Cuori e Denari – La Gestione dei Soldi nella Coppia
Argomento caldo oggi The Bull! Come affrontare il complesso tema del denaro all'interno della coppia. Bottom line: ciascuno faccia con i soldi ciò che più lo soddisfa, ma niente come il gioco di squadra può fare la differenza. Con la partecipazione straordinaria di un noto trio di economisti Italiani.

Risorse
Punti Chiave
Rendete i soldi un tema di dialogo aperto nella coppia per evitare conflitti.
Definite un budget condiviso (50-20-20-10) e gestite conti personali e uno comune.
Allineate gli obiettivi d'investimento, educando il partner sui vantaggi a lungo termine.
Trascrizione Episodio
Bentornati a THE BULL – Il tuo podcast di Finanza Personale.
Tema scottante oggi nel nostro consueto appuntamento bisettimanale!
Care amiche e cari amici di questo podcast, niente al mondo quanto i soldi rappresenta un più potente esplosivo in grado alla prima scintilla di far deflagrare un’intera relazione mandando in pezzi legami che si pensavano indissolubili.
A grande richiesta – e non dirò da parte di chi altrimenti se anche le controparti mi stanno ascoltando finisco per far fioccare divorzi e separazioni e non sia mai! The Bull è infatti il podcast che consolida i rapporti e fa diventare tutte le famiglie come quelle del Mulino Bianco, beate e felici attorno all’immenso tavolo di un altrettanto immensa cucina, senza evidentemente avere un cazzo da fare alle 8 del mattino e potendosi permettere ogni giorno di star lì due ore a fare colazione con tutto imbandito manco fosse il buffet di un Four Season.
Che poi tra l’altro mi sono sempre chiesto che problemi ha la tipica mamma di 22 anni che si spaccia per quarantenne con figli di 16 che si spacciano per bambini di 8 che ogni mattina quando prepara la colazione deve aprire tutte le confezioni di kinder 5 cereali per mettere 20 brioche sul piatto quando alla fine i 2 figli ne mangeranno mezza a testa e tutte le altre si fanno secche e da buttare entro l’ora di pranzo.
Ogni giorno per fare colazione questa fa fuori 20€ di merendine che forse andare tutti e 4 da Starbucks costava uguale.
Quello che però non vediamo, dopo i 30 secondi di bucolica felicità familiare, sono marito e moglie che si lanciano i piatti per la diversa visione del mondo che hanno su come gestire i soldi.
Lui che fa il mazzo a lei perché spreca le brioche, lei che gli fa notare che ogni calcetto del lunedì sera, tra campetto, pizza e 4 birre alla fine costerà loro la possibilità di mandare i figli all’Università, insomma non avendo ascoltato The Bull, questa amabile famiglia felice che sembrava un ritratto vivente di armonia e serenità, in breve tempo finisce con ciascuno dal proprio avvocato a portare via all’altro anche le mutande.
Dicevo questo episodio è a grande richiesta perché diversi tra voi mi hanno chiesto qualche consiglio sull’argomento.
E avete ragione, il tema è incredibilmente importante e non meritava di aspettare 44 episodi prima di essere trattato.
Però che volete? C’avevo altro da dire prima!
Ricordatevi che 44 episodi fa manco sapevate cos’era un ETF e mo venite a rompermi sull’ordine in cui devo trattare i vari argomenti?!!
Stiamo calmi eh.
Comunque, eccoci qua, la situazione media è questa.
Finalmente, con o senza The Bull, più con che senza, abbiamo capito che con i soldi abbiamo fatto casino per una vita intera, però ora vogliamo finalmente mettere tutto in ordine.
Abbiamo imparato che la nostra capacità di risparmio è la base di tutto, che dobbiamo tener traccia delle spese e rispettare il nostro budget, che se non investiamo siamo fottuti al cubo perché inflazione, pensioni, debito pubblico e via dicendo e tutte le altre belle cose con cui ci intratteniamo insieme mezz’oretta due volte a settimana, come a Pilates.
In pratica The Bull è il vostro Pilates finanziario.
Quindi dicevo abbiamo imparato tutta sta roba, ormai siamo cintura nera di ETF, abbiamo capito l’interesse composto, addirittura abbiamo capito, forse, come funzionano le obbligazioni e perché fiondarsi a capofitto a comprare il BTP Valore non è detto che sia l’idea del secolo anche se rende il 4% all’anno.
Abbiamo imparato tutto per bene, c’abbiamo pure l’app per tracciare le spese e il file excel con tutto il budget e la pianificazione finanziaria e poi ………
eh
e poi nostro marito, nostra moglie, il nostro compagno o la nostra compagna ci sminchiano tutto spendendo a cazzo di cane i propri soldi, non capendo una mazza di come e perché andrebbero investiti e insomma facendoci impazzire di rabbia perché il più grande ostacolo alla nostra rivoluzione finanziaria stai a vedere che ce l’abbiamo proprio in casa.
Ecco allora qua The Bull vostro che ancora una volta, manco fossi Maria De Filippi e questo programma C’è un ETF per te, vi dà una mano a fare pace e prova a darvi due o tre suggerimenti su come gestire questa tesissima situazione, che in confronto la crisi dei 13 giorni dei missili sovietici a Cuba è stata un’amabile chiacchierata tra amici e Bob Kennedy muto.
DISCLAIMER: ogni riferimento a persone, situazioni o fatti realmente accadute all’interno della vita matrimoniale dell’autore è puramente casuale e in alcun modo si vuole sottendere che vi siano difformità di vedute sulla gestione dei soldi con la sua dolce metà.
Benny: cos’è che stai dicendo?
Io: Io? no niente amore era un video su Instagram
Scherzi a parte, perché questo episodio è così importante?
Allora io non sono come Dave Ramsey, che come vi avevo già raccontato è probabilmente il più famoso personaggio pubblico negli Stati Uniti che tratta tematiche di finanza personale, e non condivido la sua visione ultrareligiosa e conservatrice della vita, tipica del suo spirito da Repubblicano fanatico del Tennessee.
No davvero, Ramsey è uno che va in giro ogni tanto con la pistola nella fondina, giusto per proteggersi caso mai il Re d’Inghilterra decida di invadere gli Stati Uniti e riprendersi la sua antica colonia.
Però ho visto alcuni episodi del Ramsey Show in cui letteralmente massacrava gli ascoltatori che gli parlavano di problemi finanziari di coppia senza essere sposati e lui andava su tutte le furie sostenendo che prima di condividere un solo penny, marito e moglie avrebbero dovuto consacrare la loro unione al cospetto dell’Onnipotente.
Noi qui invece fortunatamente viviamo nel XXI secolo e crediamo fermamente che la gente sia libera di fare il cazzo che gli pare.
Colgo quindi l’occasione anche per precisare che ogni volta che parlerò di coppia mi riferirò a qualunque tipo di coppia possa esistere, riconosciuta o meno dalla giurisprudenza Italiana. Per noi quindi non fa nessuna distinzione parlare di marito e moglie, coppie di fatto, coppie omosessuali, coppie definite da altri orientamenti e in generale qualunque altra forma di nucleo famigliare che ciascuno di voi riconosca come tale e nel quale sia felice.
Per quanto cercherò di evitarlo, può essere che nel corso dell’episodio userò espressioni che possano ricondurre all’immagine tradizionale di una coppia composta da un uomo e una donna ma ciò è semplicemente dovuto al fatto che questa configurazione sia in Italia ancora quella prevalente e statisticamente più significativa, benché tutto ciò di cui parleremo avrà l stesso identico valore per qualunque tipo di famiglia.
