Cathie Wood: investire nell’innovazione e i 5 trend che cambieranno il mondo
Cathie Wood è una leggenda vivente dell'asset management e ARKK, il principale ETF che gestisce, è il più famoso ETF attivo del mondo. In questa straordinaria intervista, Cathie ci guida a comprendere le caratteristiche dell'"innovazione dirompente abilitata dalla tecnologia" e i 5 trend che cambieranno il mondo.

Risorse
Punti Chiave
ARK investe in "disruptive innovation" (AI, robotica, blockchain) guidata dalla Legge di Wright, opportunità che la finanza tradizionale fatica a prezzare.
Bitcoin è una triplice rivoluzione (tecnologia, sistema monetario globale, asset class), ritenuto cruciale per i portafogli futuri.
Fonti
ARK (sito europeo)Trascrizione Episodio
Bentornati a The Bull, il tuo podcast di finanza personale.
Ladies and gentlemen oggi basterebbero due semplici parole per introdurre l’episodio che state per ascoltare: Cathie Wood.
Cathie è probabilmente la donna più famosa dell’intero panorama finanziario globale e senza dubbio il gestore dell’ETF attivo più celebre di sempre.
Come tutti i personaggi straordinari, spesso il suo lavoro è stato polarizzante. Nel 2020 divenne una leggenda vivente quando il suo flagship fund disintegrò qualunque altro fondo azionario, oltre +150% in 12 mesi, grazie a chiamate visionarie come Telsa, Zoom, Coinbase e tante altre che crebbero a ritmi esponenziali in quel periodo straordinario. Poi arrivò un lungo inverno dovuto al rialzo dei tassi di interesse che fece sprofondare il fondo di oltre l’80%, come il Nasdaq durante la dot-com bubble. Dal 2023 iniziò una grande risalita, quasi +200% da allora e +50% dall’inizio dell’anno, portando la sua performance complessiva da quando è stato lanciato a quasi il 16% annualizzato.
Dal 2024 gli ETF di ARK hanno anche delle versioni UCITS quotati sulle principali borse europee.
Con Cathie abbiamo parlato del principio dominante dei suoi investimenti: technology enabled disruptive innovation, dei principali temi di investimento del futuro, del suo approccio anti-convenzionale, di bitcoin e dell’approccio che secondo lei un investitore dovrebbe tenere guardando a questi ambiti.
Senza ulteriori indugi vi lascio alla mia chiacchierata visionaria con la grande Cathie Wood.
Riccardo: Cathy, benvenuta nel mio podcast, The Bull.
Cathie Wood: Oh, sono felice di essere qui. E adoro il titolo del tuo podcast.
Riccardo: Grazie mille. È molto ottimista. Esatto, è proprio questa l’idea. È iniziato tutto come meno di un side hustle, e all’improvviso è diventato il mio lavoro a tempo pieno. Già. Il mercato mi ha dato una mano, è iniziato tutto nel 2023. Un bel bull market. Cathy, sono entusiasta di averti qui. È un’enorme opportunità per me poterti intervistare. Nel mio podcast Sei stata menzionata diverse volte, e credo di non esagerare dicendo che tu sia una delle donne, se non la donna più famosa e influente nel mondo della finanza a livello globale. Quindi sono davvero, davvero, davvero onorato di averti con noi. Ti aspettiamo la prossima volta. Come dicevo, sei molto conosciuta tra il mio pubblico, quindi non c’è bisogno di presentazioni, perché il tuo nome parla di sola. Piuttosto potresti di raccontarci la storia di ARK? Perché nel 2014 hai deciso di fondarla, e quali sono la sua missione, visione e strategia?
Cathie Wood: Certo. Ho fondato ARK nel 2014 per due motivi. Il primo era concentrarmi esclusivamente su technology enabled disruptive innovation, ossia innovazione dirompente abilitata dalla tecnologia. E il secondo era rendere open source la nostra ricerca… Quello che abbiamo osservato… è stato un cambiamento nei mercati finanziari tradizionali, nel mondo del risparmio gestito, verso la gestione passiva e… verso una crescente sensibilità ai benchmark… Le cinque principali piattaforme sono: robotica, accumulo di energia, intelligenza artificiale, tecnologia blockchain e, nell’ambito delle scienze della vita, il sequenziamento multi-omico… Queste tecnologie stanno convergendo. E non pensavo ci fosse abbastanza ricerca condotta su queste opportunità.
