l’altro passo da fare è quello di impostare il budget.

Ci sono vari modi per gestire i flussi di cassa ma qui vi propongo la versione più semplice e meno impegnativa in assoluto, onde evitare che troppo lavoro vi faccia deragliare che già siete motivati a fare questa cosa come me quando devo andare a fare gli esami del sangue.

L’opzione complicata sarebbe quella di assegnare un budget ad ogni categoria di spesa e poi tenere traccia in Excel di ogni singola uscita.

L’opzione semplice invece si chiama “Reverse Budget”.

Io la imposterei così.

1) Prendete il vostro guadagno netto mensile (come sempre personale o di coppia a seconda di come è composto il vostro nucleo famigliare).

2) Calcolate i Big Three, ossia:

a) costi per l’abitazione (cioè mutuo o affitto, spese di condominio, se ne avete, importo medio di bollette per luce e gas); poi

b) costi di trasporto (ossia rata dell’auto, se l’avete, spesa media mensile per benzina, bollo, assicurazione, cambio gomme e tutto il resto – se avete un’auto in leasing è più facile perché di solito nella rata mensile avete dentro tutto. Se avete abbonamenti ai mezzi pubblici, dentro anche questi); infine

c) costi per il cibo. Qui il modo migliore è tenere traccia per 2 o 3 mesi di quanto spendete per fare la spesa e, a meno che questi mesi non contemplino il pranzo di Natale con 26 parenti, o Agosto che siete via 3 settimane su 4, di solito gli importi sono ricorrenti.
Attenzione che, come già detto in altre puntate, il cibo è uno dei più importanti Budget Killer per ogni famiglia, perché rappresenta una delle voci di costo più impattanti e su cui allo stesso tempo è più semplice incidere sia in positivo che in negativo.
E’ banale dire che mangiare filetto, tartare di salmone già scubettato e tonno in vetro ha un costo molto diverso che non mangiare una fetta di scamone, prendere il trancio di salmone quando è in offerta e comprare il tonno in scatola dell’Esselunga.
Poi a me lo scamone fa cagare, quindi piuttosto mangio un filetto in meno, però più o meno a parità di cibo potete avere differenze economiche sostanziali se state un po’ attenti.

3) Calcolate tutte le vostre spese fisse, che tipicamente sono:

a) abbonamenti dei cellulari, per il WiFi e alle piattaforme di streaming;

b) abbonamento in palestra o a qualunque altra attività sportiva facciate;

c) eventuali assicurazioni;

d) altre eventuali subscription a giornali, servizi musicali o qualunque altra stronzata in abbonamento che vi era sembrata una buona idea acquistare e che avete usato mezza volta, e così via.

Chiaro?

Adesso una volta che avete fissato queste, settate la vostra quota di risparmio mensile.

Il minimo sindacale è il 10%, sicuramente sarebbe meglio il 15%, 20% è l’ideale, sopra il 20% il vostro percorso verso l’indipendenza finanziaria certamente mette la quarta e comincia a correre.

Perché vi dico questo?

Questione di matematica spicciola, seguitemi un attimo perché questo è MOLTO importante.

Se guadagnate X e risparmiate il 10%, ciò significa che il vostro costo della vita è il 90% di X.

Vi ricordate l’episodio su come raggiungere il milione di Euro e la regola del 4%?

Lì vi raccontavo che, secondo le simulazioni del FIRE movement negli Stati Uniti, per raggiungere l’indipendenza finanziaria vi serve un patrimonio uguale alla vostra spesa annuale per 25.

Ora se risparmiate il 10% all’anno e immaginiamo di investire questo risparmio in un portafoglio che renda il 7% all’anno, vi serviranno circa 40 anni per raggiungere quell’obiettivo!

Se invece risparmiate il 20%, a parità di tutto il resto ci arrivereste in 30 anni.

Ci pensate? 10 anni in meno di lavoro!

Se infine siete dei draghi del risparmio (o se in generale il vostro stipendio ve lo consente) e riuscite a risparmiare e investire ogni anno il 30% di quello che guadagnate, in circa 23 anni sareste liberi con il vostro bel fuck you money!

Quindi, la percentuale di risparmio fa TUTTA la differenza in questo giochino della finanza personale.