Sì dovrei usare queste nuove espressioni ibride con asterischi e lettere bizzarre per non declinare il genere di sostantivi e aggettivi, però obiettivamente ragazzi in un podcast è dura, quindi siate open-minded e concentratevi solo sulle buone pratiche finanziarie di cui parleremo.
Comunque su una cosa Ramsey non ha tutti i torti.
Sposati o non sposati, la famiglia è un asset finanziario potentissimo.
Senza tirare in ballo sistemi valoriali che non sono universalmente condivisi, è sicuramente un fatto oggettivo che il lavoro di squadra può davvero moltiplicare le opportunità che ciascuno di noi ha di costruirsi un futuro finanziario migliore.
Detto questo, veniamo a noi.
PUNTO NUMERO UNO: Compatibilità finanziaria.
L’amore è cieco, si sa, quando inizi a uscire con quella o quello che in futuro diventerà la metà del tuo mondo non è che chiedi il 730 dell’anno prima, gli estratti conto e il saldo delle carte di credito.
Tendenzialmente la dimensione finanziaria è un aspetto che emerge solo in seguito, tipicamente a cose fatte e quando ormai la relazione è diventata stabile.
E qui di solito saltano fuori i problemi.
Niente come i soldi rappresenta un tema tanto potenzialmente divisivo all’interno di una coppia.
I più tipici motivi di conflitto sono:
– sostanziali differenze di reddito;
– sostanziali differenze di patrimonio;
– sostanziali diversità di vedute rispetto a come allocare le risorse economiche della famiglia;
– sostanziali diversità di approccio rispetto al risparmio; e infine
– sostanziali differenze in termini di formazione economica e finanziaria.
Magari ce ne sono altri, se vi vengono in mente scrivetemi, però in pratica quando ci sono alcune tra queste cose, abbiamo la miccia pronta a far esplodere l’edificio famigliare.
Poi in generale questi problemi sono tanto più accentuati quando si affrontano momenti di ristrettezze economiche e questa è una situazione che tende ad amplificare ed esasperare tutte le altre problematiche latenti.
Ma non pensiate comunque che le famiglie abbienti non abbiano nei soldi un grave tema divisivo, se affrontato nel modo sbagliato.
La prima cosa che mi sentirei di consigliare, tanto a chi in una relazione ancora non si trova, quando a chi è già all’interno di un legame consolidato, è, senza dubbio,
NON FATE CHE I SOLDI SIANO UN TEMA TABU’.
Parlate di soldi apertamente, più che potete e prima che potete, perché è fondamentale quanto prima che ci sia la massima trasparenza reciproca sulla visione che ciascuno ha dei soldi e su come pensa che debbano essere utilizzati.
Se lasciate queste cose sullo sfondo o le date per scontate, cari amici miei vi state solo preparando il campo per una futura e certa sanguinosa battaglia.
Come NON si deve parlare di soldi?
Tirare giù i santi del paradiso quando l’altro ha fatto una spesa che non condividiamo, non è il modo corretto per parlare di soldi.
Rinfacciare in futuro spese sconsiderate fatte in passato non è il modo corretto per parlare di soldi.
Ritenere che, sulla base magari di un reddito maggiore o di una formazione finanziaria superiore, una parte possa imporre la propria visione sulla gestione dei soldi non è il modo corretto per parlare di soldi.
In pratica non bisogna parlare di soldi quando c’è un problema che riguarda i soldi, perché lì siamo di solito già oltre la scadenza massima.
Un modo corretto per parlare di soldi è il seguente:
– STEP 1: condividere con l’altro che si vuole affrontare il tema e pianificare un momento specifico nel prossimo futuro per farlo, idealmente in un momento tranquillo, a casa, magari creando un setting piacevole come un apertivo o qualcosa del genere.
– STEP 2: anticipare i temi dell’incontro e prepararsi, ciascuno per gli affari propri, sulla visione di breve, medio e lungo termine che si ha in fatto di soldi (guadagni, prospettive professionali, abitudini di spesa, desideri, piani a breve, medio e lungo termine e così via);
– STEP 3: partire dal presupposto che entrambe le posizioni sono legittime (sì lo so, uno dei due dirà stronzate, però facciamo finta che non sia così e siamo aperti).
In generale ricordatevi che benché teoricamente esista una gestione oggettivamente ottimale dei soldi – ascoltarsi per intero The Bull per maggiori informazioni in merito – i soldi sono comunque un mezzo per realizzare dei fini che dovrebbero soddisfare le nostre aspirazioni, quindi comunque sia, per quanto siate certi che la vostra dolce metà stia sperperando soldi a cazzo, la felicità che ne deriva ha un’importanza capitale e va tenuta in considerazione.
Tradotto: un conto è gestire i soldi in maniera efficiente. Un altro è trovare dei compromessi efficienti ed efficaci perché entrambe le parti possano godersi la vita durante il percorso. Questa seconda cosa è immensamente più importante della prima, quindi puntate a questo obiettivo, altrimenti vi ritroverete con una pianificazione finanziaria con i fiocchi e una relazione di merda.
– STEP 4: condividete apertamente la vostra visione e i vostri obiettivi e siate aperti a negoziare con l’altra parte al fine di proteggere le vostre priorità e allo stesso tempo di fare concessioni su cose che tutto sommato per voi non sono così fondamentali.
– STEP 5: terminate la conversazione con dei punti condivisi e fissate una revisione periodica di come stanno andando le cose per apportare eventuale correzioni.
– STEP 6: mettete in conto che i primi tentativi non andranno benissimo e che ci saranno inciampi lungo il percorso.
No big deal, se ne state già parlando siete un pezzo avanti!
Riprendete i punti condivisi la volta prima, analizzate i motivi che hanno portato a deviare dal piano, se necessario ridefinite la strategia e ripartite senza scazzi in vista dell’incontro successivo.
Sembrano quattro cagate quelle che ho appena detto, ma vi assicuro che è tutto molto più semplice di quel che sembra e che molto spesso gravi crisi familiari basate su motivazioni economiche sono figlie più di mancanza di comunicazione che non di reali insormontabili problemi oggettivi.
Detto questo, PUNTO NUMERO DUE: Gestione pratica dei conti e budget.
Allora, qui si apre un mondo e ci sono mille casistiche.
Se assumiamo come scenario di base quello di una coppia composta da due persone che hanno un reddito, probabilmente la soluzione più corretta sarebbe avere 3 conti, uno personale per ciascuno e uno in comune per le spese correnti più eventualmente quello per il fondo di emergenza.
La mia visione è che per quanto la vita di due persone sia intrecciata indissolubilmente, tanto più nei casi in cui ci sono matrimoni, mutui e figli, ritengo che conservare una certa dose di indipendenza finanziaria sia la chiave di una vita felice senza rotture di cogl***ni per ciascuno.
Il suggerimento che mi sentirei di dare è il seguente.
Partite dall’amabile conversazione di cui sopra e definite i vostri obiettivi.
Fatto questo, impostate il budget mensile.
