Obiettivi finanziari dopo i tuoi 20, 30 e 40 Anni
In ciascuna fase della vita gli obiettivi finanziari cambiano in base alle nostre risorse, al nostro orizzonte temporale e ai nostri scopi. In questo episodio ripercorriamo le varie tappe della nostra vita e come va adattato il rapporto con i soldi, il risparmio e gli investimenti.

Risorse
Punti Chiave
Adatta la finanza personale a 3 fasi della vita (20s, 30-45, 45+).
Priorità: capitale umano, risparmio, fondo emergenza e PAC azionario precoce.
Bilancia il portafoglio, previdenza e assicurazioni (vita, LTC) per un futuro sereno.
Trascrizione Episodio
Bentornati a THE BULL – Il tuo podcast di Finanza Personale.
Finalmente è di nuovo mercoledì e come ogni mercoledì esce la nuova puntata di The Bull che so che tutti voi stavate aspettando con incontenibile impazienza!
E allora eccoci qua ancora una volta perché ogni mercoledì, giorno strategicamente fondamentale nella settimana in cui si fa il giro di boa e inizia la discesa verso l’agognato weekend, questo podcast è qui con voi per regalarvi spunti e suggerimenti affinché magari un bel giorno, di qui a qualche anno, i vostri weekend (e spero pure i miei) durino 7 giorni alla settimana.
Sapete, il mercoledì è sempre stato un giorno particolare e nelle varie fasi della vita ha scandito eventi importanti che hanno accompagnato tutta la mia crescita.
Quando ero piccolo, il mercoledì era il giorno in cui usciva Topolino, momento tanto atteso perché al martedì sera avevo ormai letto anche i numeri del codice a barre del Topolino della settimana precedente.
Poi sono cresciuto e il mercoledì è diventato, nei gloriosi anni ’90 e inizio 2000 del calcio Italiano, il giorno per eccellenza della Champions League.
MUSICA CHAMPIONS
Chi di voi, se ha la mia età, non prova ancora un brivido ascoltando questa musica magica, che accompagnava i sogni di gloria soprattutto di Milanisti e Juventini che in quegli anni dominavano la scena Europea.
(certo i Milanisti la vincevano anche la Champions, alla Juve invece è sempre piaciuto dominare tutto il torneo e perdere sistematicamente la finale).
Poi siamo tutti cresciuti, poi a qualcuno il calcio non ha mai smesso di piacere come quando si era ragazzini, però in generale il mercoledì ha cominciato ad avere, per me almeno, significati diversi, dal pivot che dà il via alla parte migliore della settimana lavorativa, al giorno senza palestra in cui ho più tempo per dedicarmi ad altre cose, fino appunto alla pubblicazione del nuovo episodio di The Bull.
Eh sì perché nella vita le cose cambiano e in ciascuna fase di essa abbiamo priorità e obiettivi che variano e che giustamente vanno adattati al punto preciso in cui ci troviamo in funzione di tutto ciò che invece vogliamo raggiungere nel lungo termine.
Questo però è un podcast di finanza personale e quindi di quale fumetto esce al mercoledì, della Champions o delle frustrazioni di tutti durante la settimana lavorativa non c’è può fregare di meno, mentre invece molto ci frega di definire per bene gli OBIETTIVI FINANZIARI in base alle diverse fasi della nostra vita.
Fino ad oggi in questo podcast ho sempre cercato di dare informazioni generali, che fondamentalmente andassero bene per tutti, non sapendo bene tra l’altro chi, oltre a mio padre, mia madre e mia sorella avrebbe ascoltato i miei episodi.
Ora che invece, almeno stando ai dati che Spreaker mi ha gentilmente comunicato sul mese di Settembre, più di 6.000 singole anime hanno avuto il buon cuore di ascoltarsi The Bull e, perlomeno dai messaggi che mi scrivete, mi sembra di avere un pubblico che va dai ventenni agli ultracinquantenni, è giunto il momento di fare le cose per bene e mettere giù la roadmap di cosa bisognerebbe fare a livello di finanza personale nelle tre fasi principali che scandiscono la vita adulta.
Le tre fasi che ho scelto sono:
– dai venti ai grossomodo trent’anni, quindi diciamo quando mediamente si finisce di studiare e iniziano i primi anni nel mondo del lavoro;
– dai trenta ai circa quarantacinque anni, la fase core della vita adulta, in cui succedono più o meno la maggior parte delle cose (consolidamento professionale, spesso matrimonio o convivenza seria, mutuo, in alcuni casi arrivano i figli, e così via);
– e poi c’è la fase senior, quella direi dai 45 in su, quando tendenzialmente inizia la corsa discendente del percorso lavorativo, qualche priorità della vita comincia a cambiare, tipicamente si hanno maggiori disponibilità economiche, i figli crescono e la forma fisica inizia a scricchiolare).
Quello che facciamo oggi sarà allora definire gli obiettivi fondamentali per ciascuna di queste fasi della nostra vita.
Ascoltatevi bene quest’episodio, prendete appunti, segnatevi da qualche parte le varie cose che dovete fare fase per fase e prestate attenzione anche a quelle cui non siete ancora entrati o in cui non ci siete più.
– nel primo caso, perché dovete sapere bene già oggi tutto ciò che vi aspetterà domani per impostare la vostra vita finanziaria di conseguenza;
– nel secondo caso, perché se stai ascoltando questo podcast significa che forse negli anni passati ti sei perso qualcosa e quindi male non ti fa recuperare il terreno perso, oltre al fatto che se inizi ad avere qualche anno sulle spalle, buona cosa sarà indirizzare fin da subito i tuoi figli verso una vita ben fondata dal punto di vista finanziario.
Cominciamo!
I VENT’ANNI: gli anni della crescita.
Se avete fatto qualche scuola professionale a vent’anni starete già lavorando, se invece avete fatto l’Università, tendenzialmente entrerete nel mondo del lavoro con un stage pazzescamente retribuito grossomodo intorno ai 21-23 anni, a seconda che abbiate fatto la triennale o anche la specialistica.
In questi anni guadagnate di solito due pere e una banana, avete un sacco di energia e voglia di spaccare il mondo ma mediamente siete senza un soldo bucato (diversamente da quando invece sarete vecchi e avrete sì i soldi ma non riuscirete a fare due gradini senza avere il fiatone).
Curioso eh, la vita a volte ha una sadica ironia…
Comunque, quali sono i vostri obiettivi in questo decennio magico in cui plasmate buona parte della vostra vita futura?
NUMERO 1: Investite sul vostro capitale umano!
Nessun investimento in alcun asset possibile e immaginabile sulla Terra avrà un ritorno più alto dell’investimento su voi stessi.
Questi sono gli anni in cui, per dirla con parole che devo aver letto sul prestigioso Harvard Business Review, vi dovete fare il culo come una capanna.
Qualunque lavoro scegliate, questo è il momento di dare il 200%, di assorbire più competenze possibili, di continuare a studiare cose rilevanti per il vostro lavoro – insomma: è il momento in cui dovete diventare dei professionisti con i contro cog**i.
Altro che great resignation, quiet quitting, remote working perché mi stresso a svegliarmi la mattina prima delle 8:59 … cari miei, in questi anni in cui siete ancora freschi e con energie da regalare, in cui probabilmente non sarete ancora sposati e nella maggior parte dei casi non avrete ancora figli, questi sono gli anni in cui la vostra vita professionale DEVE essere la vostra priorità numero UNO.
Lo so che a vent’anni uno vuole cazzeggiare e divertirsi e fare le serate e ….
NO MUSICA
lavorare in smart-working dalle canarie!
RISATA FUORI CAMPO
Ragazzi non scherziamo, dai, questo è il momento in cui dovete far crescere velocemente la vostra figura professionale, in un mondo del lavoro sempre più competitivo ma con sempre più opportunità, e cominciare a scalare i vari step del percorso di carriera che avete scelto.
Ma quando avete vent’anni e a malapena sapete usare il congiuntivo, ma come diavolo pensate di poter imparare due cose lavorando rintanati nella vostra stanzetta e interagendo con il mondo esterno solo via Zoom dai…
Musica Superquark
E con questo si conclude la rubrica: “parliamo da anziani anche se abbiamo 37 anni e se non la smettete di giocare con quel pallone vengo lì e ve lo buco”
Tornando a noi, che anche oggi la nostra dose di minchiate l’abbiamo detta, se pensate che la finanza personale, a vent’anni, possa prescindere dal vostro capitale umano, non avete capito una beneamata mazza di niente.