Poi è ovvio che tutto si regge sull’ipotesi di ottenere il 7% all’anno di rendimento.

Storicamente un portafoglio 60/40 avrebbe fatto pure meglio, almeno negli ultimi 40 anni.

Dirvi che anche in futuro sarà così però è impossibile.

A maggior ragione, quindi, metteteci dentro più risparmio possibile per accorciare la strada qualora invece i rendimenti futuri dovessero essere meno generosi che in passato.

Torniamo al reverse budget.

Abbiamo i Big Three, abbiamo le spese fisse, abbiamo la percentuale di risparmio.

Quello che resta è il vostro budget mensile da dedicare a quello che cazzo vi pare senza pensiero.

A condizione però di non violarlo e di promettere solennemente a voi stessi di non toccare la quota di risparmio per le vostre spesucce.

Facciamo un esempio.

Prendiamo la solita coppia che guadagna 4.000 € al mese (in due ovviamente).

1) Big Three, abbiamo:

a) Mutuo + bollette = facciamo 900 € al mese

b) Trasporto = che so? 700 € al mese tra tutto;

c) Cibo = diciamo altri 600 € al mese.

Totale = 2.200 euro.

Poi

2) Spese fisse per abbonamenti vari, streaming, palestra, eccetera, altri 200 €.

3) Risparmio, facciamo 15%, quindi 600 € al mese.

Risultato?

Questa famiglia sa che avrà 1.000 € al mese da utilizzare per tutto il resto, ossia cene fuori, abbigliamento, entertainment, weekend, spese una tantum e così via.

Il mio consiglio standard è di utilizzare un’app per tenere traccia di tutte le spese in maniera molto rapida, così da verificare mese dopo mese dove vanno i nostri soldi, se riusciamo a stare nel budget, dove possiamo eventualmente incidere per tagliare cose che non ci interessano poi così tanto e così via.

Ok?

Vedete quindi non è necessario darsi un budget a monte per ogni singola voce di spesa nella vostra vita.

L’importante è fissare i pilastri fondamentali, tenere sotto controllo il resto e assicurare al risparmio una quota dei vostri guadagni compatibili con uno stile di vita che vi renda felici.

Fine.

Very Easy.

Congratulazioni! avete finalmente le vostre finanze sotto controllo!

Fate di tutto per far crescere gradualmente il vostro patrimonio netto, perché sarà questo a determinare la qualità finanziaria a lungo termine della vostra vita.

Ora, prima di chiudere, ci tengo a sottolineare un aspetto molto importante.

Se siete single, zero problemi perché una volta che decidete di fare sta cosa, dipende solo da voi e non avrete altri ostacoli al vostro cammino.

Se siete in coppia, invece, come molto spesso avviene, le cose possono un filo complicarsi perché non è sempre detto che ci si trovi sulla medesima lunghezza d’onda.

Qui accenno solo velocemente al tema perché vi dedicherò una trattazione specifica in un futuro episodio.

Per ora diciamo solo che se siete in due, mi spiace amici miei, ma dovete essere perfettamente allineati e trovare dei punti d’incontro, altrimenti se ciascuno va per la sua strada, uno risparmia come zio Paperone e l’altro spende senza ritegno creando una miscela pericolosamente esplosiva.

I consigli che darei sono:

– condividete i vostri obiettivi di vita a lungo termine e quindi impostate la pianificazione finanziaria assieme per arrivarci;

– verificate assieme quali sono le cose realmente importanti per entrambi.
Se uno dei due ha una particolare passione che richiede un budget extra, è giusto che venga considerato.
Se uno dei due ama spendere soldi nell’acquisto di certi articoli o per fare determinate esperienze, è giusto che venga considerato.
Il risparmio deve essere in funzione di un’esistenza migliore, non deve arrivare al punto di deteriorare la qualità della nostra vita;

– definite quindi insieme le priorità, assegnate budget dedicati alle reciproche passioni e ragionate invece sulle cose meno importanti su cui si può intervenire.

Per esempio: se per una persona è importante ogni anno comprare l’iPhone nuovo, benissimo, allora magari gli basterà uscire a pranzo 2 volte in meno alla settimana, risparmiare così 100 € al mese e investire i 1.200 € risparmiati nell’anno per l’iPhone.