Se siete dei Bullower, ossia rientrate tra le migliaia di fedeli seguaci di questo podcast, sapete già perfettamente che il breakdown dovrebbe essere più o meno una roba così:
– 50-60% del reddito destinato alle spese fisse (mutuo o affitto, trasporto, cibo e altre eventuali spese fisse);
– 10-20% all’investimento;
– 10-20% alle spese variabili;
– 10% a quello che Ramit Sethi chiama guilt-free spending e che, tradotto in Italiano significa, spendo quello che cazzo mi pare senza pensieri e senza che nessuno venga a frantumarmi gli zebedei.
Facciamo un esempio, per comodità diciamo che il reddito mensile di coppia è 4.000 € avremo:
– circa 2.400 € per le spese fisse (tipo 1.000 € per la casa, 500 € per la spesa, 300 € per i trasporti e tutto il resto per streaming, cellulare, palestra, rette di asili e scuole e così via);
– circa 600 € al mese da investire;
– circa 600 € per le spese variabili non preventivabili (cene fuori, abbigliamento, serate, giocattoli, spese sanitarie e in generale spese una tantum);
– circa 400 € per il guilt-free spending.
Poi ovviamente questa distribuzione non è rigida e non tutti i mesi sono uguali, però poi con l’esperienza troverete il bilanciamento giusto.
Quello che vi consiglio di fare a quel punto è impostare dei bonifici automatici dai vostri conti personali che ogni mese vadano a rimpinguare il conto comune, che è quello da cui devono uscire tutti i soldi per coprire le spese mensili.
Se ciascuno guadagna 2.000 € al mese, ogni mese riverserà 1.500 € nel conto comune in maniera automatica e il gioco è fatto.
Gli altri 300 € a testa invece andranno depositati nel vostro portafoglio di investimento ma sul tema di come investire ci torniamo tra poco.
Chiudiamo invece con la storia dei conti, con un paio di potenziali obiezioni:
UNO: ma non possiamo avere un unico conto, così evitiamo di pagare mille banche diverse?
Risposta: NO. Ciascuno deve avere il proprio spazio di individualità e, nell’ambito del piano condiviso, avere una parte di soldi di cui disporre come meglio crede.
Inoltre non scherziamo dai, è chiaro che se vi ostinate ad aprire conti correnti nella banchetta di paese dove vi fanno pagare 24 € all’anno solo per avere il bancomat non ne vale la pena!
Esistono ormai talmente tante offerte, soprattutto con le banche digitali, dove potete trovare conto, conto deposito, carte e tutto il resto a dei costi ridicoli.
Giusto per citarne una che non avevo mai menzionato nel podcast, Illimity offre un conto secondo me di tutto rispetto e con delle condizioni particolarmente convenienti.
Per quanto riguarda il conto per il fondo di emergenza, invece, lì lascio a voi.
Ad esempio, sempre per restare su Illimity, oggi offre conti depositi svincolabili con interessi lordi fino al 5%, che mi sembra una soluzione eccellente per avere il vostro bel fondo lì tranquillo, sempre disponibile e con un rendimento di tutto rispetto per essere pura liquidità.
Se non vi interessa il conto deposito o avete già un conto in comune potete usare lo stesso conto e lasciarci lì il vostro fondo di emergenza.
E’ un sistema un po’ più rischioso e richiede maggiore disciplina, perché vi espone alla tentazione di metterci le mani quando non dovreste.
Però è anche vero che trattandosi del conto in comune per le spese a budget, teoricamente non dovreste incappare nell’errore di attingere dal fondo di emergenza per spese compulsive, perché per queste userete sempre i vostri conti personali.
PUNTO TRE: Definizione degli obiettivi e strategia di investimento.
Allora, una volta che abbiamo messo tutto per bene sul tavolo e che abbiamo i nostri strumenti è il momento di cominciare a pensare al futuro.
Qui il problema è che il più delle volte una delle due parti sarà inevitabilmente più esperta dell’altra nella gestione delle finanze.
So di alcune coppie che ascoltano The BUll insieme, quindi in quel caso vanno sugli stessi binari e sono a posto.
In molti altri casi invece solo uno dei due ascolta The Bull e poi ha il problema di dover convincere l’altra parte su tutto il pippone che vi faccio di solito sul fatto che bisogna risparmiare, e gli investimenti, e l’inflazione, e gli etf, e la pensione e tutto il resto.
Se uno dei due non ha mai ascoltato The Bull, eh, lì sono cazzi perché io sono riuscito a spiegare a voi tutta sta pappardella e vi ho acceso il motore della vostra personalissima macchina di arricchimento, però mo’ voi dovete fare lo stesso e convincere la vostra dolce metà a seguirvi.
Siccome lui o lei vi dirà: ma ti pare che mi metto ad investire i miei soldi, che poi magari li perdo pure, perché tu hai sentito un tizio che fa podcast di finanza personale!
Per prima cosa sono un tizio che fa un incredibile podcast di finanza personale, quindi datti subito una calmata.
Detto questo, vi suggerisco una serie di pillole da giocarvi nelle vostre conversazioni per far capire in un lampo alla vostra metà del cielo che non vi siete fumati il cervello ma che parlate con cognizione di causa.
Allora:
UNO = spiegate tutto il discorso delle banche che vendono prodotti che costano l’ira di Dio e che in realtà c’è la possibilità di investire sui mercati, a basso costo e senza fare alcuna strampalata scommessa sul futuro, ma semplicemente partecipando del rendimento medio dei mercati azionari e obbligazionari (per gli amici, ETF e tutto quello che ci sta intorno).
DUE = spiegate che c’è l’interesse composto. Non mettetevi a fare lo spiegone fotonico con lo formule Excel, usate le due scorciatoie che di tanto in tanto raccontiamo, ossia:
– Regola del 72 = “cara o caro, lo sai che un investimento con un rendimento annuo medio di circa il 7%, ossia il rendimento degli ultimi 40 anni per un investitore Europeo di un portafoglio fatto al 60% di azioni e il 40% di obbligazioni, raddoppia di valore ogni 10 anni?
10.000 € investiti oggi che abbiamo 30 anni, tra altri 30 anni potrebbero essere 80.000.
Siccome però questa cosa funziona sugli investimenti secchi all’inizio, mentre più probabilmente voi investire un tot al mese, ricordatevi l’altra formula che trovate solo qui a The Bull, ossia la:
– Regola del 1000: “cara o caro, lo sai che qualunque importo risparmiamo e investiamo mensilmente, tra trent’anni potrebbe valere 1.000 volte tanto? Se mettiamo 600 euro tutti i mesi, tra 30 anni potrebbero essere 600.000! ammesso naturalmente di ottenere un rendimento del 6% all’anno, comunque leggermente inferiore alla media storica di un portafoglio 60/40].
TRE = giocatevi la carta dell’inflazione per spiegare che i vostri soldi, se non vengono investiti, perdono valore ogni secondo che passa.
Qui avete due strade:
Prima strada → fate tutta la lectio magistralis dello scorso episodio sull’inflazione, sulla teoria monetaria di Friedman, sui tassi di interesse e via discorrendo, con una probabilità del 99,9% di tramortire di noia l’amore della vostra vita e non ottenere il risultato sperato.
Seconda strada → fate sentire alla vostra metà questa perfetta sintesi di cosa sia l’inflazione e del perché i soldi non devono stare immobilizzati attraverso la voce di un grande economista:
[CHIEDIMI SE SONO FELICE
E io Stronzo che mi sono messo a fare mezz’ora di puntata, quando bastava Chiedimi Se sono Felice…
QUATTRO = già che ci siete spiegate anche quella cosa della pensione per cui voi pagate i contributi oggi ma che non avrete mai e che quindi mettere due spicci anche in un fondo pensione non è un cattiva idea.