Riccardo: Come definiresti oggi l’innovazione dirompente abilitata dalla tecnologia, quando devi scegliere un’azienda e decidere: “Ok, questa è in linea con la nostra visione”?
Cathie Wood: Certo. Allora, innanzitutto, una piattaforma di innovazione deve soddisfare tre criteri. Primo: dev’essere abilitata tecnologicamente, il che significa che segue una curva di apprendimento… Quella che invece funziona, e che noi applichiamo a ogni tecnologia, è la Legge di Wright… Per ogni raddoppio cumulativo del numero di unità prodotte da una determinata tecnologia, il costo si riduce di una percentuale costante… La seconda caratteristica è che queste tecnologie tagliano trasversalmente i settori economici… E la terza caratteristica è che queste piattaforme innovative fungono da trampolino per ulteriore innovazione… Un esempio facile è questo: ora abbiamo il sequenziamento del DNA… All’inizio degli anni 2000, sequenziare il genoma di una sola persona costava 2,7 miliardi di dollari. Oggi costa 200 dollari.
Riccardo: Sì, sì. straordinario. Già, basta guardare le oscillazioni del prezzo negli ultimi due secondi. Grazie mille per la definizione e per questa prospettiva basata sulla Legge di Moore estesa a diversi settori e trasversale a diverse industry.
Cathie Wood: Sì, esatto. Ed è una forza molto pervasiva e profondamente deflazionistica. E credo che questa sarà la grande sorpresa dei prossimi anni: il modo in cui queste forze deflazionistiche legate alla tecnologia si diffonderanno nell’economia globale, generando una crescita sorprendente in termini di volumi e un’inflazione sorprendentemente bassa.
Riccardo: Sì. Negli ultimi mesi ti ho sentita spesso parlare di questi 5 grandi temi di investimento a cui tieni molto. Potresti entrare un po’ più nel dettaglio di alcuni di questi?
Cathie Wood: Certo. Si tratta, appunto, delle cinque piattaforme… Quel che è interessante è che, dal nostro punto di vista, le idee più potenti sono quelle che sfruttano più di una tecnologia, e che traggono vantaggio dalla convergenza tra tecnologie. Tesla, ad esempio, è regolarmente il nostro caso emblematico… L’accumulo di energia è rilevante perché i costi legati alla trazione elettrica stanno continuando a scendere, mentre i veicoli a combustione interna sono ormai una tecnologia matura, e i loro costi non stanno più calando. Crediamo che i robotaxi saranno elettrici e mossi da AI. Quindi, tre delle principali piattaforme di innovazione odierne stanno convergendo in un’unica azienda… abbiamo una curva a S che alimenta un’altra curva a S che alimenta un’altra curva a S. Ora che il robotaxi è stato lanciato, pensiamo che questo porterà a una crescita esplosiva.
Riccardo: Consideri i robotaxi il progetto definitivo di intelligenza artificiale, vero?
Cathie Wood: Sì, lo pensiamo. L’abbiamo definito il più grande progetto di intelligenza artificiale al mondo… Ma oltre al mercato dei robotaxi, e nel nostro modello al 2030 abbiamo inserito pochissimo dei robot umanoidi, quel mercato sarà ancora più grande… che estendono la storia in modo significativo per moltissimi anni.
Riccardo: Hai una capacità incredibile di immaginare un futuro apparentemente lontano, come se lo potessi vedere mentre si dispiega, prima degli altri… Come si concilia l’idea tradizionale della finanza che i prezzi siano fondamentalmente giusti, con il fatto che stai investendo in aziende che il mercato non sarebbe in grado di prezzare correttamente?
Cathie Wood: Ok. Prima di tutto, devo dirti che sto sulle spalle del nostro Chief Futurist, dei nostri direttori della ricerca, degli analisti e dei research associate… Un’altra cosa altrettanto importante è che, per capire quanto saranno grandi queste opportunità, bisogna saper definire correttamente l’opportunità stessa… L’altro motivo per cui penso che il mercato sia estremamente inefficiente — e che lo sia sempre di più negli ultimi anni — è legato proprio al crescente orientamento verso l’investimento benchmark-sensitive. Se metti un indice di riferimento al centro della tua filosofia d’investimento, allora non stai davvero considerando quelle azioni che non rientrano nel benchmark. E indovina un po’? Quelle azioni sono associate alle aziende che stanno creando il nuovo mondo… E questo, secondo me, è fondamentale… La cosa affascinante di questo spostamento verso la gestione passiva e l’indicizzazione è che è avvenuto proprio mentre i semi di tutto ciò che sta accadendo oggi erano stati piantati…
Riccardo: Già, è stato significativo che Tesla abbia impiegato così tanto tempo prima di essere inclusa nello S&P 500, a causa delle regole che Standard & Poor’s utilizza per accettare un’azienda. Già nel 2019 e 2020, prima che venisse inclusa, era già enorme. Capisco perfettamente il punto.