Chi mi sta ascoltando ed è in questa fase della vita, non dimentichi queste parole, si faccia un bell’esame di coscienza e da oggi stesso cominci a schiacciare sull’acceleratore della propria formazione e della propria crescita professionale.
NUMERO DUE: Imparate a risparmiare!
Ho capito che appena iniziate a ricevere due soldi di stipendio non vedete l’ora di sperperare tutto in ogni cazzata possibile e immaginabile, ma cercate di imparare il prima possibile che è sbagliato vivere, come dicono quelli bravi in America, from paycheck to paycheck, ossia di stipendio in stipendio.
Fin dal vostro primo stipendio applicate tutte le cose che abbiamo spesso detto qui a The Bull su come tracciare e ottimizzare le spese e vivere secondo un budget che vi permetta sempre di allocare al risparmio la massima quota possibile dei vostri guadagni.
Imparate a risparmiare su tutte le cose non necessarie e che soprattutto non vi portano valore, sapendo che in quella fase della vostra vita, il grosso che potrete ottimizzare avrà a che fare con i soldi che spenderete per il cibo, per l’abbigliamento, per gingilli vari come il nuovo iPhone ogni anno e per le varie forme di intrattenimento che animeranno le vostre serate, i vostri weekend e le vostre estati.
Imparate inoltre, se le piccole spese vi sembrano trascurabili, che qualunque importo riuscite a risparmiare ogni mese, se investito dovrebbe valere circa MILLE volte tanto tra 30 anni, come abbiamo piegato negli episodi 39 e 40.
Fidatevi, quando avrete 55 anni, con ancora altri 40 anni da vivere, diavolo VORRETE! ritrovarvi quell’importo e vi pentirete di non averlo accumulato.
Fate quindi un bel favore al vostro futuro VOI. Il vostro VOI del 2053 vi ringrazierà sentitamente.
NUMERO TRE: ovviamente, imparate ad investire!
Come si fa?
Cazzo ma avete cominciato ad ascoltare The Bull dall’episodio 42?
Ma che problemi avete?
Sentitevelo tutto dall’inizio che, anche se le cose da dire sono ancora tante, già fino adesso abbiamo fatto il pelo e il contropelo a tutto quel che dovete sapere per cominciare ad investire con un minimo di criterio.
Per chi invece su questo è già bello attrezzato perché The Bull se l’è ascoltato per bene e magari ha pure approfondito qualcosa – tra l’altro approfitto per salutare Filippo, come promesso, un grande fan di The Bull che qualche giorno fa mi ha mandato una foto dopo aver svaligiato una Feltrinelli con una pila di libri di finanza personale tra quelli che ho citato qua e là, grande Fil!
Dicevo, chi ha già capito le basi dell’investimento, che dovrebbe fare in questa fase della vita?
Beh, con pochi dubbi, quando avete pochi capitali e tantissimi anni davanti a voi, con il vostro stipendio che tendenzialmente crescerà nel tempo e mille opportunità per rialzarvi ogni volta che vi capiterà di cadere, un bel piano di accumulo 100% azionario fatto possibilmente con strumenti efficienti a basso costo come degli ETF è la risposta.
Vi aprite un bell’account su un broker online super economico tipo Scalable e gratuitamente ogni mese (o ogni trimestre) rimpinguate il vostro portafoglio fatto da 1, 2 massimo 3 ETF.
Alcune idee:
– un ETF sull’MSCI World va benissimo;
– uno sull’MSCI All Country va benissimo;
– uno sull’S&P 500 va benissimo;
– uno sul Nasdaq 100 non va benissimo ma sapete che vi dico, se vi piace rischiare per provare ad avere rendimenti interessanti, il Nasdaq è dagli anni ’90 che fa il culo a qualunque altro indice al mondo.
Non che ve lo consigli perché è per cuori forti, però per onestà intellettuale 10.000 € investiti nel gennaio 2010, quando Ishares ha lanciato in Europa l’ETF che replica il Nasdaq 100, oggi sarebbero 120.000 €, il doppio di quanto avreste fatto investendo sull’indice supremo S&P 500, che pur ha dei ritorni storici incredibili.
Se siete coraggiosi, credete nella tecnologia e ritenete che l’economia di domani sarà soprattutto lì dentro, non è che avreste tutti i torti.
Ecco magari se investite sull’MSCI World (o all Country), che dentro ha già tanta America, un secondo ETF sul Nasdaq con una quota minore del vostro portafoglio potrebbe avere la sua logica.
Se invece siete affezionati alla vecchia Europa e il cambio euro/Dollaro vi dà sui nervi, anche investire sullo Stoxx 600 non è un’idea sbagliata.
NUMERO QUATTRO: cominciate subito a investire sulla previdenza complementare.
Non avete ancora cominciato a lavorare e già dovete mettervi a occuparvi della pensione?
Assolutamente Sì!
Ma senza neanche stare a pensarci un attimo.
Cari miei giovincelli di vent’anni, vi svelo un segreto.
La vostra pensione … non esiste!
TA TA TAAAAA
Eh no, è matematica.
Nel 2050 ci sarà un pensionato per ogni lavoratore.
Spiegatemi quindi come cazzo è possibile che qualcuno potrà mai pagare la vostra pensione se nemmeno voi riuscirete a pagare la pensione di chi allora in pensione ci sarà già (tipo il sottoscritto).
Quindi, come minimo, dateci dentro con la previdenza complementare.
Non entriamo oggi nel merito, ma giusto per ricordarvi le strade principali:
– se siete dipendenti, considerate innanzitutto il fondo negoziale chiuso della vostra categoria, metteteci dentro il TFR e versate il contributo aggiuntivo minimo (fiscalmente deducibile) che vi dà diritto al contributo del vostro datore di lavoro (oh soldi gratis!) e scegliete il comparto con più azionario possibile;
– se siete liberi professionisti, valutate forme di integrazione privata e vi consiglio fin da subito di consultare un esperto di previdenza per trovare la migliore soluzione per voi.
Tutto chiaro fin qui?
Molto bene, i vostri vent’anni intanto se ne sono andati – e se non mi do una mossa con l’episodio se ne saranno andati per davvero – quindi proiettiamoci nella prossima fase della vostra vita, ossia i vostri:
TRENTA BARRA QUARANTACINQUE ANNI.
Questa è tipicamente la fase in cui fate la maggior parte delle cose importanti della vita.
Andate a convivere e/o vi sposate, comprate casa con monumentale mutuo annesso, magari arrivano i figli, nel frattempo la vostra carriera professionale inizia a consolidarsi e cominciate ad avere un reddito interessante che dovrebbe permettervi di non vivere più di sottomarche di pasta e tonno in scatola prossimo alla scadenza.
Questi ragazzi sono gli anni in cui non dovete fallire nella vostra pianificazione a lungo termine.
Da molto giovani avete tanto tempo e poche risorse, quindi gli errori costano relativamente poco.
Ora iniziate ad essere in quella fase in cui avete più risorse e meno tempo, pertanto errori stupidi vi costeranno cari.
Quali sono quindi i vostri obiettivi in questa fase che dovete tatuarvi sul corpo come nel film di Cristopher Nolan Memento, affinché non vi svegliate ogni mattina come il protagonista e non vi ricordate più un cazzo di quello che dovevate fare il giorno prima?
NUMERO UNO: consolidate la vostra crescita professionale, continuate ad apprendere nuove competenze, considerate di intraprendere un percorso formativo specifico di alto livello rilevante per la vostra carriera e valutate opportunità per capitalizzare i vostri guadagni.
Come detto tante volte le opzioni di default sono, nell’ordine:
– sfruttate al massimo le opportunità previste dal percorso di carriera della vostra società, sempre che ne abbia uno, per conseguire delle promozioni; oppure
– concordate con il datore di lavoro un piano di aumenti salariali correlato ad obiettivi da raggiungere in tempi condivisi; o infine
– esplorate altre opportunità esterne e se trovate qualcosa di meglio che paga di più, cambiate lavoro.
NUMERO DUE: costruire il vostro fondo di emergenza.
Da supergiovani non è così fondamentale, a trent’anni arrivati invece, magari con famiglia e figli, è OBBLIGATORIO avere 6 mesi di spese future su un conto separato da quello principale e non toccarlo per nessuno motivo al mondo mannaggia a voi che non sia di primaria gravità.
Come detto tante volte qui a THE BULL, calcolate la vostra spesa media mensile, moltiplicate per 6 e prima di fare altro con i vostri soldi create il fondo per i giorni di pioggia.