Ah tra l’altro, a grande richiesta tra due episodi faremo una puntata dedicata solo alla previdenza complementare per Dipendenti e Partite Iva. Stay tuned.
CINQUE = la vostra metà si sarà convinta ma vi dirà “eh, e se poi perdiamo tutti i soldi?”.
Allora, sì, teoricamente è possibile perdere soldi, non esiste un rendimento che non abbia come controparte un rischio.
Però potete magari giusto accennare al fatto che da circa un secolo i mercati azionari continuano a crescere di valore (perlomeno quello Americano che più interessa a noi, ma in realtà ciò vale anche per diversi mercati Europei e in generale per l’azionario globale e quello continentale).
Quindi nel breve termine è assolutamente possibile perdere i soldi, nel lungo termine invece, con un’asset allocation fatta come si deve e mantenendo un approccio solido e paziente, le probabilità di guadagnare soldi piuttosto che perderne è dalla vostra parte.
Se può aiutarvi, ricordate alla vostra anima gemella che ad oggi non c’è ancora mai stato un periodo di vent’anni consecutivi in cui un investimento sull’S&P 500 (o sull’azionario globale) si sia ritrovato in perdita alla fine del periodo, mentre su orizzonti di 10 anni questa cosa è successa solo 5 volte su 100.
Tuttavia, nonostante tutto quello che avrete sapientemente spiegato, può essere che alla fine non sarete riusciti a convincere appieno il vostro lui o la vostra lei.
A questo punto i miei consigli sono i seguenti:
1. definite il budget assieme e allocate alla parte investimenti una quota accettabile per la vostra metà – ed eventualmente, se voi credete in questa cosa, fate qualche sacrificio in più e integrate con la vostra quota di guilt-free spending;
2. non forzate la mano sugli investimenti; nel lungo termine probabilmente avrete ragione, ma se una volta che convincete l’altra parte a metterci i suoi soldi vi beccate un crollo di mercato, possa Dio aver pietà di voi! Poi lì è dura spiegare che quando i mercati crollano è un’opportunità per comprare a sconto e via dicendo.
Quindi, anche se saranno decisioni subottimali, fate che ogni decisione sia condivisa al 100% da entrambi.
3. se ci sono spese di rilievo che per la vostra metà sono importanti e che voi invece non condividete potete negoziare questi importi in modo strategico a beneficio del vostro portafoglio di investimento.
Vi ricordo il suggerimento di Nick Maggiuli, l’autore di Just Keep Buying e host del bel sito ofdollarsanddata, che propone, ogni volta che intendiamo fare un acquisto oneroso per nostro piacere personale, di investire lo stesso importo nel portafoglio di investimento.
Esempio: il vostro compagno non può farne a meno dell’abbonamento all’Inter e di andare a vedere le partite di Champions? Nessun problema, imposterete il budget in maniera tale che lui abbia fondi a sufficienza sia per andare a San Siro che per investire lo stesso importo nel vostro portafoglio;
Vostra moglie vuole comprarsi una borsa di Prada? Stesso discorso, l’acquisto sarà assolutamente lecito e ben accolto da entrambi purché lo stesso importo sia anche destinato a prodotti di investimento.
Chiaro?
Siate un po’ creativi e piuttosto che scontrarvi sulle cose su cui non siete d’accordo, inserite nel budget le cose che fanno felice ciascuno dei due e fate in modo di concedervi poche cose che però vi diano grande soddisfazione, eliminando piuttosto gli sprechi e rinunciando a cose a basso valore aggiunto, e gradualmente costruirete insieme la consapevolezza che più soldi mettete oggi nel portafoglio per il vostro futuro, più il vostro futuro sarà roseo domani.
In teoria almeno dovrebbe andare così…
Ah ultima cosa.
Se siete in due fatemi il piacere di sottoscrivere entrambi un’assicurazione per la vita con l’altro come beneficiario.
Se siete relativamente giovani e non fumate – cosa che di solito alza i prezzi – con 40-60 € al mese vi comprate un’assicurazione sulla vita per entrambi che in caso di premorienza di uno non lasci l’altro, oltre che nel dolore, in una situazione finanziaria complessa.
Eccoci qua, secondo me ci siamo detti più o meno tutto.
Vedete in alcuni casi sarà semplice essere sulla stessa lunghezza d’onda e questa è la situazione migliore per far andare alla massima velocità il vostro processo di arricchimento.
In altri invece ci saranno sostanziali difformità di visione e qui la cosa più importante sarà procedere per gradi cercando di coinvolgere progressivamente il vostro partner nelle vostre decisioni finanziarie, mostrando anno dopo anno come i benefici di una vita finanziaria sana in realtà ci siano quasi subito, non solo al termine di 30 o 40 anni di investimenti.
In generale, evitate le discussioni animose e fate sì che discutere di soldi possa diventare una piacevole occasione per ragionare assieme sulle possibilità che la coppia ha di regalare a se stessi e magari ai propri figli un domani migliore.
Dubito che su quest’ultimo punto possa esserci qualcuno in disaccordo e quindi una base comune per qualunque coppia esistente sulla Terra esiste in linea di principio.
Partite da qui e costruite tutto il resto.
Detto questo, ringrazio tutti voi che in migliaia continuate a seguirmi e che per la ventesima settimana di fila siete stati più numerosi della settimana precedente.
Senza di voi, questo incredibile viaggio si sarebbe interrotto già da un pezzo.
E per far sì che non si interrompa, continuate a mettere segui e attivare le notifiche su qualunque piattaforma usiate per seguire il podcast e lasciate una recensione a 5 stelle per supportarci e permetterci di continuare a produrre contenuti che anche se sembra che parlino di finanza e investimenti in realtà sono un’efficace terapia matrimoniale che abbatterà il tasso di divorzi in Italia sempre nuovi.
Ah seguitemi anche su Instagram a thebull_finance.
Si lo so, non pubblico mai un cazzo però ragazzi abbiate pazienza, già questo podcast lo faccio nel poco tempo libero che ho, star dietro anche a Instagram non è banale.
Comunque mi sto attrezzando, a breve anche qui cercheremo di animarlo un po’ di più ma se non altro avete lì il canale migliore per scrivermi tutto quel che vi pare e sarò sempre felice di rispondervi.
E proprio grazie a tutte le domande che mi avete fatto mercoledì ci ritroviamo con una puntata speciale dedicata proprio a quelle più gettonate che mi sono arrivate in questi mesi e a cui cercherò di dare una risposta compiuta.
Per questo episodio invece è davvero tutto e noi ci ritroviamo qui molto presto per continuare a capire insieme come gestire al meglio i nostri soldi e i nostri investimenti, sempre, ovviamente, con The Bull – il tuo podcast di finanza personale.
Bentornati a THE BULL – Il tuo podcast di Finanza Personale.
Tema scottante oggi nel nostro consueto appuntamento bisettimanale!
Care amiche e cari amici di questo podcast, niente al mondo quanto i soldi rappresenta un più potente esplosivo in grado alla prima scintilla di far deflagrare un’intera relazione mandando in pezzi legami che si pensavano indissolubili.
A grande richiesta – e non dirò da parte di chi altrimenti se anche le controparti mi stanno ascoltando finisco per far fioccare divorzi e separazioni e non sia mai! The Bull è infatti il podcast che consolida i rapporti e fa diventare tutte le famiglie come quelle del Mulino Bianco, beate e felici attorno all’immenso tavolo di un altrettanto immensa cucina, senza evidentemente avere un cazzo da fare alle 8 del mattino e potendosi permettere ogni giorno di star lì due ore a fare colazione con tutto imbandito manco fosse il buffet di un Four Season.