Cathie Wood: E assumiamo che prima o poi entreranno nei benchmark. Ma tra il momento in cui noi iniziamo a investire e quello in cui vengono incluse in un indice, c’è un’enorme finestra di underperformance se ti limiti ad aspettare che sia un indice a “benedire” il tuo portafoglio… Tipicamente, i titoli nei nostri portafogli vengono scambiati a multipli superiori rispetto alla media di mercato. Perché? Perché stanno sacrificando la redditività di breve termine per investire in modo aggressivo e sfruttare opportunità di crescita esponenziale… Abbiamo un orizzonte d’investimento di cinque anni. Assumiamo che, in quel periodo, la valutazione — il multiplo — si comprima progressivamente fino a tornare verso la media di mercato… E i nostri analisti e gestori di portafoglio devono essere convinti che la crescita dei ricavi e l’espansione dei margini associati a ciascuna azienda nel portafoglio saranno in grado di più che compensare la compressione del multiplo. Solo così riusciranno a generare un rendimento annuo composto minimo del 15% nei cinque anni successivi.
Riccardo: Più di 15, si. Hai citato le montagne russe su cui ha viaggiato il flagship fund di ARK, soprattutto nel 2020 e negli ultimi due anni. Ricordo bene che, durante il periodo del COVID, ARK era the only game in town. Nel 2020 una crescita del 150%, impressionante… Poi sono arrivati il 2021 e il 2022, con l’inflazione, il balzo dei tassi d’interesse… ed è stato un periodo molto difficile. Ora siete tornati nuovamente on-track, con tre anni straordinari iniziati nella seconda metà del 2023. Ovviamente non è un percorso facile da sostenere per l’investitore medio. Infatti, tante persone hanno comprato il fondo sui massimi… e venduto nel momento peggiore. Immagino. FOMO.
Cathie Wood: Sì, credimi. Quelli sono stati alcuni dei momenti più tristi della mia carriera, vedere entrambi i lati della medaglia: persone che inseguono il momentum, la FOMO, e che non ribilanciano… Quando un portafoglio sale del 150% e gli altri salgono magari del 20%, bisogna ribilanciare verso gli altri portafogli… E poi, sul fondo, hai resistito, hai tenuto duro… Avresti dovuto mediare al ribasso, ma va bene, hai tenuto. E poi è semplicemente troppo, e vendi sul minimo. Per me è straziante vedere tutto questo… Quindi oggi siamo molto più attivi nel dire alle persone: ribilanciate.
Riccardo: Il portafoglio di ARK è sbilanciato verso aziende con duration elevata, quindi molto sensibili ai tassi di interesse, come abbiamo visto nel 2022. Oggi si parla molto del fatto che i tassi potrebbero rimanere “più alti più a lungo”. Potrebbe essere un vento contrario per il vostro portafoglio?
Cathie Wood: Sì. Penso che, a causa di quello che è successo nel 2021… e poi nel 2022, con la realtà dell’aumento dei tassi, molte persone abbiano dato per scontato e liquidato ARK dicendo: “è semplicemente inversamente correlato ai tassi di interesse”… Beh, ti posso dire per esperienza che non è vero. Direi piuttosto che è qualcosa di casuale… Certo, potremmo avere un’altra pandemia — speriamo di no — ma anche se succedesse, non penso che i governi riverserebbero di nuovo così tanto denaro come l’ultima volta, perché quella storia è finita male… Perciò, per quanto riguarda i tassi d’interesse, ti direi che siamo un random walk, un percorso casuale.
Riccardo: Un grande “disruptor” è sicuramente bitcoin: che hai menzionato prima. Tu sei fin dall’inizio una grande sostenitrice di Bitcoin. Che cosa la finanza tradizionale non riesce a cogliere di Bitcoin? Perché se chiedi a chiunque venga dal mondo accademico o dall’asset management tradizionale ti dirà che Bitcoin non ha valore, perché non genera flussi di cassa da scontare e così via. Qual è la tua opinione invece?