NUMERO TRE: aumentate la vostra quota di risparmio, idealmente intorno al 15-20% del vostro reddito (o meglio ancora del reddito di coppia).
NUMERO QUATTRO: strutturate il vostro portafoglio di investimenti.
Se da giovanissimi andava bene fare un piano di accumulo da 200 € al mese su un ETF azionario molto volatile, ora è il momento di cominciare a ripensare l’asset allocation, a fronte di maggiori risorse e di una crescente necessità di stabilità del vostro portafoglio.
Che tipo di portafoglio tipicamente vi troverete ad avere in questa fase?
Quando avete sui 35-40 anni, probabilmente avrete ancora una forte esposizione azionaria, mediamente intorno al 70%, e inizierete però a controbilanciare il vostro portafoglio con obbligazioni ed eventualmente un po’ di oro o materie prime.
Come abbiamo spiegato già un numero di volte sufficientemente noioso, in una fase come quella che stiamo vivendo con tassi di interesse molto alti ci sta aumentare la parte obbligazionaria, aveste avuto 40 anni nel decennio precedente il 2022 vi avrei invece suggerito di darci dentro con l’azionario, magari anche fino all’80% del portafoglio.
Regola facile per non sapere né leggere né scrivere made in The Bull: investire in azioni una percentuale del portafoglio equivalente a
125 – i vostri anni di età – il tasso di interesse vigente definito dalla Federal Reserve moltiplicato per 5.
Con tassi bassi metterete più azioni di quanto non suggerirebbe la regola classica “azioni uguale = 100 – anni di età”, mentre invece con tassi alti metterete meno azioni.
Se non vi ricordate il motivo, riascoltatevi per esempio l’episodio 25 sui 4 migliori amici dell’investitore.
Quali asset avrete probabilmente in portafoglio in questa fase?
La butto lì:
– azionario globale
– azionario americano (con o senza nasdaq, sempre in base alla vostra sensibilità)
– azionario dei paesi emergenti (poco)
– obbligazioni europee
– obbligazioni globali
– oro e/o materie prime (un 5-10%, raramente di più).
NUMERO CINQUE: se avete famiglia e/o figli, è giunto il momento di pensare come minimo ad un’assicurazione sulla vita.
Ormai ne trovate online a bassissimo costo e con poche decine di euro al mese potrete facilmente assicurare la vostra famiglia per magari 200-300 mila euro in caso tiriate le quoia prima del tempo.
Se poi il vostro reddito dipende da attività che coinvolgono la vostra piena abilità fisica, molto importante valutare di acquistare anche una polizza che vi tuteli da infortuni e invalidità, così che la vostra situazione finanziaria non risulti compromessa se dovesse capitarvi qualche incidente anche solo parzialmente invalidante.
NUMERO SEI: sempre se avete figli, cominciate ad investire per loro fin dal giorno in cui vengono al mondo.
Oggi non entriamo troppo nel dettaglio di quest’argomento perché richiede un episodio ad hoc, che faremo più avanti, ma non perdete questa opportunità di regalare loro un futuro finanziariamente più sereno approfittando del massimo orizzonte temporale che essi potranno mai avere.
Un’idea semplice?
Apritevi un secondo deposito titoli su un broker online, comprategli un ETF azionario che vi piace e metteteci dentro tutti i vari soldini che nonni, zii, amici e parenti vari regaleranno ai vostri figli e lasciate che l’interesse composto per i prossimi 18 anni faccia la sua magia.
1.000 € all’anno investiti negli ultimi 18 anni in un ETF sull’S&P 500, oggi sarebbero quasi 68.000.
Questi 68.000 lasciati investiti per i 30 anni successivi in un portafoglio 60/40 con rendimento annuo, prendiamo sempre quello storico, del 7%, diventerebbero, senza metterci più un euro dentro, circa mezzo milione.
Mezzo milione lasciato poi investito in un portafoglio più conservativo che rendesse il 5%, manderebbe in pensione a 65 anni il vostro pargoletto con oltre un milione di euro.
Capito? 18.000 € che investite voi nei primi anni di vita di vostra figlia, potrebbero essere un milione quando lei avrà 65 anni, senza che la fortunella debba mettere un solo altro euro dentro quest’investimento, lasciandola così libera di usare i suoi soldi per investire in altre cose – o di sputtanarseli come meglio crederà.
Certo, non è tutto oro quel che luccica.
Un milione di euro tra 65 anni, aggiustato per inflazione usando un tasso annuale del 3%, varrà circa 150.000 € in valore odierno.
Però scommetto che chiunque tra voi, se domani andasse in pensione e scoprisse di avere 150.000 € in più di patrimonio, sarebbe comunque ben contento.
Sarebbe davvero un peccato lasciarsi scappare questa opportunità.
Avete una sola chance però di far accadere tutto questo ed è cominciare subito.
Se cominciate più tardi meglio che niente, ma come detto fino alla nausea l’interesse composto sprigiona il suo potenziale massimo tanto più tempo ha a disposizione per moltiplicare i vostri soldi e la crescita è esponenziale, non lineare.
Pertanto, è soprattutto quello che fate all’inizio che fa tutta la differenza.
Oh, chiuso questo capitolo della vostra vita, veniamo a ciò accade
DOPO I QUARANTACINQUE ANNI
Insomma, dopo almeno venti anni buoni in cui vi siete fatti un mazzo tanto tra studio, investimento sul vostro capitale umano, risparmio fino all’ultimo centesimo, investimenti per noi, per la pensione, per i figli, assicurazioni e tutto il resto, insomma è giunto il momento di cominciare ad incassare un po’ di fiches no?
Eh più o meno, dipende da quanto siete stati bravi.
Se non avete mai fatto nulla di quanto raccontato sinora, che aspettate?
Non c’è tempo da perdere, potete ancora recuperare ma datevi una mossa.
Ristrutturate per bene la vostra situazione finanziaria, fate una dieta da cavallo se serve sulle vostre spese per aumentare al massimo il vostro risparmio e cominciate ad investire i vostri soldi prima possibile.
Non è mai troppo tardi per iniziare, davvero!
Se siete in questa fase della vita avrete un’aspettativa di campare ancora per almeno 30-40 anni, forse di più, quindi avete ancora tutto il tempo (e forse anche tante risorse) per spingere sull’acceleratore.
Se invece siete già a buon punto (o se nel 2023 avevate ascoltato The Bull e nel 2050 ormai siete sul pezzo più che mai), quali saranno i vostri obiettivi finanziari in questa fase?
NUMERO UNO: capitalizzate la vostra carriera professionale.
Questa è la fase in cui raggiungete il massimo livello di esperienza e capacità nel vostro ambito, in alcuni casi raggiungerete posizioni di alto livello, in altri magari avrete avuto un buon successo come piccoli, medi o grandi imprenditori, in altri ancora avrete magari deciso di raccogliere la vostra esperienza professionale di alcune decadi e iniziare a sviluppare un progetto vostro.
Insomma, questa è la fase in cui avete talmente tanta esperienza e competenza, pur essendo ancora relativamente giovani, in cui potete dare alla vostra vita professionale la piega che più preferite.
L’obiettivo, come sempre e finché non raggiungete l’indipendenza finanziaria, è cercare di mettere al primo posto l’assicurazione e massimizzazione del vostro reddito, così da raggiungere quanto prima il momento in cui i soldi non dovranno più essere la vostra priorità numero uno.
Se avete fatto però tutte le cose per bene, oh ragazzi ci siamo quasi vicini!
Per esempio, 1.000 € al mese investiti con un rendimento del 7% sin da quando avevate 30 anni, a 50 anni avreste già messo mezzo milione nella saccoccia!
NUMERO DUE: espandente il vostro fondo di emergenza e valutate di arrivare a coprirvi un anno intero di spese future.
In questa fase sarete tipicamente più esposti, avrete più spese, avrete più responsabilità, avrete meno opportunità di un ventenne di risollevarvi ogni volta che cadrete, quindi mettetevi al sicuro da qualunque imprevisto e rimpinguate il vostro fondo.
Quei soldi renderanno poco o niente, perché li terrete su un conto corrente, su un conto deposito svincolabile o al massimo li investirete in obbligazioni a brevissima scadenza, ma fondamentalmente non ce la faranno neanche a stare al passo con l’inflazione.
Non importa.
Questi sono i soldi per proteggervi il culo nel breve termine.