Se è importante andare a cena fuori perché l’altro ha una passione per la cucina stellata, stesso discorso, magari si può dare un taglio alle 2 cene via delivery a settimana e investire il capitale risparmiato in una cena di alto livello ogni mese.

I soldi sono un mezzo per acquistare beni o vivere esperienze che ci rendono felici.

Altrimenti non servono ad una mazza.

Quindi non c’è mai un modo giusto o un modo sbagliato per spenderli (tranne che per cose come il fumo, quello è sempre sbagliato).

L’unica criterio di valutazione deve essere: questa spesa porta valore alla mia vita? Mi rende felice? posso finanziarla tagliando qualcosa che invece tutto sommato non apporta nulla?

Come per magia salteranno fuori un sacco di risorse per realizzare i vostri piccoli o grandi obiettivi di valore e un po’ per volta si imparerà a fare piazza pulita con tutto il resto dove invece magari si spendono soldi più per abitudine e disattenzione che non per reale interesse.

L’unica cosa che conta davvero, però, è che siate allineati nel percorso, nella strategia e, soprattutto, nella costanza della sua esecuzione.

Tema complesso e fondamentale.

Ci torneremo presto.

Per ora invece basta così, perché di carne al fuoco anche oggi ne abbiamo messa un bel po’.

Vi ringrazio intanto per essere un pubblico sempre più numeroso, oltre 1.200 ascoltatori singoli nel solo mese di Agosto, quindi 1200 grazie a ciascuno di voi.

Come sempre vi invito a mettere segui e attivare le notifiche su Spotify, Apple Podcast, Amazon Music o su qualunque altra piattaforma su cui ci ascoltiate e di lasciare una recensione a 5 stelle per supportarci e permetterci di continuare a produrre contenuti che solo a parole vi fanno immaginare incredibili file Excel che vi faranno raggiungere la libertà finanziaria solo scrivendo le formule giuste sempre nuovi!

Per quest’episodio invece è davvero tutto e noi ci ritroviamo presto, sempre qui e tra poco anche su Instagram, con THE BULL – Il tuo podcast di finanza personale.

Recensioni

Quando capisci come funziona la finanza… ti viene voglia di raccontarla!

Ho acquistato e letto il suo libro e l' ho trovato. Esprime i concetti economici in modo semplice e chiaro. Sentirlo parlare conferma che è un professionista del settore.

Giulia N., 11 Ago 2025

Veramente interessante, chiaro e conciso. Cambia la vita finanziaria di chiunque.. da ascoltare assolutamente anche per chi di finanza non vuole occuparsi mai

Francesca B., 6 Apr 2024

Podcast che dà sempre spunti interessanti che personalmente mi ha fatto appassionare alla finanza personale spingendomi ad approfondire in prima persona.

Lorenzo, 13 Mar 2025

Riccardo mi ha letteralmente cambiato la vita e fatto scoprire che amo la finanza, ho ascoltato il podcast già due volte e non mi stufo mai di ascoltarlo, parla in modo semplice e chiaro

Massimo D., 23 Set 2025

Ho seguito tutte le puntate! Grazie veramente

Amalia A., 17 Set 2025

Da quando l'ho scoperto in 15 gg mi sono ascoltato 150 puntate senza fermarmi, ho annullato gli altri podcast per portarmi alla pari ed ascoltare tutte le precedenti puntate, ben fatto, esattamente il livello di informazione che mi serviva

Gianluca G., 11 Set 2025

Non sono solito a mettere recensioni e specialmente non ascolto podcast, ma da quando ho iniziato questo, faccio fatica a staccarmi, e quasi non posso più fare a meno di ascoltare e arricchirmi culturalmente.

Andrea V., 22 Set 2025

La mia ignoranza in materia mi ha sempre creato dei dubbi, ma grazie a un amico ho iniziato ad ascoltare il podcast. Per fortuna che ho 24 anni e un po' di tempo e soldi da dedicarmi a imparare le varie nozioni per me stesso. Grazie mille!

Luca G. 10 Ott 2025

Veramente veramente raccomandato! la finanza personale riassunta alla perfezione! e spiegata partendo dall'ABC! Ottimo anche da ascoltare a velocita 1,5x!

Giorgia R., 23 Gen 2025
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