Cathie Wood: Beh, potresti dire lo stesso dell’oro, giusto? È una commodity. E Bitcoin è oro digitale… Bitcoin è garantito dalla più grande rete di computer al mondo… E ha un’emissione matematicamente limitata che si fermerà a 21 milioni di unità… Perciò, secondo noi Bitcoin rappresenta tre rivoluzioni in una. La prima è una rivoluzione tecnologica… Introdurrà enormi efficienze nei servizi finanziari, che oggi subiscono un costo implicito del 2–4% per transazione nel mondo occidentale… Secondo: Bitcoin è un sistema monetario globale… È una novità assoluta nella storia… E la terza rivoluzione è che rappresenta il primo esemplare di una nuova asset class… Riteniamo che diventerà parte integrante della costruzione dei portafogli per qualsiasi allocatore, perché non si comporta come le altre asset class.
Riccardo: Sì. Wow. Già. Cathie, avrei un paio di domande ancora, ma so che hai un’agenda molto serrata. Fammi sapere quanto tempo ti resta. Prima di lasciarci avrei un’ultima domanda a cui tengo molto, che è: se oggi dovessi dare un unico consiglio di investimento al tipico investitore trentenne, quale sarebbe?
Cathie Wood: Va bene. Allora, sei giovane, e quindi puoi permetterti di assumerti dei rischi. E stiamo vivendo un periodo davvero entusiasmante della storia per fare proprio questo… L’altro consiglio che ti darei, e che si ricollega al FOMO e al comportamento del “comprare alto, vendere basso”, è che il piano di accumulo è molto importante. Ma ancora più importante — se gestisci gli investimenti da solo e non ti affidi a un consulente — è assicurarti di capire bene in cosa stai investendo e di avere convinzione. Perché è quella convinzione che ti permetterà di superare i momenti difficili e, anzi, ti darà la forza necessaria per mediare al ribasso quando serve… Se ti ritrovi nella situazione in cui un tuo asset è salito del 150%, prendi profitto lungo il percorso, in modo da avere quella stessa forza anche per mediare al ribasso quando inevitabilmente gli investimenti attraversano fasi cicliche.
Riccardo: Cathie, grazie mille. È stata una conversazione davvero straordinaria. Spero di averti presto qui in Italia. A presto.
Cathie Wood: Grazie a te, Riccardo. E grazie davvero per tutte le ricerche che hai fatto su di noi. E lo spero anch’io, davvero. A presto.
E questo è tutto gente! Spero che l’episodio vi sia piaciuto e che abbia stimolato la vostra immaginazione visionaria. Naturalmente alcuni punti di vista possono essere condivisibili, altri possono esserlo meno, ma è fondamentale comprendere diversi approcci all’investimento per sviluppare una profonda consapevolezza critica che ci guidi nelle nostre decisioni. Ringrazio Cathie Wood per essere stata nostra ospite e per averci fatto fare questo viaggio nel futuro e ringrazio tutti voi per aver volato con noi. Come sempre vi invito a mettere segui e attivare le notifiche su Spotify, Apple Podcast o da dove ci ascoltate e a iscrivervi al canale YouTube, per supportarci e permetterci di continuare a produrre contenuti per vivere altre straordinarie interviste con ancor più straordinari ospiti sempre nuovi.
Per questo episodio invece è davvero tutto e noi ci rivediamo lunedì prossimo – mi raccomando lunedì non domenica, perché dal 20 ottobre la programmazione di The Bull slitta in avanti di un giorno – sempre qui naturalmente con The bull il tuo podcast di finanza personale.
Bentornati a The Bull, il tuo podcast di finanza personale.
Ladies and gentlemen oggi basterebbero due semplici parole per introdurre l’episodio che state per ascoltare: Cathie Wood.
Cathie è probabilmente la donna più famosa dell’intero panorama finanziario globale e senza dubbio il gestore dell’ETF attivo più celebre di sempre.