Nel breve termine i rendimenti non ci interessano.
Per i rendimenti c’è tutto il nostro portafoglio di investimenti che invece deve continuare a fare il suo corso.
NUMERO TRE: per l’appunto, bisogna adattare la vostra asset allocation.
Arrivati verso i 50 anni magari avete cominciato ad accumulare un bel tesoretto e ora un drawdown importante del mercato azionario, cioè se vi beccate uno di quegli anni in cui il mercato fa -20, -30, -40% come è stato nel 2008, eh inizia a diventare un duro colpo al vostro portafogli.
Ricordatevi che se il vostro portafoglio incappa in un -40%, poi deve fare quasi il +70% per recuperare e potrebbe volerci più di un decennio.
Dal picco degli anni 2000, per esempio, l’azionario americano ci ha messo quasi 14 anni per tornare in pari.
Ci vollero invece addirittura quasi 20 anni per recuperare dal tonfo iniziato alla fine degli anni 60 (dovuto agli shock petroliferi e all’iperinflazione… mmmh che brutta sensazione di dejavù tra l’altro…) dicevo ci vollero quasi 20 anni per tornare in pari a fine anni ’80.
Quando avete 20 anni sticazzi, ma quando ne avete 50, non volete dover aspettare un’eternità per tornare in pari, quindi a questo punto probabilmente vorrete avere un asset allocation meno aggressiva, con un bilanciamento magari al 50% tra azioni e obbligazioni, come suggeriva il vecchio John Bogle, il leggendario padre di Vanguard e degli Index Fund, prima di passare a miglior vita.
Se ad esempio al picco del mercato del Settembre del 2007, subito prima dell’inizio della grande crisi finanziaria del 2008-2009, avessimo avuto un portafoglio 50/50 avremo recuperato le perdite già 2 anni e mezzo dopo, mentre avremmo dovuto aspettare oltre 5 anni se avessimo avuto un portafoglio 100% azionario.
Meno tempo avete a disposizione e più patrimonio avete costruito, più allora ha senso attenuare l’esposizione azionaria e proteggere il proprio capitale dai tracolli di mercato.
Se avete ascoltato la scorsa puntata, in situazioni come questa anche allocare parti consistenti del portafoglio in obbligazioni singole con scadenze intermedie, in particolare in fasi a tassi di interesse alti come quest’anno, potrebbe essere un’idea solida per proteggere il patrimonio e ottenere rendite più sicure.
Per ulteriori dettagli, però, tornate indietro a sentirvi l’episodio altrimenti cosa ho parlato a fare mezz’ora di obbligazioni?
Ultimi due obiettivi nella fase matura della vostra vita adulta.
NUMERO QUATTRO: impostare la vostra pianificazione finanziaria in funzione di obiettivi specifici, dove magari vi serviranno capitali liquidi consistenti per far fronte a spese tipiche come l’Università dei figli, o magari il loro matrimonio e così via.
Se per esempio vostro figlio ha 14 anni, inizia il liceo e sembra propenso 5 anni dopo a iscriversi all’Università, allora potete valutare di allocare una parte del capitale in un portafoglio di obbligazioni con scadenze nei prossimi 5-10 anni così da avere un capitale rivalutato ma con la certezza (sempre che gli emittenti non falliscano) di recuperare i vostri soldi esattamente nel momento in cui ne avrete bisogno.
Ovviamente questa cosa ha senso in un contesto in cui le obbligazioni rendono bene come oggi, se invece rendono lo zero virgola come nel decennio alle nostre spalle allora valuterei altre strade.
NUMERO CINQUE: iniziate a ragionare su assicurazioni di Long Term Care.
Più andrete avanti con gli anni più avrete sempre maggior bisogno di supporto per spese mediche ed eventuale protezione da patologie invalidanti.
Questo è quindi il momento per cominciare a verificare delle offerte assicurative che vi tutelino nelle fasi più avanzate della vostra vita dove sicuramente qualche inconveniente di natura medica vi potrà capitare.
Oh direi che più o meno ci siamo detti tutto no?
Ci sarebbe anche la fase successiva, quella in cui iniziate a preparare i vostri lasciti e predisporre la vostra eredità, ma per il momento direi di lasciar da parte l’autunno della vita e concentrarci su tutto quello che abbiamo ancora da fare per realizzare quanti più successi nella nostra dimensione finanziaria.
Comunque ragazzi, se vi dice bene non è che la vita sia tutto sacrifici e privazioni.
L’obiettivo ultimo è costruire la vita che più vi rende felici e come detto tante volte, una volta che avete la libertà finanziaria, potete fare quello che cazzo vi pare rimuovendo definitivamente il problema economico, che di solito è la preoccupazione numero uno della maggior parte delle persone sulla Terra.
Farcela a 30 anni è quasi impossibile, a meno che riuscite a fondare una start-up di successo e fate un exit milionaria, risparmiando e investendo è dura.
Per farlo a 40 avreste dovuto avere genitori che hanno investito per voi sin da quando siete venuti al mondo – e anche questa non è la norma.
Con le vostre forse invece, venti-venticinque anni complessivi di risparmio e investimento fatti con i sacri crismi, già vi avranno messo sulla buona strada.
Nei primi 23 anni di questo millennio l’azionario globale ha reso poco meno del 5% all’anno, ma questo perché il 2000 è stato l’anno culmine del più grande e gonfiato bull market di tutti i tempi che durava da 15 anni, e ciononostante anche se foste stati così sprovveduti da cominciare ad investire i vostri soldi proprio all’apice di una bolla che stava per scoppiare e così sfortunati da beccarvi poi una crisi finanziaria e immobiliare senza precedenti, una pandemia globale e il più rapido rialzo dei tassi di interesse mai vissuto nella storia delle banche centrali, dicevo nonostante tutto ciò – e direi che stiamo parlando di uno scenario piuttosto pessimistico – 1.000 Euro al mese investiti in questi 23 anni in un portafoglio 70/30 vi avrebbero portato oggi oltre 650 mila euro.
Con un portafoglio di 650 mila euro, a cui si aggiungerà ad un certo punto la rendita vitalizia della vostra pensione complementare, non è che siete diventati Bill Gates, né potete cominciare a lavarvi i denti con il DomPero, però potrete prendere per la vostra vita qualunque decisione vogliate con la leggerezza di non dover mai più considerare la sussistenza economica la vostra prima preoccupazione.
Fosse anche solo questo il massimo che si riesce a conseguire, beh, fatemi sapere dove ci devo mettere la firma.
Cari amici di The Bull, ci avviciniamo quindi alla fine di quest’episodio che in meno di mezz’ora vi ha fatto vivere una vita intera e se non vi ha messo un po’ d’ansia sul fatto che dovete rimettervi in carreggiata, beh riascoltate l’episodio perché quello era il suo primario obiettivo.
Nel frattempo, continuate come state facendo a promuovere questo podcast presso chiunque conosciate, aiuta anche a tu a salvare un ventenne scapestrato o un quarantenne con la sindrome di peter pan dal suo dissesto finanziario.
Vi invito inoltre come sempre a mettere segui e ad attivare le notifiche per essere sempre aggiornati su quando esce il podcast – che comunque è sempre domenica e mercoledì eh, non è che c’è tanto da ricordarsi – e mi raccomando continuate a lasciare recensioni a 5 stelle per supportarci e permetterci di continuare a produrre contenuti che fanno la radiografia della vostra vita passata, presente e futura e vi rompono il ca**o su tutte le cose sbagliate che state facendo sempre nuove.
Per questo episodio è davvero tutto e noi ci ritroviamo presto a parlare di rischi, cigni neri, antifragilità, bilancieri e tanto altro in compagnia del mio più grande eroe di sempre, sempre qui, ovviamente, a THE BULL – IL TUO PODCAST DI FINANZA PERSONALE
Bentornati a THE BULL – Il tuo podcast di Finanza Personale.
Finalmente è di nuovo mercoledì e come ogni mercoledì esce la nuova puntata di The Bull che so che tutti voi stavate aspettando con incontenibile impazienza!
E allora eccoci qua ancora una volta perché ogni mercoledì, giorno strategicamente fondamentale nella settimana in cui si fa il giro di boa e inizia la discesa verso l’agognato weekend, questo podcast è qui con voi per regalarvi spunti e suggerimenti affinché magari un bel giorno, di qui a qualche anno, i vostri weekend (e spero pure i miei) durino 7 giorni alla settimana.