Che poi tra l’altro mi sono sempre chiesto che problemi ha la tipica mamma di 22 anni che si spaccia per quarantenne con figli di 16 che si spacciano per bambini di 8 che ogni mattina quando prepara la colazione deve aprire tutte le confezioni di kinder 5 cereali per mettere 20 brioche sul piatto quando alla fine i 2 figli ne mangeranno mezza a testa e tutte le altre si fanno secche e da buttare entro l’ora di pranzo.
Ogni giorno per fare colazione questa fa fuori 20€ di merendine che forse andare tutti e 4 da Starbucks costava uguale.
Quello che però non vediamo, dopo i 30 secondi di bucolica felicità familiare, sono marito e moglie che si lanciano i piatti per la diversa visione del mondo che hanno su come gestire i soldi.
Lui che fa il mazzo a lei perché spreca le brioche, lei che gli fa notare che ogni calcetto del lunedì sera, tra campetto, pizza e 4 birre alla fine costerà loro la possibilità di mandare i figli all’Università, insomma non avendo ascoltato The Bull, questa amabile famiglia felice che sembrava un ritratto vivente di armonia e serenità, in breve tempo finisce con ciascuno dal proprio avvocato a portare via all’altro anche le mutande.
Dicevo questo episodio è a grande richiesta perché diversi tra voi mi hanno chiesto qualche consiglio sull’argomento.
E avete ragione, il tema è incredibilmente importante e non meritava di aspettare 44 episodi prima di essere trattato.
Però che volete? C’avevo altro da dire prima!
Ricordatevi che 44 episodi fa manco sapevate cos’era un ETF e mo venite a rompermi sull’ordine in cui devo trattare i vari argomenti?!!
Stiamo calmi eh.
Comunque, eccoci qua, la situazione media è questa.
Finalmente, con o senza The Bull, più con che senza, abbiamo capito che con i soldi abbiamo fatto casino per una vita intera, però ora vogliamo finalmente mettere tutto in ordine.
Abbiamo imparato che la nostra capacità di risparmio è la base di tutto, che dobbiamo tener traccia delle spese e rispettare il nostro budget, che se non investiamo siamo fottuti al cubo perché inflazione, pensioni, debito pubblico e via dicendo e tutte le altre belle cose con cui ci intratteniamo insieme mezz’oretta due volte a settimana, come a Pilates.
In pratica The Bull è il vostro Pilates finanziario.
Quindi dicevo abbiamo imparato tutta sta roba, ormai siamo cintura nera di ETF, abbiamo capito l’interesse composto, addirittura abbiamo capito, forse, come funzionano le obbligazioni e perché fiondarsi a capofitto a comprare il BTP Valore non è detto che sia l’idea del secolo anche se rende il 4% all’anno.
Abbiamo imparato tutto per bene, c’abbiamo pure l’app per tracciare le spese e il file excel con tutto il budget e la pianificazione finanziaria e poi ………
eh
e poi nostro marito, nostra moglie, il nostro compagno o la nostra compagna ci sminchiano tutto spendendo a cazzo di cane i propri soldi, non capendo una mazza di come e perché andrebbero investiti e insomma facendoci impazzire di rabbia perché il più grande ostacolo alla nostra rivoluzione finanziaria stai a vedere che ce l’abbiamo proprio in casa.
Ecco allora qua The Bull vostro che ancora una volta, manco fossi Maria De Filippi e questo programma C’è un ETF per te, vi dà una mano a fare pace e prova a darvi due o tre suggerimenti su come gestire questa tesissima situazione, che in confronto la crisi dei 13 giorni dei missili sovietici a Cuba è stata un’amabile chiacchierata tra amici e Bob Kennedy muto.
DISCLAIMER: ogni riferimento a persone, situazioni o fatti realmente accadute all’interno della vita matrimoniale dell’autore è puramente casuale e in alcun modo si vuole sottendere che vi siano difformità di vedute sulla gestione dei soldi con la sua dolce metà.
Benny: cos’è che stai dicendo?
Io: Io? no niente amore era un video su Instagram
Scherzi a parte, perché questo episodio è così importante?
Allora io non sono come Dave Ramsey, che come vi avevo già raccontato è probabilmente il più famoso personaggio pubblico negli Stati Uniti che tratta tematiche di finanza personale, e non condivido la sua visione ultrareligiosa e conservatrice della vita, tipica del suo spirito da Repubblicano fanatico del Tennessee.
No davvero, Ramsey è uno che va in giro ogni tanto con la pistola nella fondina, giusto per proteggersi caso mai il Re d’Inghilterra decida di invadere gli Stati Uniti e riprendersi la sua antica colonia.
Però ho visto alcuni episodi del Ramsey Show in cui letteralmente massacrava gli ascoltatori che gli parlavano di problemi finanziari di coppia senza essere sposati e lui andava su tutte le furie sostenendo che prima di condividere un solo penny, marito e moglie avrebbero dovuto consacrare la loro unione al cospetto dell’Onnipotente.
Noi qui invece fortunatamente viviamo nel XXI secolo e crediamo fermamente che la gente sia libera di fare il cazzo che gli pare.
Colgo quindi l’occasione anche per precisare che ogni volta che parlerò di coppia mi riferirò a qualunque tipo di coppia possa esistere, riconosciuta o meno dalla giurisprudenza Italiana. Per noi quindi non fa nessuna distinzione parlare di marito e moglie, coppie di fatto, coppie omosessuali, coppie definite da altri orientamenti e in generale qualunque altra forma di nucleo famigliare che ciascuno di voi riconosca come tale e nel quale sia felice.
Per quanto cercherò di evitarlo, può essere che nel corso dell’episodio userò espressioni che possano ricondurre all’immagine tradizionale di una coppia composta da un uomo e una donna ma ciò è semplicemente dovuto al fatto che questa configurazione sia in Italia ancora quella prevalente e statisticamente più significativa, benché tutto ciò di cui parleremo avrà l stesso identico valore per qualunque tipo di famiglia.
Sì dovrei usare queste nuove espressioni ibride con asterischi e lettere bizzarre per non declinare il genere di sostantivi e aggettivi, però obiettivamente ragazzi in un podcast è dura, quindi siate open-minded e concentratevi solo sulle buone pratiche finanziarie di cui parleremo.
Comunque su una cosa Ramsey non ha tutti i torti.
Sposati o non sposati, la famiglia è un asset finanziario potentissimo.
Senza tirare in ballo sistemi valoriali che non sono universalmente condivisi, è sicuramente un fatto oggettivo che il lavoro di squadra può davvero moltiplicare le opportunità che ciascuno di noi ha di costruirsi un futuro finanziario migliore.
Detto questo, veniamo a noi.
PUNTO NUMERO UNO: Compatibilità finanziaria.
L’amore è cieco, si sa, quando inizi a uscire con quella o quello che in futuro diventerà la metà del tuo mondo non è che chiedi il 730 dell’anno prima, gli estratti conto e il saldo delle carte di credito.
Tendenzialmente la dimensione finanziaria è un aspetto che emerge solo in seguito, tipicamente a cose fatte e quando ormai la relazione è diventata stabile.
E qui di solito saltano fuori i problemi.