Come tutti i personaggi straordinari, spesso il suo lavoro è stato polarizzante. Nel 2020 divenne una leggenda vivente quando il suo flagship fund disintegrò qualunque altro fondo azionario, oltre +150% in 12 mesi, grazie a chiamate visionarie come Telsa, Zoom, Coinbase e tante altre che crebbero a ritmi esponenziali in quel periodo straordinario. Poi arrivò un lungo inverno dovuto al rialzo dei tassi di interesse che fece sprofondare il fondo di oltre l’80%, come il Nasdaq durante la dot-com bubble. Dal 2023 iniziò una grande risalita, quasi +200% da allora e +50% dall’inizio dell’anno, portando la sua performance complessiva da quando è stato lanciato a quasi il 16% annualizzato.
Dal 2024 gli ETF di ARK hanno anche delle versioni UCITS quotati sulle principali borse europee.
Con Cathie abbiamo parlato del principio dominante dei suoi investimenti: technology enabled disruptive innovation, dei principali temi di investimento del futuro, del suo approccio anti-convenzionale, di bitcoin e dell’approccio che secondo lei un investitore dovrebbe tenere guardando a questi ambiti.
Senza ulteriori indugi vi lascio alla mia chiacchierata visionaria con la grande Cathie Wood.
Riccardo: Cathy, benvenuta nel mio podcast, The Bull.
Cathie Wood: Oh, sono felice di essere qui. E adoro il titolo del tuo podcast.
Riccardo: Grazie mille. È molto ottimista. Esatto, è proprio questa l’idea. È iniziato tutto come meno di un side hustle, e all’improvviso è diventato il mio lavoro a tempo pieno. Già. Il mercato mi ha dato una mano, è iniziato tutto nel 2023. Un bel bull market. Cathy, sono entusiasta di averti qui. È un’enorme opportunità per me poterti intervistare. Nel mio podcast Sei stata menzionata diverse volte, e credo di non esagerare dicendo che tu sia una delle donne, se non la donna più famosa e influente nel mondo della finanza a livello globale. Quindi sono davvero, davvero, davvero onorato di averti con noi. Ti aspettiamo la prossima volta. Come dicevo, sei molto conosciuta tra il mio pubblico, quindi non c’è bisogno di presentazioni, perché il tuo nome parla di sola. Piuttosto potresti di raccontarci la storia di ARK? Perché nel 2014 hai deciso di fondarla, e quali sono la sua missione, visione e strategia?
Cathie Wood: Certo. Ho fondato ARK nel 2014 per due motivi. Il primo era concentrarmi esclusivamente su technology enabled disruptive innovation, ossia innovazione dirompente abilitata dalla tecnologia. E il secondo era rendere open source la nostra ricerca… Quello che abbiamo osservato… è stato un cambiamento nei mercati finanziari tradizionali, nel mondo del risparmio gestito, verso la gestione passiva e… verso una crescente sensibilità ai benchmark… Le cinque principali piattaforme sono: robotica, accumulo di energia, intelligenza artificiale, tecnologia blockchain e, nell’ambito delle scienze della vita, il sequenziamento multi-omico… Queste tecnologie stanno convergendo. E non pensavo ci fosse abbastanza ricerca condotta su queste opportunità.
Riccardo: Come definiresti oggi l’innovazione dirompente abilitata dalla tecnologia, quando devi scegliere un’azienda e decidere: “Ok, questa è in linea con la nostra visione”?
Cathie Wood: Certo. Allora, innanzitutto, una piattaforma di innovazione deve soddisfare tre criteri. Primo: dev’essere abilitata tecnologicamente, il che significa che segue una curva di apprendimento… Quella che invece funziona, e che noi applichiamo a ogni tecnologia, è la Legge di Wright… Per ogni raddoppio cumulativo del numero di unità prodotte da una determinata tecnologia, il costo si riduce di una percentuale costante… La seconda caratteristica è che queste tecnologie tagliano trasversalmente i settori economici… E la terza caratteristica è che queste piattaforme innovative fungono da trampolino per ulteriore innovazione… Un esempio facile è questo: ora abbiamo il sequenziamento del DNA… All’inizio degli anni 2000, sequenziare il genoma di una sola persona costava 2,7 miliardi di dollari. Oggi costa 200 dollari.
Riccardo: Sì, sì. straordinario. Già, basta guardare le oscillazioni del prezzo negli ultimi due secondi. Grazie mille per la definizione e per questa prospettiva basata sulla Legge di Moore estesa a diversi settori e trasversale a diverse industry.
Cathie Wood: Sì, esatto. Ed è una forza molto pervasiva e profondamente deflazionistica. E credo che questa sarà la grande sorpresa dei prossimi anni: il modo in cui queste forze deflazionistiche legate alla tecnologia si diffonderanno nell’economia globale, generando una crescita sorprendente in termini di volumi e un’inflazione sorprendentemente bassa.