Sapete, il mercoledì è sempre stato un giorno particolare e nelle varie fasi della vita ha scandito eventi importanti che hanno accompagnato tutta la mia crescita.
Quando ero piccolo, il mercoledì era il giorno in cui usciva Topolino, momento tanto atteso perché al martedì sera avevo ormai letto anche i numeri del codice a barre del Topolino della settimana precedente.
Poi sono cresciuto e il mercoledì è diventato, nei gloriosi anni ’90 e inizio 2000 del calcio Italiano, il giorno per eccellenza della Champions League.
MUSICA CHAMPIONS
Chi di voi, se ha la mia età, non prova ancora un brivido ascoltando questa musica magica, che accompagnava i sogni di gloria soprattutto di Milanisti e Juventini che in quegli anni dominavano la scena Europea.
(certo i Milanisti la vincevano anche la Champions, alla Juve invece è sempre piaciuto dominare tutto il torneo e perdere sistematicamente la finale).
Poi siamo tutti cresciuti, poi a qualcuno il calcio non ha mai smesso di piacere come quando si era ragazzini, però in generale il mercoledì ha cominciato ad avere, per me almeno, significati diversi, dal pivot che dà il via alla parte migliore della settimana lavorativa, al giorno senza palestra in cui ho più tempo per dedicarmi ad altre cose, fino appunto alla pubblicazione del nuovo episodio di The Bull.
Eh sì perché nella vita le cose cambiano e in ciascuna fase di essa abbiamo priorità e obiettivi che variano e che giustamente vanno adattati al punto preciso in cui ci troviamo in funzione di tutto ciò che invece vogliamo raggiungere nel lungo termine.
Questo però è un podcast di finanza personale e quindi di quale fumetto esce al mercoledì, della Champions o delle frustrazioni di tutti durante la settimana lavorativa non c’è può fregare di meno, mentre invece molto ci frega di definire per bene gli OBIETTIVI FINANZIARI in base alle diverse fasi della nostra vita.
Fino ad oggi in questo podcast ho sempre cercato di dare informazioni generali, che fondamentalmente andassero bene per tutti, non sapendo bene tra l’altro chi, oltre a mio padre, mia madre e mia sorella avrebbe ascoltato i miei episodi.
Ora che invece, almeno stando ai dati che Spreaker mi ha gentilmente comunicato sul mese di Settembre, più di 6.000 singole anime hanno avuto il buon cuore di ascoltarsi The Bull e, perlomeno dai messaggi che mi scrivete, mi sembra di avere un pubblico che va dai ventenni agli ultracinquantenni, è giunto il momento di fare le cose per bene e mettere giù la roadmap di cosa bisognerebbe fare a livello di finanza personale nelle tre fasi principali che scandiscono la vita adulta.
Le tre fasi che ho scelto sono:
– dai venti ai grossomodo trent’anni, quindi diciamo quando mediamente si finisce di studiare e iniziano i primi anni nel mondo del lavoro;
– dai trenta ai circa quarantacinque anni, la fase core della vita adulta, in cui succedono più o meno la maggior parte delle cose (consolidamento professionale, spesso matrimonio o convivenza seria, mutuo, in alcuni casi arrivano i figli, e così via);
– e poi c’è la fase senior, quella direi dai 45 in su, quando tendenzialmente inizia la corsa discendente del percorso lavorativo, qualche priorità della vita comincia a cambiare, tipicamente si hanno maggiori disponibilità economiche, i figli crescono e la forma fisica inizia a scricchiolare).
Quello che facciamo oggi sarà allora definire gli obiettivi fondamentali per ciascuna di queste fasi della nostra vita.
Ascoltatevi bene quest’episodio, prendete appunti, segnatevi da qualche parte le varie cose che dovete fare fase per fase e prestate attenzione anche a quelle cui non siete ancora entrati o in cui non ci siete più.
– nel primo caso, perché dovete sapere bene già oggi tutto ciò che vi aspetterà domani per impostare la vostra vita finanziaria di conseguenza;
– nel secondo caso, perché se stai ascoltando questo podcast significa che forse negli anni passati ti sei perso qualcosa e quindi male non ti fa recuperare il terreno perso, oltre al fatto che se inizi ad avere qualche anno sulle spalle, buona cosa sarà indirizzare fin da subito i tuoi figli verso una vita ben fondata dal punto di vista finanziario.
Cominciamo!
I VENT’ANNI: gli anni della crescita.
Se avete fatto qualche scuola professionale a vent’anni starete già lavorando, se invece avete fatto l’Università, tendenzialmente entrerete nel mondo del lavoro con un stage pazzescamente retribuito grossomodo intorno ai 21-23 anni, a seconda che abbiate fatto la triennale o anche la specialistica.
In questi anni guadagnate di solito due pere e una banana, avete un sacco di energia e voglia di spaccare il mondo ma mediamente siete senza un soldo bucato (diversamente da quando invece sarete vecchi e avrete sì i soldi ma non riuscirete a fare due gradini senza avere il fiatone).
Curioso eh, la vita a volte ha una sadica ironia…
Comunque, quali sono i vostri obiettivi in questo decennio magico in cui plasmate buona parte della vostra vita futura?
NUMERO 1: Investite sul vostro capitale umano!
Nessun investimento in alcun asset possibile e immaginabile sulla Terra avrà un ritorno più alto dell’investimento su voi stessi.
Questi sono gli anni in cui, per dirla con parole che devo aver letto sul prestigioso Harvard Business Review, vi dovete fare il culo come una capanna.
Qualunque lavoro scegliate, questo è il momento di dare il 200%, di assorbire più competenze possibili, di continuare a studiare cose rilevanti per il vostro lavoro – insomma: è il momento in cui dovete diventare dei professionisti con i contro cog**i.
Altro che great resignation, quiet quitting, remote working perché mi stresso a svegliarmi la mattina prima delle 8:59 … cari miei, in questi anni in cui siete ancora freschi e con energie da regalare, in cui probabilmente non sarete ancora sposati e nella maggior parte dei casi non avrete ancora figli, questi sono gli anni in cui la vostra vita professionale DEVE essere la vostra priorità numero UNO.
Lo so che a vent’anni uno vuole cazzeggiare e divertirsi e fare le serate e ….
NO MUSICA
lavorare in smart-working dalle canarie!
RISATA FUORI CAMPO
Ragazzi non scherziamo, dai, questo è il momento in cui dovete far crescere velocemente la vostra figura professionale, in un mondo del lavoro sempre più competitivo ma con sempre più opportunità, e cominciare a scalare i vari step del percorso di carriera che avete scelto.
Ma quando avete vent’anni e a malapena sapete usare il congiuntivo, ma come diavolo pensate di poter imparare due cose lavorando rintanati nella vostra stanzetta e interagendo con il mondo esterno solo via Zoom dai…
Musica Superquark
E con questo si conclude la rubrica: “parliamo da anziani anche se abbiamo 37 anni e se non la smettete di giocare con quel pallone vengo lì e ve lo buco”
Tornando a noi, che anche oggi la nostra dose di minchiate l’abbiamo detta, se pensate che la finanza personale, a vent’anni, possa prescindere dal vostro capitale umano, non avete capito una beneamata mazza di niente.
Chi mi sta ascoltando ed è in questa fase della vita, non dimentichi queste parole, si faccia un bell’esame di coscienza e da oggi stesso cominci a schiacciare sull’acceleratore della propria formazione e della propria crescita professionale.
NUMERO DUE: Imparate a risparmiare!
Ho capito che appena iniziate a ricevere due soldi di stipendio non vedete l’ora di sperperare tutto in ogni cazzata possibile e immaginabile, ma cercate di imparare il prima possibile che è sbagliato vivere, come dicono quelli bravi in America, from paycheck to paycheck, ossia di stipendio in stipendio.
Fin dal vostro primo stipendio applicate tutte le cose che abbiamo spesso detto qui a The Bull su come tracciare e ottimizzare le spese e vivere secondo un budget che vi permetta sempre di allocare al risparmio la massima quota possibile dei vostri guadagni.
Imparate a risparmiare su tutte le cose non necessarie e che soprattutto non vi portano valore, sapendo che in quella fase della vostra vita, il grosso che potrete ottimizzare avrà a che fare con i soldi che spenderete per il cibo, per l’abbigliamento, per gingilli vari come il nuovo iPhone ogni anno e per le varie forme di intrattenimento che animeranno le vostre serate, i vostri weekend e le vostre estati.