Niente come i soldi rappresenta un tema tanto potenzialmente divisivo all’interno di una coppia.
I più tipici motivi di conflitto sono:
– sostanziali differenze di reddito;
– sostanziali differenze di patrimonio;
– sostanziali diversità di vedute rispetto a come allocare le risorse economiche della famiglia;
– sostanziali diversità di approccio rispetto al risparmio; e infine
– sostanziali differenze in termini di formazione economica e finanziaria.
Magari ce ne sono altri, se vi vengono in mente scrivetemi, però in pratica quando ci sono alcune tra queste cose, abbiamo la miccia pronta a far esplodere l’edificio famigliare.
Poi in generale questi problemi sono tanto più accentuati quando si affrontano momenti di ristrettezze economiche e questa è una situazione che tende ad amplificare ed esasperare tutte le altre problematiche latenti.
Ma non pensiate comunque che le famiglie abbienti non abbiano nei soldi un grave tema divisivo, se affrontato nel modo sbagliato.
La prima cosa che mi sentirei di consigliare, tanto a chi in una relazione ancora non si trova, quando a chi è già all’interno di un legame consolidato, è, senza dubbio,
NON FATE CHE I SOLDI SIANO UN TEMA TABU’.
Parlate di soldi apertamente, più che potete e prima che potete, perché è fondamentale quanto prima che ci sia la massima trasparenza reciproca sulla visione che ciascuno ha dei soldi e su come pensa che debbano essere utilizzati.
Se lasciate queste cose sullo sfondo o le date per scontate, cari amici miei vi state solo preparando il campo per una futura e certa sanguinosa battaglia.
Come NON si deve parlare di soldi?
Tirare giù i santi del paradiso quando l’altro ha fatto una spesa che non condividiamo, non è il modo corretto per parlare di soldi.
Rinfacciare in futuro spese sconsiderate fatte in passato non è il modo corretto per parlare di soldi.
Ritenere che, sulla base magari di un reddito maggiore o di una formazione finanziaria superiore, una parte possa imporre la propria visione sulla gestione dei soldi non è il modo corretto per parlare di soldi.
In pratica non bisogna parlare di soldi quando c’è un problema che riguarda i soldi, perché lì siamo di solito già oltre la scadenza massima.
Un modo corretto per parlare di soldi è il seguente:
– STEP 1: condividere con l’altro che si vuole affrontare il tema e pianificare un momento specifico nel prossimo futuro per farlo, idealmente in un momento tranquillo, a casa, magari creando un setting piacevole come un apertivo o qualcosa del genere.
– STEP 2: anticipare i temi dell’incontro e prepararsi, ciascuno per gli affari propri, sulla visione di breve, medio e lungo termine che si ha in fatto di soldi (guadagni, prospettive professionali, abitudini di spesa, desideri, piani a breve, medio e lungo termine e così via);
– STEP 3: partire dal presupposto che entrambe le posizioni sono legittime (sì lo so, uno dei due dirà stronzate, però facciamo finta che non sia così e siamo aperti).
In generale ricordatevi che benché teoricamente esista una gestione oggettivamente ottimale dei soldi – ascoltarsi per intero The Bull per maggiori informazioni in merito – i soldi sono comunque un mezzo per realizzare dei fini che dovrebbero soddisfare le nostre aspirazioni, quindi comunque sia, per quanto siate certi che la vostra dolce metà stia sperperando soldi a cazzo, la felicità che ne deriva ha un’importanza capitale e va tenuta in considerazione.
Tradotto: un conto è gestire i soldi in maniera efficiente. Un altro è trovare dei compromessi efficienti ed efficaci perché entrambe le parti possano godersi la vita durante il percorso. Questa seconda cosa è immensamente più importante della prima, quindi puntate a questo obiettivo, altrimenti vi ritroverete con una pianificazione finanziaria con i fiocchi e una relazione di merda.
– STEP 4: condividete apertamente la vostra visione e i vostri obiettivi e siate aperti a negoziare con l’altra parte al fine di proteggere le vostre priorità e allo stesso tempo di fare concessioni su cose che tutto sommato per voi non sono così fondamentali.
– STEP 5: terminate la conversazione con dei punti condivisi e fissate una revisione periodica di come stanno andando le cose per apportare eventuale correzioni.
– STEP 6: mettete in conto che i primi tentativi non andranno benissimo e che ci saranno inciampi lungo il percorso.
No big deal, se ne state già parlando siete un pezzo avanti!
Riprendete i punti condivisi la volta prima, analizzate i motivi che hanno portato a deviare dal piano, se necessario ridefinite la strategia e ripartite senza scazzi in vista dell’incontro successivo.
Sembrano quattro cagate quelle che ho appena detto, ma vi assicuro che è tutto molto più semplice di quel che sembra e che molto spesso gravi crisi familiari basate su motivazioni economiche sono figlie più di mancanza di comunicazione che non di reali insormontabili problemi oggettivi.
Detto questo, PUNTO NUMERO DUE: Gestione pratica dei conti e budget.
Allora, qui si apre un mondo e ci sono mille casistiche.
Se assumiamo come scenario di base quello di una coppia composta da due persone che hanno un reddito, probabilmente la soluzione più corretta sarebbe avere 3 conti, uno personale per ciascuno e uno in comune per le spese correnti più eventualmente quello per il fondo di emergenza.
La mia visione è che per quanto la vita di due persone sia intrecciata indissolubilmente, tanto più nei casi in cui ci sono matrimoni, mutui e figli, ritengo che conservare una certa dose di indipendenza finanziaria sia la chiave di una vita felice senza rotture di cogl***ni per ciascuno.
Il suggerimento che mi sentirei di dare è il seguente.
Partite dall’amabile conversazione di cui sopra e definite i vostri obiettivi.
Fatto questo, impostate il budget mensile.
Se siete dei Bullower, ossia rientrate tra le migliaia di fedeli seguaci di questo podcast, sapete già perfettamente che il breakdown dovrebbe essere più o meno una roba così:
– 50-60% del reddito destinato alle spese fisse (mutuo o affitto, trasporto, cibo e altre eventuali spese fisse);
– 10-20% all’investimento;
– 10-20% alle spese variabili;
– 10% a quello che Ramit Sethi chiama guilt-free spending e che, tradotto in Italiano significa, spendo quello che cazzo mi pare senza pensieri e senza che nessuno venga a frantumarmi gli zebedei.
Facciamo un esempio, per comodità diciamo che il reddito mensile di coppia è 4.000 € avremo:
– circa 2.400 € per le spese fisse (tipo 1.000 € per la casa, 500 € per la spesa, 300 € per i trasporti e tutto il resto per streaming, cellulare, palestra, rette di asili e scuole e così via);
– circa 600 € al mese da investire;
– circa 600 € per le spese variabili non preventivabili (cene fuori, abbigliamento, serate, giocattoli, spese sanitarie e in generale spese una tantum);
– circa 400 € per il guilt-free spending.
Poi ovviamente questa distribuzione non è rigida e non tutti i mesi sono uguali, però poi con l’esperienza troverete il bilanciamento giusto.
Quello che vi consiglio di fare a quel punto è impostare dei bonifici automatici dai vostri conti personali che ogni mese vadano a rimpinguare il conto comune, che è quello da cui devono uscire tutti i soldi per coprire le spese mensili.
Se ciascuno guadagna 2.000 € al mese, ogni mese riverserà 1.500 € nel conto comune in maniera automatica e il gioco è fatto.