Riccardo: Sì. Negli ultimi mesi ti ho sentita spesso parlare di questi 5 grandi temi di investimento a cui tieni molto. Potresti entrare un po’ più nel dettaglio di alcuni di questi?
Cathie Wood: Certo. Si tratta, appunto, delle cinque piattaforme… Quel che è interessante è che, dal nostro punto di vista, le idee più potenti sono quelle che sfruttano più di una tecnologia, e che traggono vantaggio dalla convergenza tra tecnologie. Tesla, ad esempio, è regolarmente il nostro caso emblematico… L’accumulo di energia è rilevante perché i costi legati alla trazione elettrica stanno continuando a scendere, mentre i veicoli a combustione interna sono ormai una tecnologia matura, e i loro costi non stanno più calando. Crediamo che i robotaxi saranno elettrici e mossi da AI. Quindi, tre delle principali piattaforme di innovazione odierne stanno convergendo in un’unica azienda… abbiamo una curva a S che alimenta un’altra curva a S che alimenta un’altra curva a S. Ora che il robotaxi è stato lanciato, pensiamo che questo porterà a una crescita esplosiva.
Riccardo: Consideri i robotaxi il progetto definitivo di intelligenza artificiale, vero?
Cathie Wood: Sì, lo pensiamo. L’abbiamo definito il più grande progetto di intelligenza artificiale al mondo… Ma oltre al mercato dei robotaxi, e nel nostro modello al 2030 abbiamo inserito pochissimo dei robot umanoidi, quel mercato sarà ancora più grande… che estendono la storia in modo significativo per moltissimi anni.
Riccardo: Hai una capacità incredibile di immaginare un futuro apparentemente lontano, come se lo potessi vedere mentre si dispiega, prima degli altri… Come si concilia l’idea tradizionale della finanza che i prezzi siano fondamentalmente giusti, con il fatto che stai investendo in aziende che il mercato non sarebbe in grado di prezzare correttamente?
Cathie Wood: Ok. Prima di tutto, devo dirti che sto sulle spalle del nostro Chief Futurist, dei nostri direttori della ricerca, degli analisti e dei research associate… Un’altra cosa altrettanto importante è che, per capire quanto saranno grandi queste opportunità, bisogna saper definire correttamente l’opportunità stessa… L’altro motivo per cui penso che il mercato sia estremamente inefficiente — e che lo sia sempre di più negli ultimi anni — è legato proprio al crescente orientamento verso l’investimento benchmark-sensitive. Se metti un indice di riferimento al centro della tua filosofia d’investimento, allora non stai davvero considerando quelle azioni che non rientrano nel benchmark. E indovina un po’? Quelle azioni sono associate alle aziende che stanno creando il nuovo mondo… E questo, secondo me, è fondamentale… La cosa affascinante di questo spostamento verso la gestione passiva e l’indicizzazione è che è avvenuto proprio mentre i semi di tutto ciò che sta accadendo oggi erano stati piantati…
Riccardo: Già, è stato significativo che Tesla abbia impiegato così tanto tempo prima di essere inclusa nello S&P 500, a causa delle regole che Standard & Poor’s utilizza per accettare un’azienda. Già nel 2019 e 2020, prima che venisse inclusa, era già enorme. Capisco perfettamente il punto.
Cathie Wood: E assumiamo che prima o poi entreranno nei benchmark. Ma tra il momento in cui noi iniziamo a investire e quello in cui vengono incluse in un indice, c’è un’enorme finestra di underperformance se ti limiti ad aspettare che sia un indice a “benedire” il tuo portafoglio… Tipicamente, i titoli nei nostri portafogli vengono scambiati a multipli superiori rispetto alla media di mercato. Perché? Perché stanno sacrificando la redditività di breve termine per investire in modo aggressivo e sfruttare opportunità di crescita esponenziale… Abbiamo un orizzonte d’investimento di cinque anni. Assumiamo che, in quel periodo, la valutazione — il multiplo — si comprima progressivamente fino a tornare verso la media di mercato… E i nostri analisti e gestori di portafoglio devono essere convinti che la crescita dei ricavi e l’espansione dei margini associati a ciascuna azienda nel portafoglio saranno in grado di più che compensare la compressione del multiplo. Solo così riusciranno a generare un rendimento annuo composto minimo del 15% nei cinque anni successivi.