Imparate inoltre, se le piccole spese vi sembrano trascurabili, che qualunque importo riuscite a risparmiare ogni mese, se investito dovrebbe valere circa MILLE volte tanto tra 30 anni, come abbiamo piegato negli episodi 39 e 40.
Fidatevi, quando avrete 55 anni, con ancora altri 40 anni da vivere, diavolo VORRETE! ritrovarvi quell’importo e vi pentirete di non averlo accumulato.
Fate quindi un bel favore al vostro futuro VOI. Il vostro VOI del 2053 vi ringrazierà sentitamente.
NUMERO TRE: ovviamente, imparate ad investire!
Come si fa?
Cazzo ma avete cominciato ad ascoltare The Bull dall’episodio 42?
Ma che problemi avete?
Sentitevelo tutto dall’inizio che, anche se le cose da dire sono ancora tante, già fino adesso abbiamo fatto il pelo e il contropelo a tutto quel che dovete sapere per cominciare ad investire con un minimo di criterio.
Per chi invece su questo è già bello attrezzato perché The Bull se l’è ascoltato per bene e magari ha pure approfondito qualcosa – tra l’altro approfitto per salutare Filippo, come promesso, un grande fan di The Bull che qualche giorno fa mi ha mandato una foto dopo aver svaligiato una Feltrinelli con una pila di libri di finanza personale tra quelli che ho citato qua e là, grande Fil!
Dicevo, chi ha già capito le basi dell’investimento, che dovrebbe fare in questa fase della vita?
Beh, con pochi dubbi, quando avete pochi capitali e tantissimi anni davanti a voi, con il vostro stipendio che tendenzialmente crescerà nel tempo e mille opportunità per rialzarvi ogni volta che vi capiterà di cadere, un bel piano di accumulo 100% azionario fatto possibilmente con strumenti efficienti a basso costo come degli ETF è la risposta.
Vi aprite un bell’account su un broker online super economico tipo Scalable e gratuitamente ogni mese (o ogni trimestre) rimpinguate il vostro portafoglio fatto da 1, 2 massimo 3 ETF.
Alcune idee:
– un ETF sull’MSCI World va benissimo;
– uno sull’MSCI All Country va benissimo;
– uno sull’S&P 500 va benissimo;
– uno sul Nasdaq 100 non va benissimo ma sapete che vi dico, se vi piace rischiare per provare ad avere rendimenti interessanti, il Nasdaq è dagli anni ’90 che fa il culo a qualunque altro indice al mondo.
Non che ve lo consigli perché è per cuori forti, però per onestà intellettuale 10.000 € investiti nel gennaio 2010, quando Ishares ha lanciato in Europa l’ETF che replica il Nasdaq 100, oggi sarebbero 120.000 €, il doppio di quanto avreste fatto investendo sull’indice supremo S&P 500, che pur ha dei ritorni storici incredibili.
Se siete coraggiosi, credete nella tecnologia e ritenete che l’economia di domani sarà soprattutto lì dentro, non è che avreste tutti i torti.
Ecco magari se investite sull’MSCI World (o all Country), che dentro ha già tanta America, un secondo ETF sul Nasdaq con una quota minore del vostro portafoglio potrebbe avere la sua logica.
Se invece siete affezionati alla vecchia Europa e il cambio euro/Dollaro vi dà sui nervi, anche investire sullo Stoxx 600 non è un’idea sbagliata.
NUMERO QUATTRO: cominciate subito a investire sulla previdenza complementare.
Non avete ancora cominciato a lavorare e già dovete mettervi a occuparvi della pensione?
Assolutamente Sì!
Ma senza neanche stare a pensarci un attimo.
Cari miei giovincelli di vent’anni, vi svelo un segreto.
La vostra pensione … non esiste!
TA TA TAAAAA
Eh no, è matematica.
Nel 2050 ci sarà un pensionato per ogni lavoratore.
Spiegatemi quindi come cazzo è possibile che qualcuno potrà mai pagare la vostra pensione se nemmeno voi riuscirete a pagare la pensione di chi allora in pensione ci sarà già (tipo il sottoscritto).
Quindi, come minimo, dateci dentro con la previdenza complementare.
Non entriamo oggi nel merito, ma giusto per ricordarvi le strade principali:
– se siete dipendenti, considerate innanzitutto il fondo negoziale chiuso della vostra categoria, metteteci dentro il TFR e versate il contributo aggiuntivo minimo (fiscalmente deducibile) che vi dà diritto al contributo del vostro datore di lavoro (oh soldi gratis!) e scegliete il comparto con più azionario possibile;
– se siete liberi professionisti, valutate forme di integrazione privata e vi consiglio fin da subito di consultare un esperto di previdenza per trovare la migliore soluzione per voi.
Tutto chiaro fin qui?
Molto bene, i vostri vent’anni intanto se ne sono andati – e se non mi do una mossa con l’episodio se ne saranno andati per davvero – quindi proiettiamoci nella prossima fase della vostra vita, ossia i vostri:
TRENTA BARRA QUARANTACINQUE ANNI.
Questa è tipicamente la fase in cui fate la maggior parte delle cose importanti della vita.
Andate a convivere e/o vi sposate, comprate casa con monumentale mutuo annesso, magari arrivano i figli, nel frattempo la vostra carriera professionale inizia a consolidarsi e cominciate ad avere un reddito interessante che dovrebbe permettervi di non vivere più di sottomarche di pasta e tonno in scatola prossimo alla scadenza.
Questi ragazzi sono gli anni in cui non dovete fallire nella vostra pianificazione a lungo termine.
Da molto giovani avete tanto tempo e poche risorse, quindi gli errori costano relativamente poco.
Ora iniziate ad essere in quella fase in cui avete più risorse e meno tempo, pertanto errori stupidi vi costeranno cari.
Quali sono quindi i vostri obiettivi in questa fase che dovete tatuarvi sul corpo come nel film di Cristopher Nolan Memento, affinché non vi svegliate ogni mattina come il protagonista e non vi ricordate più un cazzo di quello che dovevate fare il giorno prima?
NUMERO UNO: consolidate la vostra crescita professionale, continuate ad apprendere nuove competenze, considerate di intraprendere un percorso formativo specifico di alto livello rilevante per la vostra carriera e valutate opportunità per capitalizzare i vostri guadagni.
Come detto tante volte le opzioni di default sono, nell’ordine:
– sfruttate al massimo le opportunità previste dal percorso di carriera della vostra società, sempre che ne abbia uno, per conseguire delle promozioni; oppure
– concordate con il datore di lavoro un piano di aumenti salariali correlato ad obiettivi da raggiungere in tempi condivisi; o infine
– esplorate altre opportunità esterne e se trovate qualcosa di meglio che paga di più, cambiate lavoro.
NUMERO DUE: costruire il vostro fondo di emergenza.
Da supergiovani non è così fondamentale, a trent’anni arrivati invece, magari con famiglia e figli, è OBBLIGATORIO avere 6 mesi di spese future su un conto separato da quello principale e non toccarlo per nessuno motivo al mondo mannaggia a voi che non sia di primaria gravità.
Come detto tante volte qui a THE BULL, calcolate la vostra spesa media mensile, moltiplicate per 6 e prima di fare altro con i vostri soldi create il fondo per i giorni di pioggia.
NUMERO TRE: aumentate la vostra quota di risparmio, idealmente intorno al 15-20% del vostro reddito (o meglio ancora del reddito di coppia).
NUMERO QUATTRO: strutturate il vostro portafoglio di investimenti.
Se da giovanissimi andava bene fare un piano di accumulo da 200 € al mese su un ETF azionario molto volatile, ora è il momento di cominciare a ripensare l’asset allocation, a fronte di maggiori risorse e di una crescente necessità di stabilità del vostro portafoglio.
Che tipo di portafoglio tipicamente vi troverete ad avere in questa fase?
Quando avete sui 35-40 anni, probabilmente avrete ancora una forte esposizione azionaria, mediamente intorno al 70%, e inizierete però a controbilanciare il vostro portafoglio con obbligazioni ed eventualmente un po’ di oro o materie prime.
Come abbiamo spiegato già un numero di volte sufficientemente noioso, in una fase come quella che stiamo vivendo con tassi di interesse molto alti ci sta aumentare la parte obbligazionaria, aveste avuto 40 anni nel decennio precedente il 2022 vi avrei invece suggerito di darci dentro con l’azionario, magari anche fino all’80% del portafoglio.
Regola facile per non sapere né leggere né scrivere made in The Bull: investire in azioni una percentuale del portafoglio equivalente a
125 – i vostri anni di età – il tasso di interesse vigente definito dalla Federal Reserve moltiplicato per 5.