Gli altri 300 € a testa invece andranno depositati nel vostro portafoglio di investimento ma sul tema di come investire ci torniamo tra poco.
Chiudiamo invece con la storia dei conti, con un paio di potenziali obiezioni:
UNO: ma non possiamo avere un unico conto, così evitiamo di pagare mille banche diverse?
Risposta: NO. Ciascuno deve avere il proprio spazio di individualità e, nell’ambito del piano condiviso, avere una parte di soldi di cui disporre come meglio crede.
Inoltre non scherziamo dai, è chiaro che se vi ostinate ad aprire conti correnti nella banchetta di paese dove vi fanno pagare 24 € all’anno solo per avere il bancomat non ne vale la pena!
Esistono ormai talmente tante offerte, soprattutto con le banche digitali, dove potete trovare conto, conto deposito, carte e tutto il resto a dei costi ridicoli.
Giusto per citarne una che non avevo mai menzionato nel podcast, Illimity offre un conto secondo me di tutto rispetto e con delle condizioni particolarmente convenienti.
Per quanto riguarda il conto per il fondo di emergenza, invece, lì lascio a voi.
Ad esempio, sempre per restare su Illimity, oggi offre conti depositi svincolabili con interessi lordi fino al 5%, che mi sembra una soluzione eccellente per avere il vostro bel fondo lì tranquillo, sempre disponibile e con un rendimento di tutto rispetto per essere pura liquidità.
Se non vi interessa il conto deposito o avete già un conto in comune potete usare lo stesso conto e lasciarci lì il vostro fondo di emergenza.
E’ un sistema un po’ più rischioso e richiede maggiore disciplina, perché vi espone alla tentazione di metterci le mani quando non dovreste.
Però è anche vero che trattandosi del conto in comune per le spese a budget, teoricamente non dovreste incappare nell’errore di attingere dal fondo di emergenza per spese compulsive, perché per queste userete sempre i vostri conti personali.
PUNTO TRE: Definizione degli obiettivi e strategia di investimento.
Allora, una volta che abbiamo messo tutto per bene sul tavolo e che abbiamo i nostri strumenti è il momento di cominciare a pensare al futuro.
Qui il problema è che il più delle volte una delle due parti sarà inevitabilmente più esperta dell’altra nella gestione delle finanze.
So di alcune coppie che ascoltano The BUll insieme, quindi in quel caso vanno sugli stessi binari e sono a posto.
In molti altri casi invece solo uno dei due ascolta The Bull e poi ha il problema di dover convincere l’altra parte su tutto il pippone che vi faccio di solito sul fatto che bisogna risparmiare, e gli investimenti, e l’inflazione, e gli etf, e la pensione e tutto il resto.
Se uno dei due non ha mai ascoltato The Bull, eh, lì sono cazzi perché io sono riuscito a spiegare a voi tutta sta pappardella e vi ho acceso il motore della vostra personalissima macchina di arricchimento, però mo’ voi dovete fare lo stesso e convincere la vostra dolce metà a seguirvi.
Siccome lui o lei vi dirà: ma ti pare che mi metto ad investire i miei soldi, che poi magari li perdo pure, perché tu hai sentito un tizio che fa podcast di finanza personale!
Per prima cosa sono un tizio che fa un incredibile podcast di finanza personale, quindi datti subito una calmata.
Detto questo, vi suggerisco una serie di pillole da giocarvi nelle vostre conversazioni per far capire in un lampo alla vostra metà del cielo che non vi siete fumati il cervello ma che parlate con cognizione di causa.
Allora:
UNO = spiegate tutto il discorso delle banche che vendono prodotti che costano l’ira di Dio e che in realtà c’è la possibilità di investire sui mercati, a basso costo e senza fare alcuna strampalata scommessa sul futuro, ma semplicemente partecipando del rendimento medio dei mercati azionari e obbligazionari (per gli amici, ETF e tutto quello che ci sta intorno).
DUE = spiegate che c’è l’interesse composto. Non mettetevi a fare lo spiegone fotonico con lo formule Excel, usate le due scorciatoie che di tanto in tanto raccontiamo, ossia:
– Regola del 72 = “cara o caro, lo sai che un investimento con un rendimento annuo medio di circa il 7%, ossia il rendimento degli ultimi 40 anni per un investitore Europeo di un portafoglio fatto al 60% di azioni e il 40% di obbligazioni, raddoppia di valore ogni 10 anni?
10.000 € investiti oggi che abbiamo 30 anni, tra altri 30 anni potrebbero essere 80.000.
Siccome però questa cosa funziona sugli investimenti secchi all’inizio, mentre più probabilmente voi investire un tot al mese, ricordatevi l’altra formula che trovate solo qui a The Bull, ossia la:
– Regola del 1000: “cara o caro, lo sai che qualunque importo risparmiamo e investiamo mensilmente, tra trent’anni potrebbe valere 1.000 volte tanto? Se mettiamo 600 euro tutti i mesi, tra 30 anni potrebbero essere 600.000! ammesso naturalmente di ottenere un rendimento del 6% all’anno, comunque leggermente inferiore alla media storica di un portafoglio 60/40].
TRE = giocatevi la carta dell’inflazione per spiegare che i vostri soldi, se non vengono investiti, perdono valore ogni secondo che passa.
Qui avete due strade:
Prima strada → fate tutta la lectio magistralis dello scorso episodio sull’inflazione, sulla teoria monetaria di Friedman, sui tassi di interesse e via discorrendo, con una probabilità del 99,9% di tramortire di noia l’amore della vostra vita e non ottenere il risultato sperato.
Seconda strada → fate sentire alla vostra metà questa perfetta sintesi di cosa sia l’inflazione e del perché i soldi non devono stare immobilizzati attraverso la voce di un grande economista:
[CHIEDIMI SE SONO FELICE
E io Stronzo che mi sono messo a fare mezz’ora di puntata, quando bastava Chiedimi Se sono Felice…
QUATTRO = già che ci siete spiegate anche quella cosa della pensione per cui voi pagate i contributi oggi ma che non avrete mai e che quindi mettere due spicci anche in un fondo pensione non è un cattiva idea.
Ah tra l’altro, a grande richiesta tra due episodi faremo una puntata dedicata solo alla previdenza complementare per Dipendenti e Partite Iva. Stay tuned.
CINQUE = la vostra metà si sarà convinta ma vi dirà “eh, e se poi perdiamo tutti i soldi?”.
Allora, sì, teoricamente è possibile perdere soldi, non esiste un rendimento che non abbia come controparte un rischio.
Però potete magari giusto accennare al fatto che da circa un secolo i mercati azionari continuano a crescere di valore (perlomeno quello Americano che più interessa a noi, ma in realtà ciò vale anche per diversi mercati Europei e in generale per l’azionario globale e quello continentale).
Quindi nel breve termine è assolutamente possibile perdere i soldi, nel lungo termine invece, con un’asset allocation fatta come si deve e mantenendo un approccio solido e paziente, le probabilità di guadagnare soldi piuttosto che perderne è dalla vostra parte.
Se può aiutarvi, ricordate alla vostra anima gemella che ad oggi non c’è ancora mai stato un periodo di vent’anni consecutivi in cui un investimento sull’S&P 500 (o sull’azionario globale) si sia ritrovato in perdita alla fine del periodo, mentre su orizzonti di 10 anni questa cosa è successa solo 5 volte su 100.