Riccardo: Più di 15, si. Hai citato le montagne russe su cui ha viaggiato il flagship fund di ARK, soprattutto nel 2020 e negli ultimi due anni. Ricordo bene che, durante il periodo del COVID, ARK era the only game in town. Nel 2020 una crescita del 150%, impressionante… Poi sono arrivati il 2021 e il 2022, con l’inflazione, il balzo dei tassi d’interesse… ed è stato un periodo molto difficile. Ora siete tornati nuovamente on-track, con tre anni straordinari iniziati nella seconda metà del 2023. Ovviamente non è un percorso facile da sostenere per l’investitore medio. Infatti, tante persone hanno comprato il fondo sui massimi… e venduto nel momento peggiore. Immagino. FOMO.
Cathie Wood: Sì, credimi. Quelli sono stati alcuni dei momenti più tristi della mia carriera, vedere entrambi i lati della medaglia: persone che inseguono il momentum, la FOMO, e che non ribilanciano… Quando un portafoglio sale del 150% e gli altri salgono magari del 20%, bisogna ribilanciare verso gli altri portafogli… E poi, sul fondo, hai resistito, hai tenuto duro… Avresti dovuto mediare al ribasso, ma va bene, hai tenuto. E poi è semplicemente troppo, e vendi sul minimo. Per me è straziante vedere tutto questo… Quindi oggi siamo molto più attivi nel dire alle persone: ribilanciate.
Riccardo: Il portafoglio di ARK è sbilanciato verso aziende con duration elevata, quindi molto sensibili ai tassi di interesse, come abbiamo visto nel 2022. Oggi si parla molto del fatto che i tassi potrebbero rimanere “più alti più a lungo”. Potrebbe essere un vento contrario per il vostro portafoglio?
Cathie Wood: Sì. Penso che, a causa di quello che è successo nel 2021… e poi nel 2022, con la realtà dell’aumento dei tassi, molte persone abbiano dato per scontato e liquidato ARK dicendo: “è semplicemente inversamente correlato ai tassi di interesse”… Beh, ti posso dire per esperienza che non è vero. Direi piuttosto che è qualcosa di casuale… Certo, potremmo avere un’altra pandemia — speriamo di no — ma anche se succedesse, non penso che i governi riverserebbero di nuovo così tanto denaro come l’ultima volta, perché quella storia è finita male… Perciò, per quanto riguarda i tassi d’interesse, ti direi che siamo un random walk, un percorso casuale.
Riccardo: Un grande “disruptor” è sicuramente bitcoin: che hai menzionato prima. Tu sei fin dall’inizio una grande sostenitrice di Bitcoin. Che cosa la finanza tradizionale non riesce a cogliere di Bitcoin? Perché se chiedi a chiunque venga dal mondo accademico o dall’asset management tradizionale ti dirà che Bitcoin non ha valore, perché non genera flussi di cassa da scontare e così via. Qual è la tua opinione invece?
Cathie Wood: Beh, potresti dire lo stesso dell’oro, giusto? È una commodity. E Bitcoin è oro digitale… Bitcoin è garantito dalla più grande rete di computer al mondo… E ha un’emissione matematicamente limitata che si fermerà a 21 milioni di unità… Perciò, secondo noi Bitcoin rappresenta tre rivoluzioni in una. La prima è una rivoluzione tecnologica… Introdurrà enormi efficienze nei servizi finanziari, che oggi subiscono un costo implicito del 2–4% per transazione nel mondo occidentale… Secondo: Bitcoin è un sistema monetario globale… È una novità assoluta nella storia… E la terza rivoluzione è che rappresenta il primo esemplare di una nuova asset class… Riteniamo che diventerà parte integrante della costruzione dei portafogli per qualsiasi allocatore, perché non si comporta come le altre asset class.
Riccardo: Sì. Wow. Già. Cathie, avrei un paio di domande ancora, ma so che hai un’agenda molto serrata. Fammi sapere quanto tempo ti resta. Prima di lasciarci avrei un’ultima domanda a cui tengo molto, che è: se oggi dovessi dare un unico consiglio di investimento al tipico investitore trentenne, quale sarebbe?