Con tassi bassi metterete più azioni di quanto non suggerirebbe la regola classica “azioni uguale = 100 – anni di età”, mentre invece con tassi alti metterete meno azioni.
Se non vi ricordate il motivo, riascoltatevi per esempio l’episodio 25 sui 4 migliori amici dell’investitore.
Quali asset avrete probabilmente in portafoglio in questa fase?
La butto lì:
– azionario globale
– azionario americano (con o senza nasdaq, sempre in base alla vostra sensibilità)
– azionario dei paesi emergenti (poco)
– obbligazioni europee
– obbligazioni globali
– oro e/o materie prime (un 5-10%, raramente di più).
NUMERO CINQUE: se avete famiglia e/o figli, è giunto il momento di pensare come minimo ad un’assicurazione sulla vita.
Ormai ne trovate online a bassissimo costo e con poche decine di euro al mese potrete facilmente assicurare la vostra famiglia per magari 200-300 mila euro in caso tiriate le quoia prima del tempo.
Se poi il vostro reddito dipende da attività che coinvolgono la vostra piena abilità fisica, molto importante valutare di acquistare anche una polizza che vi tuteli da infortuni e invalidità, così che la vostra situazione finanziaria non risulti compromessa se dovesse capitarvi qualche incidente anche solo parzialmente invalidante.
NUMERO SEI: sempre se avete figli, cominciate ad investire per loro fin dal giorno in cui vengono al mondo.
Oggi non entriamo troppo nel dettaglio di quest’argomento perché richiede un episodio ad hoc, che faremo più avanti, ma non perdete questa opportunità di regalare loro un futuro finanziariamente più sereno approfittando del massimo orizzonte temporale che essi potranno mai avere.
Un’idea semplice?
Apritevi un secondo deposito titoli su un broker online, comprategli un ETF azionario che vi piace e metteteci dentro tutti i vari soldini che nonni, zii, amici e parenti vari regaleranno ai vostri figli e lasciate che l’interesse composto per i prossimi 18 anni faccia la sua magia.
1.000 € all’anno investiti negli ultimi 18 anni in un ETF sull’S&P 500, oggi sarebbero quasi 68.000.
Questi 68.000 lasciati investiti per i 30 anni successivi in un portafoglio 60/40 con rendimento annuo, prendiamo sempre quello storico, del 7%, diventerebbero, senza metterci più un euro dentro, circa mezzo milione.
Mezzo milione lasciato poi investito in un portafoglio più conservativo che rendesse il 5%, manderebbe in pensione a 65 anni il vostro pargoletto con oltre un milione di euro.
Capito? 18.000 € che investite voi nei primi anni di vita di vostra figlia, potrebbero essere un milione quando lei avrà 65 anni, senza che la fortunella debba mettere un solo altro euro dentro quest’investimento, lasciandola così libera di usare i suoi soldi per investire in altre cose – o di sputtanarseli come meglio crederà.
Certo, non è tutto oro quel che luccica.
Un milione di euro tra 65 anni, aggiustato per inflazione usando un tasso annuale del 3%, varrà circa 150.000 € in valore odierno.
Però scommetto che chiunque tra voi, se domani andasse in pensione e scoprisse di avere 150.000 € in più di patrimonio, sarebbe comunque ben contento.
Sarebbe davvero un peccato lasciarsi scappare questa opportunità.
Avete una sola chance però di far accadere tutto questo ed è cominciare subito.
Se cominciate più tardi meglio che niente, ma come detto fino alla nausea l’interesse composto sprigiona il suo potenziale massimo tanto più tempo ha a disposizione per moltiplicare i vostri soldi e la crescita è esponenziale, non lineare.
Pertanto, è soprattutto quello che fate all’inizio che fa tutta la differenza.
Oh, chiuso questo capitolo della vostra vita, veniamo a ciò accade
DOPO I QUARANTACINQUE ANNI
Insomma, dopo almeno venti anni buoni in cui vi siete fatti un mazzo tanto tra studio, investimento sul vostro capitale umano, risparmio fino all’ultimo centesimo, investimenti per noi, per la pensione, per i figli, assicurazioni e tutto il resto, insomma è giunto il momento di cominciare ad incassare un po’ di fiches no?
Eh più o meno, dipende da quanto siete stati bravi.
Se non avete mai fatto nulla di quanto raccontato sinora, che aspettate?
Non c’è tempo da perdere, potete ancora recuperare ma datevi una mossa.
Ristrutturate per bene la vostra situazione finanziaria, fate una dieta da cavallo se serve sulle vostre spese per aumentare al massimo il vostro risparmio e cominciate ad investire i vostri soldi prima possibile.
Non è mai troppo tardi per iniziare, davvero!
Se siete in questa fase della vita avrete un’aspettativa di campare ancora per almeno 30-40 anni, forse di più, quindi avete ancora tutto il tempo (e forse anche tante risorse) per spingere sull’acceleratore.
Se invece siete già a buon punto (o se nel 2023 avevate ascoltato The Bull e nel 2050 ormai siete sul pezzo più che mai), quali saranno i vostri obiettivi finanziari in questa fase?
NUMERO UNO: capitalizzate la vostra carriera professionale.
Questa è la fase in cui raggiungete il massimo livello di esperienza e capacità nel vostro ambito, in alcuni casi raggiungerete posizioni di alto livello, in altri magari avrete avuto un buon successo come piccoli, medi o grandi imprenditori, in altri ancora avrete magari deciso di raccogliere la vostra esperienza professionale di alcune decadi e iniziare a sviluppare un progetto vostro.
Insomma, questa è la fase in cui avete talmente tanta esperienza e competenza, pur essendo ancora relativamente giovani, in cui potete dare alla vostra vita professionale la piega che più preferite.
L’obiettivo, come sempre e finché non raggiungete l’indipendenza finanziaria, è cercare di mettere al primo posto l’assicurazione e massimizzazione del vostro reddito, così da raggiungere quanto prima il momento in cui i soldi non dovranno più essere la vostra priorità numero uno.
Se avete fatto però tutte le cose per bene, oh ragazzi ci siamo quasi vicini!
Per esempio, 1.000 € al mese investiti con un rendimento del 7% sin da quando avevate 30 anni, a 50 anni avreste già messo mezzo milione nella saccoccia!
NUMERO DUE: espandente il vostro fondo di emergenza e valutate di arrivare a coprirvi un anno intero di spese future.
In questa fase sarete tipicamente più esposti, avrete più spese, avrete più responsabilità, avrete meno opportunità di un ventenne di risollevarvi ogni volta che cadrete, quindi mettetevi al sicuro da qualunque imprevisto e rimpinguate il vostro fondo.
Quei soldi renderanno poco o niente, perché li terrete su un conto corrente, su un conto deposito svincolabile o al massimo li investirete in obbligazioni a brevissima scadenza, ma fondamentalmente non ce la faranno neanche a stare al passo con l’inflazione.
Non importa.
Questi sono i soldi per proteggervi il culo nel breve termine.
Nel breve termine i rendimenti non ci interessano.
Per i rendimenti c’è tutto il nostro portafoglio di investimenti che invece deve continuare a fare il suo corso.
NUMERO TRE: per l’appunto, bisogna adattare la vostra asset allocation.
Arrivati verso i 50 anni magari avete cominciato ad accumulare un bel tesoretto e ora un drawdown importante del mercato azionario, cioè se vi beccate uno di quegli anni in cui il mercato fa -20, -30, -40% come è stato nel 2008, eh inizia a diventare un duro colpo al vostro portafogli.
Ricordatevi che se il vostro portafoglio incappa in un -40%, poi deve fare quasi il +70% per recuperare e potrebbe volerci più di un decennio.
Dal picco degli anni 2000, per esempio, l’azionario americano ci ha messo quasi 14 anni per tornare in pari.
Ci vollero invece addirittura quasi 20 anni per recuperare dal tonfo iniziato alla fine degli anni 60 (dovuto agli shock petroliferi e all’iperinflazione… mmmh che brutta sensazione di dejavù tra l’altro…) dicevo ci vollero quasi 20 anni per tornare in pari a fine anni ’80.
Quando avete 20 anni sticazzi, ma quando ne avete 50, non volete dover aspettare un’eternità per tornare in pari, quindi a questo punto probabilmente vorrete avere un asset allocation meno aggressiva, con un bilanciamento magari al 50% tra azioni e obbligazioni, come suggeriva il vecchio John Bogle, il leggendario padre di Vanguard e degli Index Fund, prima di passare a miglior vita.