Tuttavia, nonostante tutto quello che avrete sapientemente spiegato, può essere che alla fine non sarete riusciti a convincere appieno il vostro lui o la vostra lei.
A questo punto i miei consigli sono i seguenti:
1. definite il budget assieme e allocate alla parte investimenti una quota accettabile per la vostra metà – ed eventualmente, se voi credete in questa cosa, fate qualche sacrificio in più e integrate con la vostra quota di guilt-free spending;
2. non forzate la mano sugli investimenti; nel lungo termine probabilmente avrete ragione, ma se una volta che convincete l’altra parte a metterci i suoi soldi vi beccate un crollo di mercato, possa Dio aver pietà di voi! Poi lì è dura spiegare che quando i mercati crollano è un’opportunità per comprare a sconto e via dicendo.
Quindi, anche se saranno decisioni subottimali, fate che ogni decisione sia condivisa al 100% da entrambi.
3. se ci sono spese di rilievo che per la vostra metà sono importanti e che voi invece non condividete potete negoziare questi importi in modo strategico a beneficio del vostro portafoglio di investimento.
Vi ricordo il suggerimento di Nick Maggiuli, l’autore di Just Keep Buying e host del bel sito ofdollarsanddata, che propone, ogni volta che intendiamo fare un acquisto oneroso per nostro piacere personale, di investire lo stesso importo nel portafoglio di investimento.
Esempio: il vostro compagno non può farne a meno dell’abbonamento all’Inter e di andare a vedere le partite di Champions? Nessun problema, imposterete il budget in maniera tale che lui abbia fondi a sufficienza sia per andare a San Siro che per investire lo stesso importo nel vostro portafoglio;
Vostra moglie vuole comprarsi una borsa di Prada? Stesso discorso, l’acquisto sarà assolutamente lecito e ben accolto da entrambi purché lo stesso importo sia anche destinato a prodotti di investimento.
Chiaro?
Siate un po’ creativi e piuttosto che scontrarvi sulle cose su cui non siete d’accordo, inserite nel budget le cose che fanno felice ciascuno dei due e fate in modo di concedervi poche cose che però vi diano grande soddisfazione, eliminando piuttosto gli sprechi e rinunciando a cose a basso valore aggiunto, e gradualmente costruirete insieme la consapevolezza che più soldi mettete oggi nel portafoglio per il vostro futuro, più il vostro futuro sarà roseo domani.
In teoria almeno dovrebbe andare così…
Ah ultima cosa.
Se siete in due fatemi il piacere di sottoscrivere entrambi un’assicurazione per la vita con l’altro come beneficiario.
Se siete relativamente giovani e non fumate – cosa che di solito alza i prezzi – con 40-60 € al mese vi comprate un’assicurazione sulla vita per entrambi che in caso di premorienza di uno non lasci l’altro, oltre che nel dolore, in una situazione finanziaria complessa.
Eccoci qua, secondo me ci siamo detti più o meno tutto.
Vedete in alcuni casi sarà semplice essere sulla stessa lunghezza d’onda e questa è la situazione migliore per far andare alla massima velocità il vostro processo di arricchimento.
In altri invece ci saranno sostanziali difformità di visione e qui la cosa più importante sarà procedere per gradi cercando di coinvolgere progressivamente il vostro partner nelle vostre decisioni finanziarie, mostrando anno dopo anno come i benefici di una vita finanziaria sana in realtà ci siano quasi subito, non solo al termine di 30 o 40 anni di investimenti.
In generale, evitate le discussioni animose e fate sì che discutere di soldi possa diventare una piacevole occasione per ragionare assieme sulle possibilità che la coppia ha di regalare a se stessi e magari ai propri figli un domani migliore.
Dubito che su quest’ultimo punto possa esserci qualcuno in disaccordo e quindi una base comune per qualunque coppia esistente sulla Terra esiste in linea di principio.
Partite da qui e costruite tutto il resto.
Detto questo, ringrazio tutti voi che in migliaia continuate a seguirmi e che per la ventesima settimana di fila siete stati più numerosi della settimana precedente.
Senza di voi, questo incredibile viaggio si sarebbe interrotto già da un pezzo.
E per far sì che non si interrompa, continuate a mettere segui e attivare le notifiche su qualunque piattaforma usiate per seguire il podcast e lasciate una recensione a 5 stelle per supportarci e permetterci di continuare a produrre contenuti che anche se sembra che parlino di finanza e investimenti in realtà sono un’efficace terapia matrimoniale che abbatterà il tasso di divorzi in Italia sempre nuovi.
Ah seguitemi anche su Instagram a thebull_finance.
Si lo so, non pubblico mai un cazzo però ragazzi abbiate pazienza, già questo podcast lo faccio nel poco tempo libero che ho, star dietro anche a Instagram non è banale.
Comunque mi sto attrezzando, a breve anche qui cercheremo di animarlo un po’ di più ma se non altro avete lì il canale migliore per scrivermi tutto quel che vi pare e sarò sempre felice di rispondervi.
E proprio grazie a tutte le domande che mi avete fatto mercoledì ci ritroviamo con una puntata speciale dedicata proprio a quelle più gettonate che mi sono arrivate in questi mesi e a cui cercherò di dare una risposta compiuta.
Per questo episodio invece è davvero tutto e noi ci ritroviamo qui molto presto per continuare a capire insieme come gestire al meglio i nostri soldi e i nostri investimenti, sempre, ovviamente, con The Bull – il tuo podcast di finanza personale.
Recensioni
Quando capisci come funziona la finanza… ti viene voglia di raccontarla!
Podcast che dà sempre spunti interessanti che personalmente mi ha fatto appassionare alla finanza personale spingendomi ad approfondire in prima persona.
Lorenzo, 13 Mar 2025Riccardo mi ha letteralmente cambiato la vita e fatto scoprire che amo la finanza, ho ascoltato il podcast già due volte e non mi stufo mai di ascoltarlo, parla in modo semplice e chiaro
Massimo D., 23 Set 2025Dovrebbero ascoltarlo buona parte degli italiani e io avrei dovuto scoprirlo con qualche anno in anticipo ma meglio tardi che mai
Matteo C., 3 Set 2025Non sono solito a mettere recensioni e specialmente non ascolto podcast, ma da quando ho iniziato questo, faccio fatica a staccarmi, e quasi non posso più fare a meno di ascoltare e arricchirmi culturalmente.
Andrea V., 22 Set 2025Ho seguito tutte le puntate! Grazie veramente
Amalia A., 17 Set 2025Veramente veramente raccomandato! la finanza personale riassunta alla perfezione! e spiegata partendo dall'ABC! Ottimo anche da ascoltare a velocita 1,5x!
Giorgia R., 23 Gen 2025La mia ignoranza in materia mi ha sempre creato dei dubbi, ma grazie a un amico ho iniziato ad ascoltare il podcast. Per fortuna che ho 24 anni e un po' di tempo e soldi da dedicarmi a imparare le varie nozioni per me stesso. Grazie mille!
Luca G. 10 Ott 2025Veramente interessante, chiaro e conciso. Cambia la vita finanziaria di chiunque.. da ascoltare assolutamente anche per chi di finanza non vuole occuparsi mai
Francesca B., 6 Apr 2024Podcast piacevole, scorre veloce ma in modo estremamente chiaro, spiega i concetti chiave per gestire le proprie finanze, fornendo la classica cassetta degli attrezzi. Complimenti, davvero ben fatto!
Massimiliano, 29 Mag 2024