Cathie Wood: Va bene. Allora, sei giovane, e quindi puoi permetterti di assumerti dei rischi. E stiamo vivendo un periodo davvero entusiasmante della storia per fare proprio questo… L’altro consiglio che ti darei, e che si ricollega al FOMO e al comportamento del “comprare alto, vendere basso”, è che il piano di accumulo è molto importante. Ma ancora più importante — se gestisci gli investimenti da solo e non ti affidi a un consulente — è assicurarti di capire bene in cosa stai investendo e di avere convinzione. Perché è quella convinzione che ti permetterà di superare i momenti difficili e, anzi, ti darà la forza necessaria per mediare al ribasso quando serve… Se ti ritrovi nella situazione in cui un tuo asset è salito del 150%, prendi profitto lungo il percorso, in modo da avere quella stessa forza anche per mediare al ribasso quando inevitabilmente gli investimenti attraversano fasi cicliche.
Riccardo: Cathie, grazie mille. È stata una conversazione davvero straordinaria. Spero di averti presto qui in Italia. A presto.
Cathie Wood: Grazie a te, Riccardo. E grazie davvero per tutte le ricerche che hai fatto su di noi. E lo spero anch’io, davvero. A presto.
E questo è tutto gente! Spero che l’episodio vi sia piaciuto e che abbia stimolato la vostra immaginazione visionaria. Naturalmente alcuni punti di vista possono essere condivisibili, altri possono esserlo meno, ma è fondamentale comprendere diversi approcci all’investimento per sviluppare una profonda consapevolezza critica che ci guidi nelle nostre decisioni. Ringrazio Cathie Wood per essere stata nostra ospite e per averci fatto fare questo viaggio nel futuro e ringrazio tutti voi per aver volato con noi. Come sempre vi invito a mettere segui e attivare le notifiche su Spotify, Apple Podcast o da dove ci ascoltate e a iscrivervi al canale YouTube, per supportarci e permetterci di continuare a produrre contenuti per vivere altre straordinarie interviste con ancor più straordinari ospiti sempre nuovi.
Per questo episodio invece è davvero tutto e noi ci rivediamo lunedì prossimo – mi raccomando lunedì non domenica, perché dal 20 ottobre la programmazione di The Bull slitta in avanti di un giorno – sempre qui naturalmente con The bull il tuo podcast di finanza personale.
Recensioni
Quando capisci come funziona la finanza… ti viene voglia di raccontarla!
Dovrebbero ascoltarlo buona parte degli italiani e io avrei dovuto scoprirlo con qualche anno in anticipo ma meglio tardi che mai
Matteo C., 3 Set 2025Non sono solito a mettere recensioni e specialmente non ascolto podcast, ma da quando ho iniziato questo, faccio fatica a staccarmi, e quasi non posso più fare a meno di ascoltare e arricchirmi culturalmente.
Andrea V., 22 Set 2025Veramente veramente raccomandato! la finanza personale riassunta alla perfezione! e spiegata partendo dall'ABC! Ottimo anche da ascoltare a velocita 1,5x!
Giorgia R., 23 Gen 2025Podcast piacevole, scorre veloce ma in modo estremamente chiaro, spiega i concetti chiave per gestire le proprie finanze, fornendo la classica cassetta degli attrezzi. Complimenti, davvero ben fatto!
Massimiliano, 29 Mag 2024Ho acquistato e letto il suo libro e l' ho trovato. Esprime i concetti economici in modo semplice e chiaro. Sentirlo parlare conferma che è un professionista del settore.
Giulia N., 11 Ago 2025Podcast che dà sempre spunti interessanti che personalmente mi ha fatto appassionare alla finanza personale spingendomi ad approfondire in prima persona.
Lorenzo, 13 Mar 2025La mia ignoranza in materia mi ha sempre creato dei dubbi, ma grazie a un amico ho iniziato ad ascoltare il podcast. Per fortuna che ho 24 anni e un po' di tempo e soldi da dedicarmi a imparare le varie nozioni per me stesso. Grazie mille!
Luca G. 10 Ott 2025Da quando l'ho scoperto in 15 gg mi sono ascoltato 150 puntate senza fermarmi, ho annullato gli altri podcast per portarmi alla pari ed ascoltare tutte le precedenti puntate, ben fatto, esattamente il livello di informazione che mi serviva
Gianluca G., 11 Set 2025Veramente interessante, chiaro e conciso. Cambia la vita finanziaria di chiunque.. da ascoltare assolutamente anche per chi di finanza non vuole occuparsi mai
Francesca B., 6 Apr 2024