Se ad esempio al picco del mercato del Settembre del 2007, subito prima dell’inizio della grande crisi finanziaria del 2008-2009, avessimo avuto un portafoglio 50/50 avremo recuperato le perdite già 2 anni e mezzo dopo, mentre avremmo dovuto aspettare oltre 5 anni se avessimo avuto un portafoglio 100% azionario.
Meno tempo avete a disposizione e più patrimonio avete costruito, più allora ha senso attenuare l’esposizione azionaria e proteggere il proprio capitale dai tracolli di mercato.
Se avete ascoltato la scorsa puntata, in situazioni come questa anche allocare parti consistenti del portafoglio in obbligazioni singole con scadenze intermedie, in particolare in fasi a tassi di interesse alti come quest’anno, potrebbe essere un’idea solida per proteggere il patrimonio e ottenere rendite più sicure.
Per ulteriori dettagli, però, tornate indietro a sentirvi l’episodio altrimenti cosa ho parlato a fare mezz’ora di obbligazioni?
Ultimi due obiettivi nella fase matura della vostra vita adulta.
NUMERO QUATTRO: impostare la vostra pianificazione finanziaria in funzione di obiettivi specifici, dove magari vi serviranno capitali liquidi consistenti per far fronte a spese tipiche come l’Università dei figli, o magari il loro matrimonio e così via.
Se per esempio vostro figlio ha 14 anni, inizia il liceo e sembra propenso 5 anni dopo a iscriversi all’Università, allora potete valutare di allocare una parte del capitale in un portafoglio di obbligazioni con scadenze nei prossimi 5-10 anni così da avere un capitale rivalutato ma con la certezza (sempre che gli emittenti non falliscano) di recuperare i vostri soldi esattamente nel momento in cui ne avrete bisogno.
Ovviamente questa cosa ha senso in un contesto in cui le obbligazioni rendono bene come oggi, se invece rendono lo zero virgola come nel decennio alle nostre spalle allora valuterei altre strade.
NUMERO CINQUE: iniziate a ragionare su assicurazioni di Long Term Care.
Più andrete avanti con gli anni più avrete sempre maggior bisogno di supporto per spese mediche ed eventuale protezione da patologie invalidanti.
Questo è quindi il momento per cominciare a verificare delle offerte assicurative che vi tutelino nelle fasi più avanzate della vostra vita dove sicuramente qualche inconveniente di natura medica vi potrà capitare.
Oh direi che più o meno ci siamo detti tutto no?
Ci sarebbe anche la fase successiva, quella in cui iniziate a preparare i vostri lasciti e predisporre la vostra eredità, ma per il momento direi di lasciar da parte l’autunno della vita e concentrarci su tutto quello che abbiamo ancora da fare per realizzare quanti più successi nella nostra dimensione finanziaria.
Comunque ragazzi, se vi dice bene non è che la vita sia tutto sacrifici e privazioni.
L’obiettivo ultimo è costruire la vita che più vi rende felici e come detto tante volte, una volta che avete la libertà finanziaria, potete fare quello che cazzo vi pare rimuovendo definitivamente il problema economico, che di solito è la preoccupazione numero uno della maggior parte delle persone sulla Terra.
Farcela a 30 anni è quasi impossibile, a meno che riuscite a fondare una start-up di successo e fate un exit milionaria, risparmiando e investendo è dura.
Per farlo a 40 avreste dovuto avere genitori che hanno investito per voi sin da quando siete venuti al mondo – e anche questa non è la norma.
Con le vostre forse invece, venti-venticinque anni complessivi di risparmio e investimento fatti con i sacri crismi, già vi avranno messo sulla buona strada.
Nei primi 23 anni di questo millennio l’azionario globale ha reso poco meno del 5% all’anno, ma questo perché il 2000 è stato l’anno culmine del più grande e gonfiato bull market di tutti i tempi che durava da 15 anni, e ciononostante anche se foste stati così sprovveduti da cominciare ad investire i vostri soldi proprio all’apice di una bolla che stava per scoppiare e così sfortunati da beccarvi poi una crisi finanziaria e immobiliare senza precedenti, una pandemia globale e il più rapido rialzo dei tassi di interesse mai vissuto nella storia delle banche centrali, dicevo nonostante tutto ciò – e direi che stiamo parlando di uno scenario piuttosto pessimistico – 1.000 Euro al mese investiti in questi 23 anni in un portafoglio 70/30 vi avrebbero portato oggi oltre 650 mila euro.
Con un portafoglio di 650 mila euro, a cui si aggiungerà ad un certo punto la rendita vitalizia della vostra pensione complementare, non è che siete diventati Bill Gates, né potete cominciare a lavarvi i denti con il DomPero, però potrete prendere per la vostra vita qualunque decisione vogliate con la leggerezza di non dover mai più considerare la sussistenza economica la vostra prima preoccupazione.
Fosse anche solo questo il massimo che si riesce a conseguire, beh, fatemi sapere dove ci devo mettere la firma.
Cari amici di The Bull, ci avviciniamo quindi alla fine di quest’episodio che in meno di mezz’ora vi ha fatto vivere una vita intera e se non vi ha messo un po’ d’ansia sul fatto che dovete rimettervi in carreggiata, beh riascoltate l’episodio perché quello era il suo primario obiettivo.
Nel frattempo, continuate come state facendo a promuovere questo podcast presso chiunque conosciate, aiuta anche a tu a salvare un ventenne scapestrato o un quarantenne con la sindrome di peter pan dal suo dissesto finanziario.
Vi invito inoltre come sempre a mettere segui e ad attivare le notifiche per essere sempre aggiornati su quando esce il podcast – che comunque è sempre domenica e mercoledì eh, non è che c’è tanto da ricordarsi – e mi raccomando continuate a lasciare recensioni a 5 stelle per supportarci e permetterci di continuare a produrre contenuti che fanno la radiografia della vostra vita passata, presente e futura e vi rompono il ca**o su tutte le cose sbagliate che state facendo sempre nuove.
Per questo episodio è davvero tutto e noi ci ritroviamo presto a parlare di rischi, cigni neri, antifragilità, bilancieri e tanto altro in compagnia del mio più grande eroe di sempre, sempre qui, ovviamente, a THE BULL – IL TUO PODCAST DI FINANZA PERSONALE
Recensioni
Quando capisci come funziona la finanza… ti viene voglia di raccontarla!
Da quando l'ho scoperto in 15 gg mi sono ascoltato 150 puntate senza fermarmi, ho annullato gli altri podcast per portarmi alla pari ed ascoltare tutte le precedenti puntate, ben fatto, esattamente il livello di informazione che mi serviva
Gianluca G., 11 Set 2025Podcast che dà sempre spunti interessanti che personalmente mi ha fatto appassionare alla finanza personale spingendomi ad approfondire in prima persona.
Lorenzo, 13 Mar 2025Podcast piacevole, scorre veloce ma in modo estremamente chiaro, spiega i concetti chiave per gestire le proprie finanze, fornendo la classica cassetta degli attrezzi. Complimenti, davvero ben fatto!
Massimiliano, 29 Mag 2024Dovrebbero ascoltarlo buona parte degli italiani e io avrei dovuto scoprirlo con qualche anno in anticipo ma meglio tardi che mai
Matteo C., 3 Set 2025Ho seguito tutte le puntate! Grazie veramente
Amalia A., 17 Set 2025Veramente veramente raccomandato! la finanza personale riassunta alla perfezione! e spiegata partendo dall'ABC! Ottimo anche da ascoltare a velocita 1,5x!
Giorgia R., 23 Gen 2025Ho acquistato e letto il suo libro e l' ho trovato. Esprime i concetti economici in modo semplice e chiaro. Sentirlo parlare conferma che è un professionista del settore.
Giulia N., 11 Ago 2025La mia ignoranza in materia mi ha sempre creato dei dubbi, ma grazie a un amico ho iniziato ad ascoltare il podcast. Per fortuna che ho 24 anni e un po' di tempo e soldi da dedicarmi a imparare le varie nozioni per me stesso. Grazie mille!
Luca G. 10 Ott 2025Non sono solito a mettere recensioni e specialmente non ascolto podcast, ma da quando ho iniziato questo, faccio fatica a staccarmi, e quasi non posso più fare a meno di ascoltare e arricchirmi culturalmente.
Andrea V., 22 Set 2025